Finalmente si parte! L'aria mondiale si respirava già da qualche giorno. Noi in Italia però iniziamo ad entrare in clima competizione solo quando si verifica un curioso fenomeno ciclico: è mondiale solo quando c'è un CT in crisi mistica che non sa scegliere quale giocatore schierare tra due opzioni. Prandelli non dorme la notte mentre cerca di capire chi sia giusto schierare tra Balotelli e Immobile. Balotelli e Immobile. Mentre lo dico, una balla di fieno rotola alle mie spalle. Mi viene da pensare al Real Madrid campione d'Europa. Un po' sorrido. Nella formazione base di tale squadra convivono: (Prego assumere un tono fantozziano mentre si legge) Una punta Due ali pure Un'ex ala ricollocata a centrocampo Un fantasista centrale Un regista classico Due terzini che passano più tempo nella metà campo avversaria che nella loro Un difensore centrale che all'attacco ci va sempre volentieri Balotelli e Immobile, uno dei due è di troppo. Penso che esistano degli allenatori un pochino ossessionati dall'equilibrio tattico, dal non toccare troppo la formazione di base, dal non creare scompensi. Poi ci sono quelli che fanno la cernita di tutti i migliori elementi nella loro rosa e trovano il modo di farli convivere, a costo di mettere in campo formazioni da mascella spalancata. Con i campioni è possibile farlo, con i buoni giocatori un po' meno, si dirà. Sarà... ma credo che il concetto di fondo per un allenatore sia avere coraggio (e non chiederlo ossessivamente alla squadra). Se ci sono giocatori di talento o in particolare forma, sarebbe buona cosa trovare il modo di buttarli tutti nella mischia. Bisogna avere coraggio! Quando un allenatore che cerca l'equilibrio con il lanternino a tutti i costi incontra un allenatore che schiera una formazione con tutto il meglio che ha in rosa, l'allenatore dell'equilibrio è un allenatore morto. Nel nostro caso, sconfitto. Buttiamo dentro senza paura tutto il nostro meglio, diciamo no ai ballottaggi.