PREMESSA: si è detto tanto sulla Serie A e l'impiego dei giovani. "Non li fate mai giocare, dategli una possibilità". Questa è una sacrosanta verità, infatti in Serie A raramente c'è qualche allenatore che sceglie di buttare nella mischia un giovane. Ma perchè questo scarso utilizzo di talenti? Molto semplice: in Italia l'obiettivo primario è vincere. Stop. La crescita e il miglioramento dei ragazzi provenienti dal settore giovanile è importante certo, ma è secondario. Il pensiero che un giovane non sia all'altezza e che non possa avere la giusta fame, esperienza, personalità per giocare ad alti livelli ci frena. Quando invece per loro è essenziale, è uno step di crescita fondamentale poter giocare anche solo qualche spezzone di gara. Questi talenti, che dopo aver fatto tutta la trafila di un settore giovanile spietato e molto competitivo, e dopo aver avuto un'adolescenza costellata da sacrifici e probabilmente lontano da casa, si sentono dire:" Non sei pronto per giocare con noi, ti mandiamo in prestito in Serie C o serie D".

POCA CONVINZIONE NEI GIOVANI: questo messaggio ti taglia le gambe. La serie C è un campionato molto fisico, e i giocatori tecnici, esili, acerbi ne risentono, e molto spesso fanno ritorno alla base dopo solo un anno, delusi e amareggiati. Ma dico io: "Perchè non farli crescere in prima squadra, allenarsi a tu per tu con grandi campioni, poi vedi come in partita acquisisce personalità ed esperienza". Ma questo succede solo in rarissimi casi, quando invece all'estero è la quotidianità. Così facendo, questi baby fenomeni, ma ancora dei talenti da sgrezzare, preferiscono migliorare all'estero, dove le società credono nei giovani. Poi chiaramente certi ragazzi falliscono anche lì, ma questo è un altro discorso. Altri invece si potenziano, migliorano e i loro cartellini schizzano alle stelle, per la disperazione della società che non ha creduto in lui. L'Italia si svuota di qualità, e le squadre estere si arricchiscono. Binomio devastante, e che nell'élite del calcio iniziamo a pagare. Più lungimiranza, più fiducia. Per fortuna, i potenziali "grandi giocatori", in Italia ci sono ancora. Dunque non voglio annoiarvi con il dilemma settore giovanile ( su cui si potrebbe parlare per ore), ma illustrarvi giovani emergenti, che possono diventare in futuro dei giocatori di livello assoluto. Giocatori che magari vi sono sconosciuti a primo impatto, ma di cui sicuramente sentirete parlare, giocatori che hanno una marcia in più sia per il tasso tecnico, sia per quello umano. Voglio soffermarmi solo su giocatori Italiani, visto che siamo in aria di nazionale. La mia formazione, un 4-2-3-1, reciterebbe così:

PORTIERE: DENIS FRANCHI (PSG)

Si parla un gran bene del classe 2002, proveniente da Pordenone. Umile, con la testa sulle spalle, gioca con gli U19 del Psg, ma si allena regolarmente con la prima squadra. Mbappè, Neymar,... si avete capito bene.Grandi mezzi fisici, e, anche se è un paragone azzardato, ricorda Donnarumma. Bravo anche con i piedi, imposta senza troppi problemi. Le pretese ci sono, lo aspettiamo a braccia aperte.

DIFENSORE CENTRALE:  NICOLO ARMINI ( LAZIO)

La Lazio non ci ha pensato un secondo: rinnovo fino al 2024. Incedibile, ha ribadito Igli Tare. Difensore roccioso, abile nel gioco aereo, insomma a vecchio stampo, ma che non gli preclude una buona tecnica in fase di impostazione. Fiore all'occhiello del settore giovanile laziale, il classe 2001 è ormai in pianta stabile in prima squadra, con Inzaghi che si affiderà a lui non appena ci saranno emergenze in difesa. Un predestinato, con il futuro che gli sorride.

DIFENSORE CENTRALE: PAOLO GOZZI IWERU ( JUVENTUS)

Potenziale enorme, con altrettanto enormi i margini di miglioramento. La sua velocità gli permette di giocare d'anticipo. Amico fraterno di Moise Kean, purtroppo presenta gli stessi limiti caratteriali. Cosa che rischia di costargli molto caro, visto che la Juve proprio per questo motivo è orientata a non rinnovare il suo contratto. Sarebbe un vero peccato, un difensore che ha già esordito a 17 anni,lasciando intravedere una personalità fuori dal normale. Speriamo che il giocatore metta la testa a posto, e che la Juve gli dia una secondo opportunità.

TERZINO DESTRO: TOMMASO BARBIERI ( JUVENTUS )

Se l'Atletico del Cholo era sulle sue tracce un motivo ci sarà. Ma alla fine dal Novara ha scelto di approdare alla Juve, per una serie di motivi: per il suo tipo di calcio la Juve era sicuramente più appetibile, e la distanza che sicuramente ha influito. Giocatore che deve sicuramente migliorare in fase difensiva, ma il suo apporto è semplicemente devastante quando deve attaccare. Con le dovute proporzioni, assomiglia molto a Cancelo. La Juve lo ha blindato, e intanto lo ha mandato a farsi le ossa nell'Under 23 bianconera in serie C. Le pretese ci sono tutte, con il lavoro e il sacrificio può andare lontano.

