Da quando con Stramaccioni è finita in rissa, si è parlato sempre di Cassano come futuro partente. Emirati, Monaco, ora Parma nell’ambito dell’operazione che vorrebbe Belfodil nerazzurro. Un affare, quest’ultimo, che ha lasciato molti tifosi perplessi per l’entità della valutazione del francese, un attaccante che le cure di Mazzarri trasformerebbero, per qualcuno, nel nuovo Cavani. Ciò che lascia più di stucco è la leggerezza con la quale l’Inter si priverebbe di Cassano, uno dei migliori l’anno scorso, e proprio nell’anno che ci porta al mondiale brasiliano, sicuramente l’ultimo che Fantantonio abbia la possibilità di giocare. La prossima stagione può e deve essere, per Cassano, quella del rilancio, anche e soprattutto in maglia azzurra. Un Cassano che, giocando ancora coi nerazzurri, potrà svolgere la preparazione estiva avendo allontanato i traumi di un intervento delicato come quello subìto al Milan, e, a differenza dell'anno scorso, senza la fretta di ritornare in campo per l’Europeo e la seccatura dei preliminari di Europa League. Peraltro dovendo giocare una sola partita alla settimana. Un Cassano che ritroverebbe lo smalto, le motivazioni, la grinta e l’orgoglio del giocatore ammirato nel ritorno d’Europa League contro il Tottenham, in un Inter troppo povera di piedi come il suo. Si potrebbero avanzare ancora dubbi sulle reazioni che il barese avrebbe alle prime panchine che Mazzarri potrebbe indicargli: ma Antonio conosce Prandelli ed il codice etico azzurro, e dovrà tenerlo bene a mente. E il ct non gli chiuderà le porte. Vestire d'Azzurro in un Mondiale. In Brasile, per giunta. Cassano non ne ha mai giocato uno, e quello alle porte è l’ultimo possibile della sua carriera. Finalmente realizzerebbe il sogno di qualsiasi bambino che inizi a calciare il primo Super Santos. Un sogno che gli verrebbe consegnato proprio da quella maglia nerazzurra cui ambiva quando difendeva i colori della Pro Inter Bari. Nella stagione che deve segnare la rinascita per entrambi, Inter e Cassano hanno bisogno di credere l’una nell’altro. Non si lascino scappare l’occasione per un ultimo, appassionante, tango.