L'Inter si mostra incredibilmente capace di palesare i propri difetti a tal punto da mettere in ombra i meriti che piano piano riesce a costruire. E' incredbile come questa squadra non riesca mai a togliersi di dosso quei 2/3 difetti che ne compromettono da anni le prestazioni sportive. La partita è iniziata molto bene per l'Inter, schierata con un piccola variazione rispetto al solito. Le heat map mostrano che il 4-2-3-1 indicato dai moduli è in realtà un 4-1-4-1 dove Medel agisce da perno e Joao Mario e Banega sono pressapoco sulla stessa linea insieme a Candreva e Perisic dietro ad Icardi. Il Cagliari la imposta come ormai tutte le squadre fanno quando affrontano l'Inter: in 10 al limite dell'area e ripartenze rapide. Non è un caso la scelta di Melchiorri al posto di Borriello, con il primo decisamente più rapido nella corsa del secondo. La partenza è buona, la palla gira bene, i cambi di gioco riescono spesso ad incontrare il lato debole del Cagliari mettendo in difficoltà i centrocampisti del Cagliari e lasciando Perisic e Candreva all'1-1. Qui nasce uno dei primi focus: i due esterni scelgono quasi sempre il cross rispetto al puntare i rispettivi avversari con movimenti diagonali tesi ad entrare in area di rigore. Lo fa qualche volta Candreva, mai Perisic. Se a questo aggiungiamo una insensata staticità di Icardi nell'aspettare la palla in mezzo ai due centrali cagliaritani, anzichè provare a tagliare sul primo palo o staccarsi per lo scarico arretrato, otteniamo ben 25 cross senza che nessuno riesca a creare pericolosità. La terna arbitrale però confeziona un regalo all'Inter sanzionando con un calcio di rigore un pseudo contatto di Bruno Alves. Sul dischetto Icardi fischiato dalla curva. (inciso: e questi che fischiano sarebbero persone che hanno a cuore la squadra e si permettono pure di fare la voce grossa? dovrebbero vergognarsi perchè sono stati contenti del rigore sbagliato, dove vogliamo andare?). La palla finisce fuori e finisce anche la partita di Icardi. Qui nasce il secondo errore di De Boer: se Kondogbia è dannoso lo sostituisci dopo 28', se Icardi è dannoso lo lasci in campo. Non va bene, serviva il coraggio di toglierlo visto che l'Inter ha giocato in 10 per il resto del tempo. Il primo tempo si chiude con un dominio territorriale che porta ad un dispendio energetico per essere ancora sullo 0-0. Qui nasce parte della sconfitta dell'Inter. Nel secondo tempo il Cagliari è un'altra squadra, probabilmente galvanizzata dall'essere ancora sullo 0-0. Handanovic salva su Sau e Di Gennaro e sul ribaltamento di fronte Perisic mette in mezzo arretrato per Joao Mario che sigla l'1-0. In questo momento avviene esattamente ciò che nelle prime righe di questo articolo ho indicato come i difetti annosi dell'INter. La squadra si abbassa, cala di ritmo, smette di giocare. Questione fisica o mentale non lo sapremo mai, di fatto arriva la paura di vincere. Siamo in un momento chiave, De Boer lo capisce, toglie Banega e mette Gnoukouri, virando al 4-2-3-1 con l'ivoriano accanto a Medel e Joao Mario alto. L'idea è quella di congelare il possesso palla. Rastelli lo capisce, toglie Sau e mette Borriello per aumentare il peso davanti. Le intenzioni potevano essere condivisibili, però ciò che succede è l'opposto. Gnoukouri non entra in partita, mostrando che a 20 anni si possono avere momenti si e momenti no, subisce i ritmi del Cagliari e il pareggio arriva su una palla tutto sommato innocua di Di Gennaro che finisce a Melchiorri (sarebbe stato fuorigioco ma la svirgolata di Murillo lo rende valido) che batte Handanovic. Altri cambi: Candreva per Eder e Jovetic per Santon, in un tentativo di tutto per tutto stile Pescara - Inter in cui sinceramente si vede tutto tranne che idee di passaggio e di gioco. Ancora una volta si perde la testa e il Cagliari passa in vantaggio con una sagra di errori Handanovic - Murillo. Da lì in poi nulla. Una sconfitta che non ha attenuanti, perchè il Cagliari ha fatto quello che ormai hanno capito tutti, difesa e contropiede sino a che l'Inter non cala, perchè non regge 90'. I cambi hanno creato problemi perchè quando sono avvenuti, soprattutto Eder e Jovetic, la squadra non aveva più la forza fisica di rimanere corta e ciò ha fatto sì che il Cagliari non subisse l'impatto, e togliere Joao Mario dal centro del campo ha tolto qualità alla manovra (a proposito: che giocatore il portoghese). Purtroppo l'INter non riesce a reggere i 90', soprattutto con i ritmi che chiede de Boer, pertanto è necessario che impari a concretizzare meglio quello che crea. In un primo tempo di dominio, con 66% di possesso, 25 cross e 16 tiri bisogna chiudere 2-0 o 3-0, non 0-0.