Se questa emergenza dovuta al Coronavirus fosse capitata trent'anni fa con un Calcio meno "stressato" dal punto di vista economico, si sarebbe assistito ad una gestione di questa pandemia da parte del mondo del pallone più decorosa, avendo invece venduto l'anima alle tv  e agli sponsor, si è finito per affrontare questa crisi nella parte dei "servi" sull'orlo di una crisi di nervi. In definitiva si vuole ripartire a tutti costi per eliminare qualsiasi contenzioso con le pay-tv relativo al versamento dell'ultima rata dei diritti televisivi di quest'anno e per non dare a quest'ultime un appiglio per chiedere da parte loro un forte sconto sulla prossima stagione... A quanto si è visto, in nome di questa esigenza alimentare tutti i problemi che comporta questa ripartenza del Campionati vengono considerati perfettamente gestibili dalle teste d'uovo che governano il Calcio, ogni tanto spunta qualche parere contrario, ma queste voci provengono sempre da personaggi che hanno qualche interesse a vedere la stagione agonistica chiusa al 26 giornata del torneo che assegna lo Scudetto.
Giocare le restanti dodici giornate di Campionatoi in tempi ristretti e in piena estate comporta dei problemi di difficile valutazione non esistendo dei precedenti in materia, molti presumono che si andrà incontro ad un tasso di infortuni superiore alla media i quali finiranno per incidere  sul rendimento dei giocatori nella prossima stagione.

Ma i problemi di questa ripartenza non si fermano solo al logorio eccessivo a cui verranno sottoposti i calciatori costretti a scendere in campo ogni tre giorni, dovendo ogni squadra affrontarne altre undici per finire il Campionato, le possibilità di contagio sono molto maggiori di quelle che si avrebbero se si optasse per una soluzione di ripiego come Play-off e play- out, ma questa formula è sgradita a molti presidenti che potrebbero veder sfumare le posizioni conquistate in classifica prima della forzata interruzione dovuta alla pandemia.
Poi esiste un problema di gradimento da parte dei tifosi, farebbero carte false per assistere a un'orgia di partite date solo in televisione, in tempi ristretti e molte delle quali saranno giocate per onor di firma?
Tutti questi problemi potrebbero essere ridotti nella loro portata guardando la classifica attuale di Serie A e comportandosi di conseguenza, di fatto abbiamo un gruppo di cinque squadre da cui possono uscire le quattro che possono andare in Champions, più staccate da queste vi è un gruppo che può lottare fino all'ultimo per i posti in Europa League ed infine vi è un bel  numero di formazioni non ancora sicure di poter rimanere in Serie A.
Dal momento che stiamo vivendo una situazione fuori dall'ordinario e si ventila da più parti che se sarà necessario non sarà proibito a priori   apportare delle modifiche in corsa in virtù se questa  opzione sarà fattibile, si potrebbe suddividere il Campionato in gruppi di cinque squadre che perseguiranno obiettivi differenti.
 Juventus, Lazio,Inter, Atalanta e Roma giocherrebbero tra di loro in partite di andata e ritorno lo Scudetto e i posti in Champions; Napoli, Verona, Milan, Parma e Bologna si giocherebbero alla stessa maniera l'accesso all'Europa League, le restanti squadre verranno divise in due gironi di cinque squadre e si giocheranno la salvezza, questi due raggruppamenti verranno formati per estrazioni partendo dal basso, il Brescia finirà in un girone la Spal nell'altro, le due squadre che stanno sopra queste due per estrazione verranno destinate una da una parte e la seconda dall'altra, si procederà in questo modo fino a che tutti i posti verranno assegnati.
In questi quattro gironcini non si partirà da zero ma dai punti ottenuti in Campionato prima dell'interruzione, le due ultime classificate dei mini tornei per la salvezza finiranno subito in B, la terza a scendere nella serie cadetta uscirà dallo scontro diretto  tra le due penultime dei girocini dedicati a designare chi resterà in serie A. In una formula di questo tipo non vengono giocate 12 partite ma solo otto, ogni squadra si confronterà con solo quattro squadre invece che le undici che comporta la ripresa del Campionato tout court, risulta evidente che le possibilità di contagio diventerebbero minori.
In una prospettiva di questo tipo si potrebbero offrire alle pay-tv un numero maggiore di partite di cartello andando a compensare lo svantaggio di dover giocare in un periodo in cui per via della stagione calda gli ascolti televisivi subiscono un calo fisiologico. Se si vuole tornare a giocare a tutti i costi per non dover subire delle decurtazioni degli introiti televisivi offrire invece di dodici giornate di Campionato piene di partite insipide una lotta per lo Scudetto dove ci sarebbero di nuovo due scontri diretti tra Juventus e Lazio o ancora un doppio confronto tra la Vecchia Signora e la Beneamata, più che una triste necessità sarebbe un'opportunità irripetibile.