Quest'eliminazione è particolarmente fastidiosa. È una sconfitta di quelle che bruciano. Almeno, a me personalmente, è rimasta solo una fortissima delusione. Non c'è nemmeno la rabbia che smorzerebbe un po' il fastidio. Non mi considero un forcaiolo, sono pochissime le figure calcistiche mi stanno così indigeste da causarmi un travaso di bile. Succede, per carità, ma non è questo il caso. Non ho voglia di dare addosso a qualcuno in particolare, ma ci sono quattro figure che meritano. Prandelli. Io non oso pensare a cosa sia successo nello spogliatoio durante l'intervallo, ma l'intuito mi lascia pensare che sia qualcosa di grosso. Balotelli che si accomoda in panchina con gli occhioni umidoni è un indizio troppo ghiotto. Io non ho niente contro Prandelli, è un semplice allenatore che si giudica in base a cosa ottiene sul campo. Confesso però che oggi mi ha irritato nel profondo. Il mio commento all'ingresso di Parolo è stato più o meno: "Il coraggio di tenere due punte gli è durato 45 minuti. Record". Ho visto un allenatore spaurito, in confusione e incoerente. Non è possibile che la squadra prende gol sull'ennesima dormita difensiva e lui, con lo sguardo da cerbiatto, batte le mani (piano piano, altrimenti fa troppo rumore e non è buona creanza) e si limita a qualche "dai, dai, dai" sussurrato. Non si va in conferenza stampa a dire che non si gioca per il pareggio per poi mettere in campo una squadra accorta, ordinata, precisa, che tiene il campo senza eccessi e senza colpi di testa. A casa mia si chiama giocare per il pareggio questo. Non che fosse male, era sufficiente, ma è difficile guidare un gruppo se in pubblico si fanno le sparate con tono eroico ("Giochiamo per vincere, altro non sappiamo fare") e poi in campo l'atteggiamento è del tipo "Niente follie! Conteniamo, che basta non perderla". Sui cambi stendiamo un velo pietoso. Parolo non c'entrava niente. Per Cassano, sono tuttora ignoti i motivi che lo hanno piazzato davanti a Insigne e Cerci in graduatoria. Insomma, l'allenatore aveva un gran caos in testa e la squadra ne è stata un degno riflesso. Balotelli è stato indecente. L'ho visto troppe volte il meccanismo che lo porta ad autodistruggersi, non può essere un caso. Balotelli gioca una grande partita o segna una rete eccezionale. Balotelli per 5 giorni mette su un circo mediatico con sparate che farebbero vergognare anche un undicenne. Balotelli sbaglia le partite successive. Balotelli inizia a vergognarsi degli atteggiamenti sopra le righe che ha avuto. La vergogna gli esplode tutta insieme. Balotelli lo perdi. Già quando in questi giorni sono circolate le notizie che si fosse isolato dal gruppo e che Chiellini si fosse offerto di fargli da sostegno, era chiaro che avesse staccato la spina. Io non ho tenuto nota di tutto quello che ha fatto, ma a memoria mi ricordo questo: Le leggende nascono al mondiale e io voglio vincerlo Ho deciso che mi sposo 2-1 sssssssssssh Rete per la mia futura moglie Vinciamo il mondiale Video scemo che gli hanno fatto rimuovere da qualche social network Se battiamo la Costa Rica voglio un bacio dalla regina Elisabetta Non conosco nessuno della Costa Rica, nemmeno il portiere. Lite con la futura moglie Isolamento Balotelli non ha ancora capito che azzecca 1 partita su 4. Le conseguenze sono ovvie: per 1 volta lui zittisce i critici, per 3 volte dà materiale ai critici per asfaltarlo senza pietà. Il giorno in cui capirà che tutte le idiozie extra campo condizionano il suo rendimento fino a renderlo insignificante, forse imparerà a stare zitto e a fare i fatti. Sono felice che abbia giocato Immobile, così in tanti si saranno resi conto che era un messia solo per l'odio nei confronti di altri attaccanti. L'esperienza pesa, era assurdo pensare che un giocatore senza un briciolo di esperienza europea potesse prendersi sulle spalle la squadra in una partita decisiva di un mondiale. Tanto per dirne una, Verratti gioca da tanto in una squadra piena di campioni e dalle finanze infinite. Infatti si è visto che razza di giocate sfrontate è riuscito a tirare fuori. Per questi livelli serve l'abitudine. L'avrà in futuro, ma serviva oggi. Mi rendo conto che sulla partita non ho niente da dire, forse perché niente è successo. Si è risolta con il più classico degli episodi e ha premiato la squadra più determinata. Va anche detto che l'eliminazione non è certo arrivata oggi... sbagliare la partita con la Costa Rica è stata la vera eliminazione. Tuttavia, due paroline sull'arbitro sono meritate. Io non credo ai complotti e agli arbitri cecchini che vengono caldamente invitati dai poteri forti a far fuori questa o quell'altra squadra. Credo solo che in un ambiente dove girano una quantità spropositata di soldi, il tasso di delinquenti sia altissimo. Per usare una delle frasi più insopportabili dell'ambiente calcistico... tutto può succedere! In tutta sincerità l'espulsione di Marchisio mi è sembrata inventata. Era poco più che un fallo di sfondamento a ginocchio alto. Un giallo al massimo. Mi ha stupito la precisione, la risolutezza e la totale assenza di dubbi dell'arbitro di estrarre il rosso. Neanche si è posto il dubbio, era rosso perché sì e basta. Suarez andava espulso, i morsi sono dei gesti infami alla massima potenza. Il rigore su Cavani ci poteva anche stare, ma non era un qualcosa di così clamoroso. Il punto è che questa squadra era talmente impaurita e confusa che non c'era nemmeno bisogno dell'arbitro per farsi eliminare. Questo non significa che le decisioni non ci abbiano sfavoriti e ne avremmo fatto volentieri a meno. Però anche in quelle condizioni di svantaggio si poteva far meglio. Adesso via alle ghigliottine, via agli insulti, via alla caccia ai colpevoli. Io non ne ho voglia. Dico solo che questa squadra è riuscita a rovinarsi e a sembrare molto più scarsa rispetto al suo reale valore. La colpa di chi è? Di quelli che sono scesi in campo e di chi ce li ha mandati in campo. Tanto mi basta. Fare dei nomi vuol dire leggere l'elenco dei convocati con il selezionatore in calce. Io non ho voglia.