Dopo una lunga assenza, poco tempo fa, son tornato a scrivere sul blog. Ho parlato, da tifoso rossonero, della mia soddisfazione per l'atteggiamento e l'impegno con cui la squadra ha affrontato la ripresa del campionato dopo la sospensione dovuta alle misure di contrasto alla pandemia. Era (e ancora è) presto per dire che il Milan avesse svoltato e messo in atto l'inversione di tendenza tanto attesa da tutti i tifosi ma, per quanto mi riguarda, intravedevo nell'unità di intenti tra dirigenza sportiva, allenatore e calciatori un messaggio rivolto alla stessa Società AC Milan, alla stessa Proprietà: "Noi ci stiamo seriamente provando, ma anche voi siate da Milan". Quell'impegno, tradotto in risultati, in bel gioco, in recupero di considerazione per alcuni giocatori e per il tecnico Pioli, ha convinto Elliott a tornare sui suoi passi da un futuro già scritto in tedesco.

Oggi, il titolo della mia pagina è Siete da Milan, a riconoscimento del merito di ogni componente societaria nell'aver lavorato per riportare un minimo di entusiasmo in una piazza logorata da anni di delusioni: il merito di chi ha voluto fare passi in avanti e di chi ha accettato di fare passi indietro. I passi in avanti di Maldini che ha scelto di restare a combattere per il Nostro Milan pur nelle condizioni più sfavorevoli di una Proprietà che ti vuole come uomo-simbolo ma ti scavalca riguardo ogni provvedimento esecutivo e ti espone al pubblico ludibrio delle parti più becere presenti in ogni tifoseria ma che, quando mostrano i nostri colori, mi provocano ribrezzo e senso di vergogna per la comune (?) appartenenza. Ma c'è un merito anche nel saper fare passi indietro, nel cancellare l'idea di un'azienda sportiva che disponga le emozioni in una scala graduata e nella posizione suggerita dai parametri di fattibilità economica. Ma la fattibilità non è mai solo economica! Soprattutto se quell'azienda porta con sé il nome e la storia del Milan!

Il Milan ne ha viste e passate tante e passerà anche questa sorta di interregno finanziario. Nel frattempo voglio godermi questo momento umile ma positivo che ci vede presenti sul mercato con persone capaci e convincenti. La squadra non è completa e la rotazione della rosa non è ancora garantita ma già si intravede un centrocampo adattabile sia al 4-2-3-1 caro a Pioli e rimpinguato dal ritorno di Bakayoko, sia un centrocampo a tre con l'innesto di un cursore centrale (Tonali). L'attacco, a sua volta, potrà continuare a usufruire del centro-boa per liberare alla conclusione Rebic, Leao e il ritrovato Chalanoglu (e chissà... Paqueta!). In alternativa (spero che l'acquisto trovi conferma) toccherà a un fantasista, Brahim Diaz, innescare gli attaccanti di turno. Qualora si individuasse un sostituto che possa far rifiatare Hernandez, un laterale difensivo a destra e un centrale (similcopia Milenkovic) azzarderei a dichiararmi felice e fiducioso di vincere il campionato. Ma è già bello anche solo aver ripreso a sognare!