Dov'è De Paul?

Il numero dieci dell'Udinese tra preparazione ritardata, poco minutaggio, squalifiche e l'amaro mal digerito di dover rimanere a Udine ancora un anno quando mentalmente era ormai predisposto per raggiungere nuovi lidi, è stato la vera delusione di questo inizio di stagione. Troppe voci, troppi giudizi affrettati per un giocatore buono ma non di certo fuoriclasse.

Ci aveva abituati a grandi partenze per poi sparire nella parte centrale del campionato, quest'anno però ha preferito non lasciarci dubbi, sparendo fin dalla prima giornata di campionato.

Il motivo? è chiaro, la mancata cessione. Il risultato? un giocatore impalpabile, irritante, incapace di disegnare un lancio che sia uno, un passaggio o solamente un dribbling vincente.

La testa non c'è, è da un'altra parte. Spetta ora al tecnico Tudor e al general manager Pierpaolo Marino rimettere ordine nella cabeza di Rodrigo De Paul perché al momento è solo un danno per la squadra, una palla al piede e questo l'Udinese non può permetterselo dopo l'ennesimo inizio di stagione a dir poco stentato. Si è vero, l'Udinese perde solo di misura, incassando pochi gol ma è evidente come il problema maggiore, evidenziato dallo stesso tecnico croato, sia la difficoltà di creare azioni offensive, ma soprattutto di realizzare gol. Anche senza il numero dieci, l'Udinese può disporre di buone soluzioni in attacco, si tratta solo di osare un po di più, di avere maggior coraggio, potendo anche fare a meno della mezzala più importante.

Poi, che sia a gennaio o a fine campionato la mi porti pure un De Paul a Firenze.