Pradè ci ha provato, ad un certo punto sembrava addirittura fatta, tanto che Rodrigo De Paul sul suo profilo Instagram aveva postato una sua foto con la maglia della Fiorentina, rimossa quasi subito, dopo aver illuso i tifosi viola e irritato quelli friulani.
Ma l'offerta per i Pozzo era troppo bassa e nemmeno un'eventuale contropartita tecnica tra Simeoni e Benassi, oltre ai 25 mln cash, non è riuscita a convincere la proprietà bianconera.

Un colpo rimasto in canna per la Fiorentina, un colpo vero proprio per l'Udinese, che lo ha trattenuto ancora un anno. Ma a quale prezzo? Il numero dieci bianconero ha cominciato in ritardo il ritiro, causa la Copa America con la nazionale argentina, ma soprattutto ha cominciato a rilento il suo campionato, con prestazioni poco convincenti e un nervosismo sfociato nella reazione ai danni di Candreva contro l'Inter che gli è costata la lunga squalifica.

Ora De Paul rientra proprio a Firenze, un campo ostico, come il suo pubblico, che a detta di alcuni potrebbe accoglierlo con qualche fischio. L'argentino però, non può e non deve farsi intimorire, ne tanto meno avere riguardo per chi ha mostrato interesse nel volerlo acquistare, dovrà invece dare tutto con la maglia bianconera, dimostrare attaccamento e trascinare la squadra, facendosi perdonare per le tre giornate di assenza e l'inizio di stagione stentato.
Nessuna pressione, sia chiaro, deve solamente dimostrare professionalità, ma soprattutto di valerli quei 35 milioni se vuole fare il salto di qualità e approdare in squadre più blasonate.
Al momento è ancora un giocatore "da Udinese", dove ritagliarsi uno spazio importante o diventare beniamino dei tifosi è alla sua portata, ma per ripercorrere le orme di altri talenti partiti da Udine ne deve fare di strada.