Ieri sera nel corso del programma Calcio&Mercato in onda su RaiSport+HD, il super agente Mino Raiola ha parlato dei suoi rapporti con la nuova dirigenza rossonera, in particolare della situazione Donnarumma: "Gigio ha fatto una scelta, quella di restare al Milan e io la rispetto. Se mi dovesse chiedere, però, di andare via mi metterei subito al lavoro anche perché le richieste ci sono. Anzi, se fosse per me Gigio dovrebbe lasciare il Milan" . 

Parole forti quelle di Raiola che gettano ulteriore benzina sul fuoco sul caso Donnarumma, un'uscita quella di Mino poco felice e fuori luogo, giacché Gigio si é da poco riappacificato con la Curva rossonera dopo la bella prestazione fornita ieri contro la Lazio. L'agente italo- olandese non contento ha rincarato la dose, dichiarando: " Balotelli é pronto a rientrare, ho parlato con molti club in Italia e in Inghilterra. Ho parlato con Juve, Roma, Napoli e Inter. Il Milan ? No perché c'é Mirabelli e non posso parlare con lui, non sono al suo livello". Queste dichiarazioni lasciano intendere come i rapporti tra Raiola e il DS rossonero siano ancora molto tesi; i problemi con l'ex pizzaiolo nati a causa del rinnovo di Donnarumma si stanno protraendo da troppo tempo. 

In estate però Mirabelli e Fassone  hanno sbagliato adottando una linea fin troppo dura, che ha messo Raiola e Donnarumma con le spalle al muro, cercando sempre lo scontro; il duo dirigenziale rossonero addiritura ha fatto passare l'agente italo-olandese come il grande e cattivo burattinaio, che manovra Gigio. Il più grande errore fatto finora dalla nuova società é il mettersi contro Raiola , una delle personalità più influenti del mondo del pallone, che gestisce i migliori giocatori del mondo. Questa schiena dritta tanto osannata dal popolo rossonero a lungo termine si rivelerà deleteria, perché significa che non arriveranno mai veri top player. 

I grandi club tessano rapporti con i grandi agenti, se la Juve non avesse avuto corsie preferenziali con Raiola, Pogba non sarebbe mai arrivato e i bianconeri non avrebbero fatto una plusvalenza da 100 milioni, quello della " Vecchia Signora" è il modus operandi di una grande società. La tifoseria milanista è fiera di non essere " schiava dei procuratori", però per salvare i conti del Porto club affiliato a Jorge Mendes, Fassone e Mirabelli hanno staccato un'assegno da 42 milioni per acquistare André Silva che finora si sta rivelando un flop, e c'é ancora chi parla di schiena dritta.