Gli anni passano e le abitudini cambiano, oggi ci ritroviamo a dover ribaltare un risultato che fa male, cioè l’1-0 per la Svezia maturato proprio in casa loro qualche giorno fa. L’ultima volta che l’Italia non si qualificò per un mondiale di calcio risale al lontano 1958, e sono passati ben 59 anni, non pochi.

Quella volta fu l’Irlanda del Nord a buttarci fuori nello spareggio, un’altra avversaria modesta, anche se non sappiamo con precisione se quell’Irlanda del Nord era più debole di questa Svezia. Non so nemmeno dire se quell’Italia era più forte di questa, sinceramente rileggendo le formazioni di quel 15 gennaio 1958 non ho trovato nessun nome noto. Ma questi sono dettagli, di sicuro c’è che non abbiamo né tempo né voglia di riscrivere la storia in negativo.

Si poteva presumere che sarebbe stata dura qualificarsi senza passare dai playoff, purtroppo nel nostro girone c’era la formidabile Spagna. Ma sicuramente questa Italia ha deluso, soprattutto da settembre in poi, facendo registrare prestazioni non all’altezza, il 3-0 inflittoci dalle furie rosse è l’emblema. Ma anche quell’ 1-1 fatto registrare in casa contro la modesta Macedonia è stato orrendo. Contro la Spagna una prestazione anonima e indecente, e noi italiani non accettiamo che gli altri ci strapazzano così.

Ma in fin dei conti qualcuno lo aveva già preventivato di passare dai playoff, purtroppo questo è il problema. L’Italia già prima di affrontare la Spagna sapeva che comunque si poteva affidare ai playoff, nessuno ha mostrato né passione né ambizione. Ora ci siamo ridotti ad essere una Nazionale mediocre tanto da far dire a qualcuno che un Mondiale senza Italia sarebbe ugualmente bello.

Ovviamente noi sappiamo benissimo che un Mondiale senza Italia è come una partita di calcio senza pallone. Triste ed impensabile, noi che siamo cresciuti mangiando pane e calcio, noi che viviamo di calcio.

Oggi non sarà un giornata qualunque, questa giornata non dovrà passare alla storia o meglio potrà essere ricordata solo per una grande rimonta non per altro... 
Noi gli azzurri li vogliamo in Russia, precisamente nel mese di giugno, anche perché di riscrivere la storia non ne abbiamo voglia, preferiamo esultare e gridare davanti alla tv.
Regalateci una prestazione italiana, orgogliosa e vincente, FORZA AZZURRI!