In questo momento storico è sicuramente difficile non parlare del corona virus che sta mettendo sotto scacco il mondo, in particolare la nostra Italia. Il virus, affermano molte fonti autorevoli quali il giornalista Paolo Liguori e il New York Post, sia “scappato” da un laboratorio a Wuhan. 

Omettendo la tecnocrazia legata a questo virus, il corona e la sua diffusione stanno inevitabilmente avendo ripercussioni anche sul mondo del calcio. Le misure precauzionali adottate dal governo, coinvolgono pure il campionato di Serie A e il suo regolare svolgimento. Nel corso dell’ultima giornata di Serie A sono state sospese 4 partite, che si sarebbero dovute giocare in luoghi più o meno confinanti con le zone rosse. La FIGC si è ritrovata in uno stato di emergenza, dato che il boom dei contagi è avvenuto nella giornata di Venerdì, e il giorno dopo constata la gravità della situazione si è deciso di rinviare tra il panico generale i 4 match. 

Nonostante la situazione nel nostro paese sia ancora molto grave rispetto ad altri paesi dell’UE, la FIGC ha deciso di svolgere regolarmente il prossimo turno di Serie A. Una scelta coraggiosa all’apparenza, la quale pare non voglia provocare allarmismi agli occhi dei milioni di appassionati. La decisione che nelle ultime ore peró far discutere il mondo del pallone e non solo, è far giocare il big match Juventus-Inter a porte chiuse

La partita tra queste due compagine, non è una partita qualunque, è un match di un’elevata peso specifico per entrambe le piazze, quest’anno ancor più accentuata dalla lotta scudetto. Il Derby d’Italia peró non potrà essere visto dal vivo dai 40.000 che popolano l’Allianz Stadium, un palcoscenico vuoto e freddo accoglierà una delle partite più importanti della stagione. I tifosi dovranno sostenere i propri colori comodi sui divani casa con la mascherina e il disinfettante sul tavolino pronti sempre all’uso. A soffrire non saranno solo i sostenitori, bensì anche i calciatori e le società.

I calciatori dovranno giocare senza l’apporto dei tifosi in un’ambiente particolare e in parte anche rischioso per loro.Con l’ultima affermazione potrò sembrare folle, ma credo fortemente che i calciatori rischiano più di qualunque tifoso. Viaggiare, entrare a contatto con altre persone prima della partita e condividere il campo per 90 minuti con altri possibili infettati. Le società dal canto loro, traggono ben poco vantaggio da questa situazione, perdendo incassi e altri guadagni legati alla visione della partita sia dallo stadio che in tv. 

Cito i diritti televisivi, perché la Lega ha manifestato la volontà di mandare in onda il match in chiaro sulla Rai. Un’altra scelta discutibile, che danneggia l’emittente privata Sky che non potrà offrire una partita di tale caratura nella sua programmazione. Se questa scelta si estendesse su tutte le partite, entrerebbero in causa anche gli utenti di DAZN che pagano il loro abbonamento per guardare circa 12 partite al mese di Serie A, e salterebbero per la seconda settimana di fila una o più partite delle tre previste. Se codesta previsione dovesse avverarsi, scoppierebbe l’ira degli abbonati DAZN, e ciò sicuramente arrecherebbe dei danni economici a questa piattaforma. 

Altra decisione discutibile da parte della Lega calcio sono le diverse misure precauzionali adottate singolarmente per ogni partita. Se come già detto ampiamente Juventus-Inter sarà giocata a porte chiuse, le misure varate non sono state uniformi. Ad esempio per Lazio-Bologna è stata vietata la trasferta ai tifosi bolognesi, e i felsinei già in un momento di forma non eccelso non potranno contare sul supporto dei propri tifosi. A parer mio sarebbe stato giusto prendere una decisione equa per tutte le partite indipendentemente dalla zona a rischio o meno, se la Serie A ha deciso di continuare a giocare l’unica possibilità è quella di giocare a porte chiuse tutte le partite. 

Finora ho fortemente criticato la scelta di continuare a giocare da parte della Serie A, ma quali potevano essere gli scenari in caso di scelta diversa da parte del calcio italiano. Se la Serie A si fosse fermata avrebbe provocato ancora più all’allarmismo ai tifosi, che invece durante la visione di una partita possono evadere per 90 minuti dalla dura realtà che ci circonda. Analizzando la situazione in maniera pratica, se la Serie A si fosse fermata per 2 settimane (e non sappiamo ancora quanto durerà questa situazione), quando si sarebbero potute recuperare le partite. Inter e Juve sono in grado di arrivare in fondo alle competizioni europee, in un calendario già folto sarebbe stato irreale intermezzarci i recuperi di Serie A. Il campionato non si sarebbe nemmeno potuto prolungare dato l’imminente inizio di Euro 2020 e il meritato riposo  dei calciatori. 


Si può concludere con una frase di Joseph Brodksy che riassume questa situazione irreale: “La vita, per come è davvero, è una battaglia non tra il bene e il male, ma tra il male è il peggio”.