Diciamo che l'assist perfetto al titolo di questo pezzo l'avrebbe suggerito Nicolas Viola, segnando invece che vagando ai margini della rosa per un insondabile infortunio al ginocchio che dura da otto mesi, un po' così: Viola viola la Viola

Ma non tutte le intersezioni riescono col goal per cui è il prode Improta a marcare il cartellino, al suo primo gol in Serie A, di precisione, su taglio orizzontale di Robertino Insigne, a bordo area e col contagiri, a sua volta al primo assist in massima serie con recupero di destrezza su uno sbrindellato Biraghi. 
Intanto, mettendo in fila i numeri veri, la navicella beneventana ha raccolto sul campo, al momento, 4 punti in meno della strisciata di Torino [9 la Strega, 13 la Juve campione d'Italia per la seconda stagione consecutiva, dopo una precedente striscia di 6]. Clean sheet dopo 13 gol incassati in 4 partite perse, molto male con la Roma, bene col Napoli, benino col Verona, malissimo con l'ottimo Spezia di Italiano prima della sosta. E forse proprio la sosta ha ricaricato le pile che erano sembrate scariche e le distanze confuse, soprattutto a centrocampo: una voragine terra di nessuno in cui hanno scorazzato indisturbati per intere praterie gli incursori avversari, come a dire che Përparim Hetemaj sembra essere il suo vero equilibratore
In ogni caso questo Benevento non vive di mezze misure: o vince o perde, o gioca bene con agonismo ed organizzazione o gioca male o comunque insufficientemente pure per questa A in cui un Ibra al sunset boulevard primeggia a 39 anni giocati, al suo livello. Ma si potrebbe dire pure che la terza vittoria confermi che Inzaghi, Pippo, le azzecchi sempre coi gran signori delle panchine di A, Ranieri alla prima, poi Mihajlović che saggiamente ritratta l'adesione alle gesta criminali del comandante Arkan, al secolo fu Željko Ražnatović, reo di genocidio ed atti di pulizia etnica durante le guerre jugoslave tra il 1991 e il 2001, per spiegarcela decentemente solo di recente, alla terza Prandelli, poco fa. Pertanto, con questo criterio, si potrebbe pronosticare i risultati fino al giro di boa:

con Andrea Pirlo, pareggio o vittoria in casa;
con Fabio Liverani, rischio sconfitta in trasferta;
con Roberto De Zerbi, che ha spiccato il volo prendendo una rosa a brandelli e facendola giocare onorevolmente nel grottesco campionato d'esordio assoluto in A del Benevento, stagione 2017-2018, probabile vittoria convincente in casa;
sullo scontro fraticida in trasferta a Roma, pronostico impossibile;
con Rolando Maran, ancora in trasferta, pronostico chiuso;
in casa con Luca Gotti, considerata l'assenza di precedenti, pronostico improbabile;
in trasferta ospiti di Stefano Pioli, pareggio o vittoria, anche per gli eccellenti precedenti;
in casa con Eusebio Di Francesco, possibile vittoria convincente;
a Bergamo con Gian Piero Gasperini, pronostico chiuso;
con Giovanni Stroppa, probabile vittoria convincente in casa;
finale di girone d'andata in bellezza in trasferta, ospiti di Marco Giampaolo se ci sarà, come gli auguro.
Diciamo che ai nove punti già in saccoccia la Strega potrebbe aggiungerne 14, per 23 punti totali nel girone d'andata, bottino e media da salveza senza patemi.