Ho preso una decisione forte, di pancia, sofferta. Spegnerò la TV. E con essa dirò addio a tutto il popolo calcistico italiano.
Non c'entra (solo) DAZN, non c'entra (solo) la rotellina infinita o la grafica stile Commodore 64. Non ne posso più di questo gregge di venditori/bottegai/mercanti che popolano le televisioni e ci riempiono le orecchie di "telecronache" e salotti vari. Parliamo sempre di qualità riferendoci all'immagine, ma la qualità del contenuto? La qualità del racconto calcistico?

Il metodo di telecronaca più diffuso è ormai uniformemente l'urlo. Può essere qualsiasi cosa, un fallo laterale, un rinvio dal fondo, uno starnuto. L'importante è urlare. Dov'è finita la modulazione della voce che segue di pari passo ciò che avviene in campo?

Non parliamo poi della qualità vera e propria dei commenti, sempre figli del momento e mai dell'analisi. Una squadra soffre presa a pallate per 89' poi fa il gol casuale al 90'? Improvvisamente gli 89' precedenti vengono tutti dimenticati, la squadra diventa regina di cinismo, di carattere, di forza del gruppo. E gli altri? Quelli che per 89' hanno ricevuto elogi? Pecoroni e poco altro.

Non parliamo poi dei sempre più presenti "racconti collaterali": tizio che da bambino sognava di giocare nel suo club, Caio che il giorno prima in conferenza stampa ha dichiarato che.... ecc. ecc... Aneddoti buoni magari per riempire il tempo durante il Cooling Break, ma magari durante una azione da gol raccontiamo il gioco...

Il livello si abbassa ulteriormente quando si passa alle partite in campo internazionale, dove si evince di più il fenomeno del "venditore/bottegaio". Se in Serie A, anche durante un 6-0, si cerca di parlar bene di entrambe le squadre (del resto entrambi i tifosi pagano l'abbonamento si sa.....e mai parlar male di chi paga) in campo europeo si arriva alla più cieca partigianeria. I cronisti si trasformano in avventori di un immaginario bar dello sport. Fate caso ai giudizi verso l'operato arbitrale in Europa ed in Italia.

E l'analisi del gioco? Ed il racconto calcistico? Spariti... Vi invito a seguire un match di Premier League, anche con commento italiano, per apprezzare le differenze.
Mancano le figure che spieghino e che ti facciano apprezzare questo sport nelle sue sfumature tecnico-tattiche, mentre si è pieni di esaltati, egocentrici e venditori. Nel migliore dei casi incompetenti, nel peggiore leccaculo. Non più cronisti, ma bottegai... Si vende un prodotto, non lo si apprezza.
Non c'è passione, solo profitto.
Io spengo.