Stamane ho letto le "solite" dichiarazioni di Zdenek Zeman contro la Juve, la guerra del boemo ai bianconeri è iniziata nel secolo scorso, precisamente nel 1998 quando l'attuale tecnico pescarese rilasciò un'intervista all'Espresso dichiarando che il calcio era finito in farmacia. 
In quel periodo storico la Juventus Football Club guidata dalla triade Moggi- Bettega- Giraudo  dominava in Italia e in Europa con risultati straordinari ma secondo alcuni quei giocatori sembravano così forti perché si dopavano. 

Per la prima volta all'interno del movimento calcistico italiano si parlava apertamente di doping e la Juve ne fu la prima vittima. Come detto in precedenza la Juve stravinceva sia in Italia che in Europa e  addirittura divenne anche campione del mondo nel 1996 battendo nella finale della Coppa Intercontinentale il River Plate di Ramon Diaz, proprio l'allenatore della squadra argentina mosse pesanti accuse alla Vecchia Signora dichiarando che "A quei tempi si vedeva una enorme differenza fisica della Juventus non solo rispetto a noi ma anche ad altre squadre del campionato italiano, non tanto nel gioco quanto nel fisico".

 Ma l'ex centrocampista bianconero Angelo di Livio rispose per le rime dicendo che "Diaz si deve vergognare per le insinuazioni sulla vittoria della Juventus della Coppa Intercontinentale contro il River Plate nel 1996. Abbiamo vinto quel trofeo e la Coppa dei Campioni qualche mese prima perché eravamo più forti e meglio allenati. Se avessimo fatto uso di sostanze illegali non avremmo vinto solamente ai rigori contro l'Ajax e con un gol di Del Piero su un mio calcio d'angolo nella finale contro gli argentini. Li avremmo potuto asfaltare sia nel gioco che nel risultato al contrario entrambe le partite furono molte equilibrate e molto combattute fino all'ultimo minuto. Evidentemente a Diaz che quella sconfitta brucia ancora dopo 17 anni e cerca alibi, peraltro dopo ogni partita vi erano controlli anti-doping a sorteggio e non mi pare siano emersi problemi". 

Dalle dichiarazioni dell'ex centrocampista juventino possiamo dedurre che si tenevano dei controlli anti-doping dopo ogni match nelle Coppe europee, mentre in Italia tutto questo non succedeva.
Ma questi controlli anti-doping prima e dopo le gare non sono mai efficaci infatti la nazionale atletica russa ha svolto regolarmente le gare e solo dopo 10 mesi hanno scoperto che i russi facevano uso di sostanze dopanti. In quasi tutti gli sport questi controlli non sono veritieri al 100 %. 

A buttare ancora più benzina sul fuoco sono state le dichiarazioni di Zinedine Zidane nel 2004 dove dichiarava: "Alla Juve prendevo di tutto e mi venivano somministrate dai medici della Juve". Zizou durante il suo periodo bianconero ha preso le seguenti sostanze: Creatina, Samyr, Esafosfina e Neoton che venivano somministrate attraverso flebo e iniezioni endovena dal dottor Agricola.
Il dottor Agricola era il capo dello staff medico della Juve e prescriveva tutti i farmaci da somministrare ai giocatori, Agricola però era uno psichiatra e aveva conseguito una laurea in psichiatria e poteva prescrivere solo psicofarmaci. Dopo tanto tram-tram mediatico la questione cadde in prescrizione e addiritura Sepp Blatter, ex presidente della Fifa disse: "É una questione che riguarda la federazione italiana. Comunque non sono favorevole a sanzioni sportive retroattive. Non sarebbe giusto per il club torinese togliere i titoli conseguiti anche perché all'epoca dei fatti esistevano grossi problemi con il laboratorio anti- doping di Roma". In poche parole Blatter se ne lavava le mani e accusava noi italiani di non avere strutture efficienti e all'avanguardia. 

Nel ciclone doping non è finita solo la Juve ma anche le due milanesi, Inter e Milan. Il periodo di maggior splendore dei nerazzuri è stato quello con Helenio Herrera in panchina che ha portato ai nerazzuri due Coppe dei Campioni, ma proprio in quel periodo di grande vittorie l'Inter faceva uso di sostanze dopanti.
A somministrare questi farmaci era Helenio Herrera che costringeva i giocatori a prendere delle pillole, alcuni di questi giocatori li sputavano in bagno  ma il Mago sé ne accorse e così le sciolse nei caffè che i giocatori interisti prendevano puntualmente ogni mattina. Queste pillole avevano anche degli effetti collaterali come dichiarato da Ferruccio Mazzola ( fratello del più noto Sandro) infatti quest'ultimo dopo un Como- Inter del 1967 si sentì male e stese tre giorni e tre notti in uno stato d'allucinazione come un'epilettico.
Ma il comportamento peggiore fu quello di Sandrino Mazzola che omertosamente disse al fratello: "I panni sporchi si lavano in famiglia".

Altro anno d'oro per l'Inter fu il 2010 passato alla storia come "L'Anno del Triplete". In quella stagione la squadra di Mourinho in attacco era guidata dal "Principe" Milito, l'argentino quest'estate è tornato sulla bocca di tutti, infatti un gruppo di hacker russi che si fanno chiamare Fancy Bears ha divulgato la lista dei giocatori che hanno assunto dei farmaci non autorizzati durante il Mondiale sudafricano del 2010.
Tra questi figurava Diego Milito che prendeva sostanze come salbutamolo e il formoterolo che potevano aumentare la concentrazione degli zuccheri nel sangue e la pressione sanguigna. Stranamente Milito fece solo quella stagione al Top e negli anni seguenti cadde nel dimenticatoio calcistico.

Ma anche il Milan è stato accusato di Dopingprecisamente tra il 2005 e il 2008 quando in Spagna scoppiò lo scandalo doping meglio noto come "Operation Puerto".
I rossoneri comparivano nella lista clienti del Dottor Eufemiano Fuentes (principale accusato) e il dottore spagnolo ha dichiarato ai giudici di avere calciatori e società di calcio come clienti. Ad avvalorare la tesi del Dottor Fuentes sono le accuse del Deportivo La Corunã che nel 2008 accusava il Milan di aver vinto la Champions solo perché i suoi giocatori erano dopati. 

Milan, Inter e Juve tutte accusaste di doping, ma mai condannate.