Spesso mi son sentito dire che il calcio è solamente un gioco, o meglio spesso qualcuno dice che il calcio è guardare 22 imbecilli rincorrere un pallone. Beh lo abbiamo visto tutti, il calcio è molto di più, riesce a creare sentimenti e ad unire persone, riesce a far gioire una nazione intera ma riesce anche a farla piangere.
Non credo che ieri sera tutti gli italiani abbiano versato lacrime, ma ho visto un grande uomo versarle per tutti noi, ho visto il simbolo della nazionale, piangere davanti a milioni di tifosi per la sua nazione.

Il calcio è crudele, ma forse lo è ancor di più il destino, in tanti pensavamo di poter ribaltare la partita e aspettare giugno con ansia. Quel destino che Gigi ha affrontato a modo suo negli anni, spesso ha gioito, qualche volta si è innervosito, ed altre volte ha sofferto. Possiamo tornare indietro negli anni magari andando a ricordare le tante gioie, tra cui il grande Mondiale del 2006 e i tanti scudetti vinti, o magari ricordarsi della Champions persa nel 2003, o i tanti infortuni che lo hanno colpito.

Sì, manca un passaggio chiave, probabilmente ne mancano molti, Gigi ha vissuto uno dei momenti più bassi proprio nel 2006. Dopo il Mondiale vinto, ha deciso di scendere in Serie B, ha deciso di sua spontanea volontà di toccare uno dei punti più bassi della sua carriera. Lo ha fatto per amore, quell’amore che solo il calcio può creare, quell’amore a cui pochi credono e pochissimi rispettano…

Ma si sa nella vita ci sono gli alti e i bassi, e Buffon li ha vissuti tutti con estrema forza, soprattutto in questa annata a dir poco assurda. Per Gigi questo 2017 ha avuto due tappe fondamentali, la prima il 3 giugno in una notte di Cardiff dove tutto sembrava esser scritto, sembrava una favola da chiudersi con un lieto fine stupendo. Ma il destino è crudele, la Juve ha perso quella finale, quella maledetta finale, che il nostro numero uno desiderava, ma anche lì lui ci ha messo la faccia e ha promesso di riprovarci.

L’altra tappa è molto recente, 13 novembre l’Italia deve conquistare i Mondiali, ma deve ribaltare l’1-0 in favore degli svedesi, si può fare! Ma non si fa, a San Siro il calcio italiano crolla, l’Italia non riesce a segnare neppure un gol, questo significa che in Russia l’Italia non ci sarà. Non ci sarà nemmeno Buffon, lui che ha già deciso che questa sarà la sua ultima stagione da calciatore, sarebbe stato bellissimo vederlo chiudere al Mondiale. Ma così non sarà perché ancora una volta quel maledetto destino ha messo alla prova Gigi.

Gigi che ieri sera è apparso deluso, triste, dopo la debacle è stato il primo a metterci la faccia, con una voce spezzettata e le lacrime agli occhi. Quelle lacrime che dovranno fungere da simbolo per il futuro del calcio italiano, quelle lacrime che sono state un simbolo per tutta l’Italia. Le stesse lacrime che hanno spiegato cos’è l’amore per il calcio e per una nazione. Son sicuro che se avesse avuto qualche anno in meno avrebbe voluto riprovarci, ma c’è di mezzo sempre quel destino, sono sicurissimo che lui ora ci riproverà a modo suo dando il massimo fino alla fine per l’altro amore, quello bianconero, provando magari a vincere quella maledetta Coppa.