Agognata e attesa dai tifosi per anni, alla fine la moviola in campo è arrivata, ma non ha prodotto quel salto di qualità per quanto riguardo il comportamento in campo degli arbitri, le scelte controverse continuano ad essere sfornate da quest'ultimi nonostante abbiamo a disposizione dei mezzi tecnici che dovrebbero aiutarli in maniera decisiva a non commettere errori arbitrali. Doti atletiche e prontezza nei riflessi sono le armi principali che ha a disposizione un arbitro per effettuare una buona direzione di gara, un direttore di gara che non riesce a seguire da vicino lo svolgersi delle azioni di gioco sarà sempre un arbitro propenso a prendere degli abbagli  anche senza farlo di proposito. 
Le doti prima accennate erano fondamentali per la formazione di un arbitro di qualità prima dell'introduzione del VAR, il supporto della moviola in campo invece va a compensare alcune differenze nelle capacità psicofisiche dei direttori di gara. Venute meno come importanza nella direzione di una partita di Calcio di alcune doti naturali a disposizione degli arbitri si potrebbe a questo punto completare la riforma intervenuta con l'adozione del VAR adottando il sorteggio integrale per quanto riguarda la scelta degli arbitri da mandare a dirigere le partite ufficiali di Calcio.
Chi ha voluto dare il contentino ai tifosi permettendo agli arbitri di servirsi di mezzi audiovisivi come aiuto nel dirigere una partita di Calcio non deve aver fatto bene i propri conti, il VAR con la vecchia figura del designatore degli arbitri che decide di persona quali arbitri devono dirigere gli incontri di Calcio è una formula che non funziona e i fatti lo stanno dimostrando, le scelte politiche degli arbitri mal si conciliano con uno strumento come il VAR che sottolinea in maniera imparziale le storture che possono avvenire in un incontro di pallone a livello professionistico, purtroppo la realtà ci dice che certi arbitri continuano a subire certe sudditanze arrivando a mettere in dubbio l'utilità di uno strumento come il VAR.
L'introduzione del VAR è una riforma zoppa che va completata con l'adozione del sorteggio integrale degli arbitri, non dovendo più rispondere più ad un designatore fisico, il quale occupa quel posto nella maggior parte dei casi per scelte politiche e non perchè ad esempio vinca un concorso pubblico creato ad hoc per nominarlo ma al caso un direttore di gara non avrà più bisogno di compiacere qualcuno, ma dovrà contare solo sulle sue capacità per arrivare a diventare un arbitro internazionale che è poi il traguardo massimo che si pone chi intraprende la carriera di arbitro.
Sorteggio integrale e VAR formeranno quella classe arbitrale di cui ha bisogno il Calcio in un'epoca in cui ogni aspetto delle partite passa sotto la rete d'ingrandimento delle immagini televisive, avere di fatto la moviola in campo e vedere decisioni arbitrali controverse, se non addirittura manipolatrici in stile pre VAR, non è più accettabile, ne va della credibilità del mondo del pallone professionistico.