L'ex allenatore dello Jiangsu ha parlato della situazione del calcio italiano, riferendosi sia alla Serie A che alla Nazionale:

"Noi allenatori siamo bravi quando abbiamo giocatori di primo livello, è difficile fare bene con giocatori mediocri - dice il tecnico friulano a Radio Anch'io Sport -. E in questo momento mancano giocatori di grande livello, mancano i leader, i giocatori che facciano la differenza. Mancini è un allenatore di esperienza, che ha girato il mondo, e questo lo aiuterà nelle relazioni con i giocatori, ma mancano i talenti". Infine l'ex tecnico dello Jangsu afferma d'essere ormai in pensione: "Ho già fatto delle esperienze con le nazionali inglese e russa, ho voluto provare ad allenare ancora una volta una squadra di club e il Jiangsu è stato la mia ultima esperienza calcistica. Ho fatto tutto quello che volevo, sono molto felice di quello che ho fatto e ora mi diletto a fare il commentatore: si vince sempre in questo ruolo...". 

Per quanto riguarda il ruolo di CT azzurro, salgono le quotazioni di Roberto Mancini, ex allenatore dell'Inter oggi impegnato in Turchia alla guida dello Zenit.
Secondo la Gazzetta dello Sport Mancini ed il presidente dello Zenit si sarebbero recati (nel fine settimana) a Roma,per far visita a due giocatori dello Zenit operati a Villa Stuart e per alcuni incontri personali. Infatti Mancini  avrebbe visto  i commissari straordinari del CONI che stanno amministrando la FIGC — come già avvenuto nei mesi scorsi — anche se la notizia non è stata confermata. La riservatezza sarebbe necessaria per questioni contrattuali, dato che Mancini ha un contratto fino al 2020  da 4,5 milioni di euro all’anno e per lo Zenit una separazione consensuale sarebbe il fallimento di un ambizioso progetto di rilancio iniziato neanche un anno fa.