Secondo quanto si legge sul Corriere della Sera, nell’ultimo anno la proprietà cinese dell’Inter ha dovuto fare i conti con i blocchi imposti dal governo di Pechino che non vedeva con favore l’esportazione di capitali e, più in generale, gli investimenti all’estero nel campo dell’intrattenimento, quindi anche nello sport e nello spettacolo.

Il proprietario di Suning, Jindong Zhang, ricopre cariche governative e deve attenersi in maniera scrupolosa alle linee dettate dal partito. Prima di Natale Zhang è stato eletto tra i delegati dell’Assemblea Nazionale del Popolo, in più è stato confermato vicepresidente della Federazione Cinese per l’Industria e il Commercio.
Due ruoli rilevanti nella vita pubblica del Paese che testimoniano la considerazione di cui gode Zhang, un uomo imperturbabile che dirige il gruppo Suning dal quartier generale di Nanchino. Quasi impossibile avere contatti diretti con lui. Spesso passa intere giornate senza uscire dal 18° piano dell’avveniristica sede di Suning. I suoi spazi sono inaccessibili e protetti da un codice segreto, noto a non più di due-tre persone.

La politica di espansione di Suning è però andata nella direzione del governo, deciso a mantenere i capitali nei confini cinesi. L’Inter ha aperto sei Academy per giovani a Pechino, Shanghai, Nanchino, Chengdu, Shenyang e a Hong Kong (sarà inaugurata tra luglio e agosto). Un progetto di formazione che coinvolge 8 mila ragazzi e 120 allenatori locali. Un segno tangibile in patria dell’importanza dell’investimento di Suning nell’Inter e un ritorno concreto per il governo di Pechino. 
Così come l’acquisizione dei diritti televisivi per la Cina dei maggiori campionati esteri (tra cui la Serie A) da parte di Pptv, società controllata da Suning”. Per l’acquisizione del 30% di Thohirva escluso il pagamento in contanti, è probabile che ci sia una quota cash e un’altra parte sostanziosa in azioni di Suning.
Con questi presupposti la trattativa potrebbe realmente concretizzarsi, già al termine del Mondiale e Suning avrebbe così nelle sue mani tutta la società, potendo dare nuovo impulso ai suoi progetti di espansione che riguardano il nuovo stadio e il nuovo centro tecnico.
Nella prossima primavera l’Inter cambierà sede e nella nuova casa ci sarà anche uno spazio per gli uffici Suning.
Da valutare invece a quali prospettive porterà l’apertura del governo cinese per l’Inter. Difficile pensare a spese folli, probabile però che dell’allentamento dei vincoli ne benefici direttamente il club nerazzurro, anche sul mercato.
Il rientro in Champions è una spinta agli investimenti.