Secondo la narrazione dominante, di cui per natura mi fido poco, Juve, Real e Barcellona hanno sbagliato nella vicenda Superleague, eppure, quando leggo gli intenti vendicativi di Ceferin, mi sale una domanda: ma è giusto voler stravincere contro queste tre squadre, contro i loro tifosi? E' etico? Non sarebbe meglio voltare pagina ed andare avanti visto che i tifosi hanno già espresso il loro sconcerto? 

Il calcio è uno sport, ma non è stato Andrea Agnelli a renderlo soprattutto un business: chi lo ha reso spezzatino per favorire le PayTV? Chi mi ha rubato le domeniche con la radiolina in Passeggiata nella Viareggio di Marcello Lippi? Chi lo ha messo in mano a procuratori che chiedono 20 milioni di commissioni manco fossero proprietari di cartellini? Chi lo ha riempito di stranieri o ha incollato i ragazzini alla Play, dimenticandosi del calcio nelle strade e nei borghi?
Avete notato che chi critica la Superleague attraverso la leggenda del "calcio dei poveri contro quello dei ricchi", ha praticamente riservato la Coppa Italia alle squadre di A e B? Con che coraggio la chiamate Coppa Italia adesso che sono esclusi i campionati minori!? Oppure chi si scandalizza è qualche calciatore, o ex tale, milionario...milionario grazie al libero mercato ed alla sentenza Bosman! 

Oppure a diventare repentinamente verginello è qualche Presidente teatrale e teatrante (e "cinepanettone"), che avrebbe fatto carte false per essere invitato insieme a Juve, Inter e Milan a quel progetto sovranazionale.
Il libero mercato è un dogma che si è fatto legge, piaccia oppure no, non è un qualcosa di cui dimenticarci a seconda dei propri pruriti irrazionali. Le società calcistiche sono ormai multinazionali che hanno a che fare con quantità mostruose di denaro, devono quindi assolutamente fare i propri interessi per rimanere competitive a fronte di un aumento malato dei costi. Qualcuno ha spiegato ai tifosi delle piccole che se le Big lasciano loro troppi diritti TV la Serie A scompare dai radar del grande calcio europeo ed affondiamo come movimento (in questo caso non esprimo opinioni di merito, faccio solo presente questo aspetto non secondario)? Per quanto riguarda la Superleague ci sono contratti firmati secondo il Diritto Internazionale e sentenze di tribunali ordinari, che, se disattesi, comportano pesantissime penali economiche. Alla luce di ciò è corretto processare perfino le intenzioni di una azienda? Le aziende devono ideare, innovare, pensare! Per loro natura!
A sommarsi a tutto questo, e qua mi rendo conto di scadere, ci sono state le solite accuse antisportive di chi vorrebbe vedere la Juventus radiata dal campionato italiano: ma se durante il caos superlega sono stati i vostri presidenti a sincerarsi che la Zebra venisse costretta a stare in Serie A, quando una interpretazione sbagliata aveva fatto credere loro che "Superlega" significasse abbandonare il campionato italiano! Se la Juve vi desse retta il calcio italiano fallirebbe.

Alla luce di tutto questo metto sul tavolo una inedita e personalissima, forse folle proposta/provocazione, direttamente dalle colonne di calciomercato.com: Juve, Real e Barcellona iscritte alla "Copa Libertadores".
Non conosco se le leggi e leggine del mondo del calcio lo consentano ma l'idea sarebbe affascinante con queste tre società iscritte alla Champions League del Sud America (CONMEBOL). Ricordo che ci sono precedenti perché a questa Coppa hanno già partecipato squadre CONCACAF, cioè di altra federazione. Real e Barcellona sono i team europei più ammirati, amati, adorati in Sud America, non è un caso se sono quelli scelti prioritariamente dai giocatori sudamericani.

La Juve da par suo è tifata ed ha moltissimi club nelle Americhe e, visto il contingente di italoamericani presente, sarebbe uno splendido regalo per loro: spesso sono più patrioti gli italiani all'estero che quelli in loco perché i loro nonni, per lo più, furono costretti ad emigrare in cerca di opportunità, non se lo scelsero. 
Fantastico: 3 squadre latine ospitate dalla competizione neolatina per eccellenza! Qualcosa di viscerale, quasi genealogico, come quando genitori e figli che abitano lontani si ritrovano inaspettatamente.

La novità sarebbe così inattesa, etimologicamente straordinaria che attrarrebbe così tanta curiosità (e TV, sponsors ecc) che perfino la CL passerebbe in secondo piano! Tutto questo significherebbe fiumi, anzi interi ghiacciai disciolti, di denaro! Un enorme ritorno economico non solo per le tre europee ma anche per il calcio povero, quello che povero lo è realmente, quello sudamericano.

E già sogno già Juventus vs Santos (che fu di Pelè), Barcellona vs Boca (che fu di Diego), Real Madrid vs Palmeiras (che fu di Roberto Carlos, campioni in carica) e poi il River, gli uruguagi del Penarol, i Pumas messicani (che sono CONCACAF), i colombiani del Nacional Medellin, il Falmengo che fu di Zico ecc ecc ecc.