Pronosticati 23, raccolti 22, potevano essere 24 punti al giro di boa.
Certo il pronostico era in un pezzo molto sui generis, del 22 novembre scorso [Viola la Viola la Strega] che attribuiva punti in base alla qualità umana degli allenatori e spiace per Giampaolo e tuttavia se si dovevano perdere due punti meglio darli al Torola prima squadra di Torino e l'unico reale mito del calcio italico, ed a Davide Nicola, quel gran signore delle panchine che assolse il voto salvezza pedalando da Crotone a Torino in bici, partito il 9 giugno dalla Calabria per essere accolto proprio al Filadelfia ove si era conclusa la grande fatica del tecnico il 18 giugno 2017: lui che del dolore per la perdita del figlio quattrordicenne tre anni prima, nel 2014, in un incidente stradale, ha fatto scudo e non alibi. Ed infatti quella piccola impresa-segno era stata patrocinata dalla Federazione Italiana Amici della Bici e della Federazione Italiana famigliari vittime della strada, una doppia catarsi, quella minore dell'impresa sportiva, prima con la salvezza impossibile e poi coi 1.500 chilometri a tappe, raccogliendo spunti per rendere più sicure le strade a ciclisti e motorizzati, e quella maggiore dell'elaborazione del lutto per un figlio incomprensibilmente falciato dal destino, troppo prematuramente.

Certo il solito imperdonabile orrore di Dabo, al 93', quando devi solo portare a casa il risultato, ha pesato come un macigno. Ed è sempre per qualche ingenuità di troppo che il Benevento butta via troppi punti. Nonostante se la giochi quasi sempre, con amnesie che talora durano intere partite, come con Spezia e Crotone. E limiti in avanti per un bottino reti troppo inferiore a quanto costruisce praticamente in ogni gara. Vediamo se il club riuscirà a portare una punta d'esperienza e di peso. E potendo, prenderei anche Faouzi Ghoulam che a Beneveto potrebbe trovare l'ambiente giusto per rilanciare, alle soglie dei trent'anni, una carriera da papabile top player interrotta da due terribili infortuni, in Champions il 1º novembre 2017, a Napoli contro il Manchester City, tutti i santi proprio, riportando la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, patendo uno stop forzato di circa quattro mesi, ed il 9 febbraio 2018, durante un allenamento, subendo una frattura trasversale della rotula allo stesso ginocchio già operato in precedenza. Sarebbe anche un motivo di stimolo per una rosa che si affaccia appena agli alti livelli del calcio professionistico. Avendo ritrovato dopo 10 mesi Nicolas Viola, anche oggi rigorista infallibile e centrocampista di grande consistenza.  

Il girone di ritorno sarà certamente più difficile per la Strega, che il gioco si farà ancora più duro e la squadra dovrà confermare quanto, tantissimo di buono ed a volte ottimo trasmette Pippo Inzaghi, che conferma il calcio fluido espresso nella B dei record dei record assoluti e si prende i complimenti sperticati di un tipino fino fino come Fabio Capello. Ce ne sono ampiamente le premesse, considerate le prestazioni di gente come Schiattarella, sempre sicuro e dinamico, Hetemaj, Ionita, CaprariMontipò il portierino forte tra i pali e pessimo coi piedi, con qualche incertezza di troppo in uscita, Improta, sorpresa assoluta per continuità e prestazioni, Daam Foulon e Letizia, i laterali oggi assenti per infortunio, e l'apporto fondamentale di Marco Sau e Lapadula, oggi in gol e che gol, artefici di prestazioni sempre di enorme sostanza. E se il mercato porterà qualche chirurgica novità, la proiezione a 44 punti a fine campionato potrebbe essere rivista al rialzo, cogliendo una salvezza tranquilla e ponendo le basi di ulteriori miglioramenti di rosa, piazzamenti e risultati. Quanto visto finora ribadisce che il  progetto è solido e la credibilità del club comincia a fare breccia anche negli incerti e nei titubanti ad accettare il trasferimento in terra sannita, agenti o calciatori che siano. 

Bonne chance, Benevento!