TERZINO SINISTRO: CHRISTIAN DIMARCO ( INTER)

Pensate che mi sia sbagliato, che il nome corretto sia Federico e che giochi titolare in serie A con il Verona. Beh, per fortuna sono ancora abbastanza lucido e discretamente sveglio. Parliamo del fratello, christian, che nella primavera dell'Inter si sta imponendo come uno dei più talentuosi nel suo ruolo. Cresciuto come esterno alto, negli anni è stato spostato a terzino, con grandi risultati. Le caratteristiche sono simili al fratello, solamente che il piede di Christian è quello destro: tanta tecnica, difficilmente si fa saltare nell'uno contro uno. Ha dichiarato che uno dei suoi modelli è proprio suo fratello, e quindi siamo certi che non ci deluderà.

CENTROCAMPISTA CENTRALE: SAMUELE RICCI (EMPOLI) 

Menzione speciale per questo ragazzo, probabilmente il classe 2001 più talentuoso e forte dell'intero panorama italiano. Destro, sinistro, ottimo tiro dalla distanza, attento in fase difensiva, dinamico,... Ha veramente tutto per diventare un top nel suo ruolo. Nel Empoli è il perno del centrocampo, le big della Serie A sondano il terreno... in Toscana brilla una stella, è samuele ricci.

CENTROCAMPISTA CENTRALE: EMMANUEL GYABUAA ( ATALANTA )

Centrocampista classe 2001 di origine ghanese ma che porta l'azzurro Italia, e il nerazzurro della Dea, impressi sulla pelle e nel cuore. Ennesimo talento forgiato a Zingonia, dove, con la Primavera, sta dimostrando tutte le sue enormi qualità: box to box, tanta corsa, qualità e quantità in mezzo al campo. Gasperini lo ha fatto esordire, e difficilmente in futuro l'Atalanta si priverà di questo "Baby matuidi".

TREQUARTISTA: GAETANO ORISTANIO  (INTER)

Ero fortemente indeciso su chi scegliere, visto che di giovani interessanti in questa zona del campo c'è ne sono diversi (Ricciardi,Olzer,...) ma alla fine ho optato per lui. Giocatore con le stimmate del campione. 18enne, primavera dell'Inter, ha una padronanza tecnica sconfinata. Il vero punto debole: la discontinuità e la via del gol ( solo 4 gol in due stagioni di primavera ). se migliora su questi fattori, sarà difficile vederlo lontano da milano.

ALA SINISTRA: MATIAS ROCCHI ( BOLOGNA)

Nato nella città delle due torri, cresciuto al parco della montagnola e grande amante dei tortellini. Non parliamo di Bruno Barbieri, ma di Matias Rocchi. Giocatore che sta trascinando il bologna primavera a suon di gol e assist ( cinque centri e cinque assist), ma soprattutto caricandola in spalle nei momenti di difficoltà: leader tecnico e  carismatico. Il suo punto di forza: Dribbling nello stretto e grande velocità. Mihajlovic non l'ha ancora fatto esordire, ma manca poco…

ALA DESTRA: ANTONIO CIOFFI ( NAPOLI)

Il suo ruolo naturale sarebbe l'esterno sinistro, ma volevo metterlo a tutti i costi in questa classifica, quindi l’ho spostato sulla destra ( ruolo che può tranquillamente ricoprire ). 18 anni recita la carta di identità, che però non hanno spaventato gattuso, che, complice anche della situazione di punteggio ,lo ha fatto esordire. Ma un esordio in Serie A resta un esordio in Serie A, indipendemente dal punteggio.Viene paragonato a Lorenzo Insigne, suo idolo di sempre: abile nell’uno contro uno, rapidità,… Lui sogna di vincere e trionfare con il Napoli, vedremo cosa gli riserverà il futuro. I mezzi per farcela ci sono tutti.

PUNTA CENTRALE: WILFRED GNONTO ( ZURIGO)

Ero dubbioso su chi scegliere: Esposito, Colombo,... Però volevo trovare giocatori meno conosciuti, e alla fine ho optato per lui. Classe 2003, una forza della natura: il suo strapotere fisico gli permette di superare gli avversari in velocità per poi puntare alla  porta. Ma abile anche a far respirare la squadra, a guadagnarsi falli preziosi,... Non a caso all’inter erano convinti di aver un vero e proprio fenomeno in casa. Ma poi nell’aprile 2020, arriva una notizia alquanto inaspettata per noi tifosi nerazzurri: Gnonto passa allo Zurigo . Il motivo? Il giocatore ha considerato troppo bassa l’offerta di rinnovo, e ha deciso di vestire la maglia biancoblu, dove guadagnerà cifre superiori. Scelta prettamente economica, che mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. In Svizzera trova poco spazio vista anche la giovanissima età, ma sono sicuro che riuscirà ad imporsi anche lì.

Vola alto Guero, felice di averti conosciuto.