Il 28 giugno 1958 il Brasile batte la Svezia in finale e vince la sua prima Coppa del mondo. Quello stesso mondiale, dimenticato da molti, è tornato alla ribalta dopo il recentissimo fallimento della nazionale italiana, quello del ‘58 fu l’ultimo mondiale che si svolse senza la partecipazione della nazionale italiana.

Per quasi 60 anni la Nazionale azzurra ha sempre centrato la qualificazione ai mondiali senza particolari affanni. Il disastro sportivo conseguente alla mancata qualificazione ai prossimi mondiali in Russia ha portato tanta sfiducia e un ridimensionamento della nazionale italiana di calcio. Ma è davvero così buio il futuro degli azzurri?

Quella contro la Svezia è stata con ogni probabilità l’ultima apparizione in nazionale per i campioni del mondo Buffon e Barzagli, ma potrebbero lasciare pure Chiellini e De Rossi vista la loro età. Considerando i quattro anni che passeranno prima di avere un’altra opportunità di giocare un mondiale è ragionevole pensare che molto probabilmente non vi faranno parte giocatori come Bonucci, Acerbi, Candreva, D’ambrosio, Parolo, Darmian, Eder, Marchisio, Montolivo, Bonaventura e altri. La domanda è: su chi puntare in futuro?

Orientativamente bisogna guardare tutti quei giocatori nati dal ‘90 in su, in porta il futuro sembra roseo con i vari Perin, Sportiello e Donnarumma. A loro si aggiungono i giovani Cragno, Scuffet, Plizzari, Audero, Gollini.

Discorso inverso vale per la difesa dove se per le fasce non dovrebbero esserci gravi problemi vista la presenza di giovani affidabili come Conti, Spinazzola, Zappacosta, Barreca ed altri convocabili come De Sciglio, Calabria e Masina. Al centro troviamo un buco generazionale, la tradizione dei grandi centrali italiani pare non riuscire a proseguire. Gli unici che sembrano “pronti” a giocare titolari sono il deludente Romagnoli e l’incostante Rugani. Manca un leader difensivo lì al centro che trasmetta sicurezza all’intero reparto.

A centrocampo c’è chi può dare ancora tanto come Verratti, Jorginho e Florenzi. Oltre a loro ci sono giovani molto interessanti come Pellegrini e Barella, ragazzi affidabili come Benassi, Baselli e Gagliardini oltre a piacevoli rivelazioni come Cristante e il più offensivo Verdi.

Per il reparto avanzato, sugli esterni c’è il vero top player di casa nostra ovvero Lorenzo Insigne, oltre a giocatori di sicuro rendimento come Bernardeschi ed El Sharawy. Il grande talento che sta convincendo tutti è sicuramente il giovanissimo Federico Chiesa e non dimentichiamoci di Berardi e Di Francesco che potrebbero esplodere definitivamente. Al centro dell’attacco azzurro dovrebbe figurare il bomber granata Belotti, che appare in netto vantaggio sugli altri centravanti italiani under 25.

Tirando le somme, con un allenatore con le idee chiare e supportato da una federazione seria e competente la Nazionale italiana può continuare a rappresentare una delle nazionali più importanti del panorama calcistico mondiale. Il prossimo mondiale lo vedremo in tv ma vogliamo e possiamo tornare presto protagonisti come anni fa.

 

Manuel Pugliares