L'estate non è ancora iniziata solo per il calendario. Le temperature dicono che siamo a luglio inoltrato e molti creduloni hanno ritenuto di adottare un tormentone adatto alla stagione. Scelgo questo: "Gerry Cardinale non ha un soldo".
Badate bene, non viene canticchiato soltanto dall'enorme schiera di esperti di finanza della platea social ma anche da illustri esponenti dell'informazione sportiva: in breve tempo ha soppiantato "Lo scudetto regalato", motivetto troppo malinconico e che per di più non ha impedito ai milanisti di celebrarsi con un tormentone fatto in casa inaugurato mesi addietro.

Ok... scherzavo! L'argomento è serio e va approfondito avvalendoci dell'umile e disinteressata collaborazione degli esperti presenti in VxL, delle utili informazioni e delle indicazioni provenienti dai loro articoli che, senza sfoggio di sapienza o ambizione di preveggenza, dimostrano come si possa andare oltre la precisa analisi del passaggio di proprietà del Milan, comprenderne i significati e trarne vere proiezioni sugli effetti futuri. Anche in ambito di risultati sportivi.
E affrontiamolo questo argomento: Gerry Cardinale non ha un soldo. E' vero... possiede un patrimonio personale costituito da un misero miliardo di dollari (almeno si trattasse di euro!). Deve per forza aver comprato il Milan con soldi non suoi, ricorrendo a prestiti di varia natura e esponendosi al rischio di una Elliot-bis qualora non riuscisse a sostenerli.
Se queste son le premesse...
Se queste fossero le premesse!

Gerry Cardinale non ha acquistato il Milan con fondi propri. Anzi, non ha proprio acquistato il Milan.
Redbird ha acquistato il Milan! Un Fondo di investimento finanziario che è subentrato ad un altro che ha chiuso il proprio ciclo con una plusvalenza tale da fare felici i propri investitori. Già, perchè anche il Fondo Elliott non usa altro che i danari degli investitori che aderiscono a un'impresa finanziaria; e indagare sul patrimonio personale dei Singer può aggiungere prestigio e attrattività, ma non riguarda direttamente la natura o l'esito di scelte d'investimento.
Rimangono i dubbi sulla possibilità di lucro su una società di calcio, notoriamente in grado solo di produrre perdite, ancor più marcate quando si ambisca a risultati di prestigio. La mia ipotesi è che lo stimolo maggiore alle iniziative d'investimento venga dato dalla situazione di arretratezza in cui versiamo. Infrastrutture inesistenti o inadeguate, organismi gestionali prodotti da una selezione politica ma incapaci, nolenti o, peggio, inconsapevoli rispetto alle potenzialità di quella che potremmo considerare come una vera e propria industria dell'intrattenimento che negli USA ha la sua patria e di lì muove alla conquista di terre rimaste vergini.
Ciò sembra rispondere anche a una frequente domanda: perché gli americani?

Gerry Cardinale non ha acquistato il Milan, lo hanno fatto gli investitori con l'intenzione di ricavarsi profitto occupando sin da adesso i posti chiave dell'industria del futuro.
Quando parliamo di conti e di spese per la campagna acquisti possiamo essere ottimisti o pessimisti, ma non facciamolo dipendere dal conto in banca del povero Gerry. Cerchiamo, d'ora in poi, di conoscere le vere poste in palio e dove si sta svolgendo la vera competizione perchè solo da lì può giungere una spiegazione.
Comunque, in attesa dello sviluppo degli eventi, prendo dal frigo il Campxxx soda e l'aranciata amara per prepararmi un bel rinfresco: mi bevo un Cardinale.
Salute e Forza Milan!