La visione (parziale) del match-clou dell'Atleti Azzurri d'Italia di ieri sera Venerdì 28 tra Dea e Juve mi ha fatto ammirare oltre che la solita solida Juventus la furia e la determinazione dei (giovani) ragazzi di Gasparini. Anzi, per chi conosce un po' lo spirito della gente di Bergamo pare quasi che la feroce determinazione dei virgurli orobici ieri sera abbia incarnato alla perfezione la forza e l'orgoglio di questo popolo; ma a proposito: giocano sempre così con la bava alla bocca i nerazzurri? Chiusa questa parentesi, ritorno alle considerazioni suggerite dalla partita di ieri. Mi pare che dal punto di vista meramente sportivo, che poi dovrebbe contare più di ingaggi faraonici, budget, merchandising primati su social networks e via dicendo, cioè più dell'economia, il nostro massimo campionato stia dando delle indicazioni veramente posivite per chi le sappia cogliere e non coltivi la solita, trita e ritrita consuetudine nazionale dello spararci addosso sempre e comunque, sopratutto quando le cosa vanno male! Dunque, innanzitutto la rivelazione della stagione ACB (Atalanta Bergamasca Calcio) con i suoi giovani terribili. L'affermazione di questa 'filosofia' e dei suoi interpreti è di vitale importanza per il nostro campionato: conferma come sia ancora possibile coltivare la linea giovani ed avere successo (come erà già avvenuto la scorsa stagione a Sassuolo), conferma i bergamaschi come 'pescoso' bacino di giovani talenti da cui club maggiori e nazionale possono attingere e, dulcis in fundu, porteranno (presumibilmente) alla ribalta europea una piazza che merita tale visibilità con tutto ciò che ne consegue. La Juventus. Be che dire sulla Fidanzata d'Italia? Prima nel ranking europeo stagionale, semifinalista di Champions League dopo la sontuosa eliminazione del Barça , finalista di Coppa Italia, si appresta a cucirsi sulla maglie lo storico sesto scudetto 'on te he row'. Cos'altro si può (ahimè...) aggiungere? Non tocco l'argomento 'nuovo brand' perchè esula dalle premesse di questo articolo. Il Napoli Gioca un calcio offensivo spumeggiante, veloce, con repentine verticalizzazioni ma anche con azioni in orizzontale e numerosi cross, spesso gioca di prima. Insomma il condottiero Sarri non solo sta mostrando di saperci fare, eccome, col gioco d'attacco ma ha saputo ovviare alla dipartita prima di Higuain e poi all'infortunio di Milik inventandosi Mertens centravanti e portandolo ad realizzare un numero spropositato di reti in stagione. Il Torino Il merito della società granata è quello di star perseguendo caparbiamente la politica dei giovani da tempo ed i risultati di certo arriveranno. Forse quest'anno il Club in quanto tale non sta ottenendo particolari soddisfazioni ma il progetto si: Belotti è cresciuto in maniera esponenziale scalzando Pellè come centravanti titolare della Nazionale italiana e portandosi ai vertici della classifica dei cannonieri, Zappacosta, Baselli e Belotti continuano nella loro crescita, tanto che l'esterno ex Atalanta è stabilmente nel giro degli Azzurri e in questa stagione è emerso anche il difensore Barreca. La Lazio La società di Lotito merita sempre una menzione di elogio per come il ds Tare sappia sfruttare l'esiguo budget a disposizione: un'oculatissima gestione delle risorse, degli investimenti ed una lungimiranza e valutazione nelle scelte tecniche che rasenta la chiaroveggenza. La coppia Lotito-Tare si è confermata dunque anche in questa stagione nel suo marco di fabbrica: acquisti mirati, scelta azzeccata degli allenatori, lavoro a fari spenti. Altro ennesimo ottimo campionato per questa società di cui troppo poco si parla: insomma come (quasi sempre) Igli Tare non ha sbagliato un colpo in fase di calcio mercato e programmazione. La sorpresa della stagione azzurra? il tecnico Simone Inzaghi che già nelle esperienze nelle giovanili aveva raggiunto risultati lusinghieri. Gli acquilotti romani hanno prenotato già due finali di coppa: una al termine di questo campionato ed una all'inizio del prossimo: TIM Cup e Supercoppa di Lega e sono praticamente già qualificati per l'Europa League 2017-'18! Se non fosse per la cattiva immagine di Lotito potremmo affermare: un modello da seguire e credo proprio che il rapporto budget/risultati sia il primo in Italia se non dell'intero Vecchio Continente. L'Inter Per la squadra meneghina faccio un eccezione alla regola: sebbene le prestazioni sportive siano un po' altalenanti la solidità della proprietà non può che far bene sperare per il futuro. Insomma l'avvento di Suning con la sua forza economica in un futuro prossimo potrebbe far cambiare gli equilibri di forza non solo in Italia ma molti esperti dicono addirittura in Europa, proprio in virtù della disponibilità economica del gruppo di Nanchino. L'ultimo derby della Madonnina ci ha anche mostrato uno spaccato di come potrebbe essere il futuro: se il nostro movimento sarà in grado migliorare qualitativamente potrebbero aprirsi (anche per noi) le porte dei diritti televisivi di un mercato immenso: quello cinese, con benefici per tutti! La Nazionale Dopo la bella figura degli Azzurri ad Euro 2016 e la dipartita di Conte gli scettiti storsero il naso (ed ancora lo fanno) per la scelta di Ventura. Il ct genovese ha però a mio avviso sorpreso cercando un ulteriore svecchiamento, ha ripreso gli stage ed inventato gli stage per emergenti. Come detto Ventura si è mosso addirittura al di là del solco tracciato da Conte: se l'allenatore dei Blues nella sua parentesi Azzurro non guardò in faccia a nessuno incominciando a convocare giocare che ci facevano storcere il naso e che tifosi e stampa ritenevamo improponibili per la Nazionale (salvo poi ricredersi tutti) Ventura credo vado anche oltre! Giovani in ordine sparso Ci sono poi vari profili emergenti in giro per l'Italia: penso a Chiesa e Bernardeschi, penso (all'ex) favola Sassuolo che probabilmente si rifarà la prossima stagione ed a molti altri che ora non mi sovvengono, all'ormai consacrato Donnarumma e Locatelli e moltissimi ora me ne sfuggono! Certo il gap economico con Premier League e La Liga è notevole ma il campo, il dato meramente sportivo, mi pare deponga a nostro favore. Al momento siamo impotenti a reggere il confronto ma con pazienza, lungimiranza e tempo possiamo colmare il gap. Già il fatto che le big storiche della nostra Serie A abbiano incominciato a capire di puntare forte sui giovani italiani la dice lunga! Si sta creando un circolo virtuoso per il quale alle 'piccole' converrà far crescere i giovani in prospettiva del salto di qualità nel club maggiore. Si stanno creando sinergie tra club proprio a questo scopo: pensiamo al rapporto tra Juventus e Sassuolo ma anche a quello nascente tra Atalanta e Inter: l'intera famiglia del patron bergamasco Percassi ha recentemente visitato l'headquarter di Zhang a Nanchino per "discutere di collaborazioni commerciali nel calcio" e non solo, traendone impressioni lusinghiere. Insomma forse per il nostro calcio "il cielo" ritornerà "azzurro sopra a Berlino" come nell'indimenticabile notte del 9 luglio 2006 all'Olympiastadion!