Settimo posto. Come nell'era Del Neri. Posizione condivisa dal Bologna, dietro alla Fiorentina, 2 soli punti in più del Verona.
E tutti i sostenitori a professare quanto il centrocampo della Juve sia inadeguato, scarso. Poi guardi in casa Bologna e vedi che giocano un calcio discreto con Svanberg, Dominguez, Barrow e Soriano. Manco parlassimo di Xavi e Iniesta.
Guardi la viola e ti ritrovi Castrovilli, Torreira e Bonaventura. E non parliamo del Verona perché ci si potrebbe mettere a piangere.
Queste squadre almeno a sprazzi, pur avendo chi più, chi meno, gli stessi punti della Juve, giocano un calcio decente. A volte anche bello.  Soprattutto hanno una precisa identità di gioco. Poi hanno davvero lacune in altri reparti (soprattutto in difesa) per cui la loro posizione in classifica è giustificata.
E invece la Juve non riesce ad esprimere un gioco decente neanche a volte, neanche a sprazzi. Pur avendo in campo quasi sempre 11 nazionali. E si continua a dare la colpa ai "centrocampisti". Come se Locatelli, Mc Kennie, Arthur, Rabiot e Bentancur non fossero più forti di quelli citati sopra. Il problema è che quelli sopra seguono schemi, hanno in testa linee di passaggio provate mille volte in allenamento. Quelli della Juve, conquistata palla, sembra sempre non sappiano dove sono i compagni. Vivono situazioni di panico che un centrocampista non dovrebbe vivere: la vecchia regola dei 2/3 compagni pronti a ricevere che nella Juve è costantemente disattesa. La totale assenza di una organizzazione offensiva di gioco della Juve è talmente palese che dare la colpa al centrocampo, dopo due mesi abbondanti di campionato, appare quanto meno puerile. 
La colpa ha un solo nome ed è quello di chi siede in panchina. Così concentrato nel suo calcio anni '70 che non vede come, oggi più che mai, per difendersi bene sia necessario attaccare. La sua tanto elogiata organizzazione difensiva fa acqua da tutte le parti. 
La Juve prende gol da polli, spesso nello stesso modo, eppure si continua a dire che il centrocampo è scarso.

Ma per chi ha memoria la Juve giocava male (se non malissimo nell'ultimo periodo) anche 3 anni fa: con Pjanic, Khedira, Matuidi, Emre Can, Ronaldo, Mandzukic, Cancelo, Douglas Costa e Spinazzola (che lui ha fatto scappare); Bonucci, Chiellini, Cuadrado e Sandro con tre anni in meno e addirittura Barzagli. Partite soporifere fatte di 2000 passaggi indietro. Cosa che oggi con interpreti sicuramente meno validi di quella squadra mette definitivamente a nudo l'incapacità di Allegri di dare un gioco propositivo alla squadra, che solo una ridda di campioni era in grado di mascherare con le proprie giocate  tre anni fa. Perché il concetto è semplice: se con Castrovilli e Torreira si riesce a creare gioco; se non riesci a farlo con Locatelli e Arthur, non puoi in alcun modo sostenere che questi ultimi due non siano in grado di farlo. Ma se l'unico vero compito che hanno e difendersi (manco la Juve fosse lo Spezia, con tutto il rispetto) e il resto è lasciato al caso, i risultati sono questi. 

Ma il folle contratto di 4 anni lascia Muso Horto seduto su quella panchina. Cosa che per i risultati e il gioco espresso è uno scempio. Anche il tanto vituperato Pirlo, che invece a livello difensivo aveva lacune enormi, almeno cercava di proporre gioco e, ogni tanto, vedevi anche spezzoni interessanti di partita. 
Con Allegri ciò non accade mai. E la voglia di cambiare canale è sempre più forte, ogni weekend, sempre di più. Agnelli che chiedeva la Superlega per aumentare i proventi, anche TV, dovrebbe iniziare a pensare come un marchio come quello Juventus, non possa associarsi ad uno spettacolo che, appunto, fa venir voglia di cambiare canale.