La scelta del Milan e di Gattuso di non considerarlo incedibile fa presupporre una svolta tattica imminente e condivisibile.
Giocare con i tre davanti in futuro non dovrà essere un dogma, anche considerata la scarsa efficacia realizzativa palesata la scorsa stagione, ma una possibilità.

Sacrificare l'esterno d'attacco consentirebbe in un sol colpo di rastrellare soldoni utili a contribuire all'acquisto di un attaccante di prima fascia ed allo stesso tempo di liberare Calhanoglu, il vero e forse unico fuoriclasse in rosa, dalla fascia sinistra, consentendogli di svariare dietro due punte in un auspicabile schieramento 4-3-1-2.
Intorno al fantasista turco, si sa, si dovrà costruire il Milan del futuro e poterlo alleggerire da ragnatele tattiche di posizione contribuirebbe senz'altro a valorizzarlo.
Gattuso, lo sappiamo, stima molto Suso, ma sa altrettanto bene che giocare con la spagnolo largo a destra aveva nel tempo reso prevedibile la manovra d'attacco dei rossoneri. Tanto e vero che spesso i risultati della squadra dipendevano molto, forse troppo, dallo spazio più o meno concessogli dalle squadre avversarie. La ricerca di nuove soluzioni tattiche presuppone anche scelte drastiche ed in apparenza impopolari.

Gattuso ha dimostrato equilibrio e sagacia tattica, i tifosi del Milan devono fidarsi di lui.