Paura, timore, insicurezza: riecco l'Udinese degli ultimi anni. Una vittoria sul Milan che faceva ben sperare, due sconfitte immeritate con Parma e Inter e poi una sconfitta al "Friuli" con il Brescia ed un pareggio a Verona con l'Hellas, che hanno riconsegnato al pubblico friulano quella squadra senza anima e senza gioco che da quest'anno in molti speravano di non rivedere più. Igor Tudor, l'artefice della salvezza negli ultimi due campionati, sta per trovarsi nella stessa situazione degli allenatori che ha rilevato sulla panchina bianconera: infatti un ulteriore sconfitta con il Bologna domenica fra le mura amiche metterebbe a dura prova la pazienza di Pozzo e del general manager Pierpaolo Marino. C'è bisogno di punti, è vero, ma trasmettere alla squadra paura di perdere adottando moduli di gioco sparagnini rinunciando a giocare, come visto nelle ultime due partite, non è certo un bel segnale per il futuro.

Il 3-5-1-1 utilizzato con Brescia e Verona ha fallito totalmente e solo i miracoli di un grande portiere come Juan Musso hanno evitato al "Bentegodi" quella che sarebbe stata la quarta, e probabilmente meritata, sconfitta consecutiva. L'Udinese ha problemi di realizzazione, ma gli attaccanti vengono utilizzati con il contagocce. Si può considerare scarso un attacco formato da Lasagna, Pussetto, Nestorovski e Okaka? No, ma se l'utilizzo o l'interscambio è limitato, anche i gol saranno limitati. Tudor sta disconoscendo quello che predicava ad inizio campionato, aumentare il numero di gol, infoltendo la squadra di centrocampisti, per lo più fabbri, a discapito di un attacco che può sicuramente essere più pericolo con l'utilizzo di almeno due giocatori.

Domenica al "Friuli" arriva il Bologna, squadra in un buon momento di gioco e risultati e un tuttuno con il loro mister Sinisa Mihaijlovic, impegnato in una partita più importante, ma in grado di trasmettere anche a distanza grinta e determinazione ai propri giocatori. Se l'Udinese dovesse scendere in campo con lo stesso modulo avrebbe vita breve, perchè anche l'atteggiamento sarà quello del contenere, del non prenderle, del paura di perdere, del rintanarsi nella propria metà campo, confidando nelle parate di Musso nella speranza che prima o poi non arrivi il gol dei felsinei. No, non è questa l'Udinese che vogliamo vedere. L'Udinese deve giocare con sicurezza e con tutti quei giocatori che le possano permettere di vincere la partita. Speriamo Tudor non cominci a perdere sicurezza.