La fine di un'era, è ufficialmente finito il calcio romantico, quello fatto di bandiere storiche, di amore per una piazza, di calore e sentimento in campo e fuori. Oggi il calcio si è ridotto ad un freddo business, sul quale sguazzano famelici squali, comunemente chiamati procuratori, che hanno il solo e unico interesse di monetizzare al massimo dalla cessione dei loro assistiti attraverso commissioni che somigliano ormai a prezzi di cartellino (5-10-20 milioni a trasferimento) e spingendo al massimo gli ingaggi, questo ha portato il calcio ad un punto di non ritorno.

I calciatori sono quindi dei burattini mercenari, spinti non più dalla passione o dai sogni di un bambino, ma dai consigli di questi personaggi. Non è più uno scandalo passare da un club all'altro della stessa città, non esiste più la rivalità cittadina, non c'è più l'interesse del tifoso sul piatto della bilancia, ma le decisioni vengono prese solo ed esclusivamente per soldi. Era inevitabile il crollo, accentuato dalla pandemia, presidenti come quello dell'Inter sono quasi costretti a smantellare una squadra di successo per poter rientrare nelle spese, senza minimamente pensare a quello che tutto questo comporta perché il fattore sentimentale legato al calcio non interessa più a nessuno, il tifoso è solo una pollo da spennare il più possibile con pay tv, gadget e magliettine, ma la sua opinione conta meno di zero.

La Superlega non è un vero campionato ma esiste già, è composta da quei quattro-cinque club al mondo (nessuno italiano) capitanati da PSG e City, che "incomprensibilmente" non risentono di nessuna crisi, non vengono mai puniti da nessuno strumento di Fair Play finanziario, e possono spendere e spandere come meglio credono, alimentando questa bolla destinata a scoppiare, offrendo prezzi di cartellino sempre più assurdi, garantendo commissioni milionarie si procuratori e ingaggi sulla luna per i loro giocatori.  In conclusione, il calcio sta perdendo quel fattore che lo ha fatto diventare lo sport più amato al mondo, senza quel sentimento e senza l'interesse del tifoso al centro, è destinato a fallire.