IL NAPOLI NEL SEGNO DELLE 2500 - Poche ore separano Sampdoria e Napoli dal calcio d'inizio di una sfida dalle mille sfumature e Gattuso ed i suoi si trovano a dover sapientemente preparare una partita ostica e delicata, per quanto, giunti ormai alle battute d'arresto della stagione 2020/2021, non ci sia incontro che non possa non definirsi "delicato".

Eppure c'è qualcosa che va oltre la mera tattica, il mercato, le dichiarazioni, i risultati e il fatturato. C'è qualcosa che annulla qualsiasi preoccupazione e dinnanzi alla quale tutto perde di significato e che nulla può fermare: il tempo. Quell'ineluttabile fattore che incede senza curarsi di ciò che accade intorno a sé è la penna che scrive pagine e pagine di storia e, anche quando di cose da raccontare non ce ne saranno più, continuerà ad avanzare inesorabile. Se, solo per un attimo, ci girassimo indietro e dimenticassimo di guardare quel bianco foglio che è il futuro, ci accorgeremmo di quanto inchiostro il tempo ha gettato alle nostre spalle. Il Napoli spegne la candelina delle 2500 presenze in Serie A e, dalla storica fondazione del club nel 1926, ne è passata di acqua sotto i ponti. Una giornata da incorniciare indipendentemente dal risultato finale di Sampdoria-Napoli.

PRECEDENTI E... PRESIDENTI! - Per quanto i pronostici raccontino di un Napoli fortemente favorito (e indubbiamente caricato dalle ambizioni europee tutt'altro che sparite) e per quanto i precedenti raccontino di una Samp mai impeccabile contro gli azzurri (9 sconfitte ed una sola vittoria), i blucerchiati sono ben attrezzati e qualitativamente dotati per affrontare i partenopei e dare vita ad una gara ricca di spettacolo. 

Spettacolo che, stranamente, è spesso garantito dalle figure paternalistiche e sempre (con poco gradimento da parte delle tifoserie) presenti dei due patron: Ferrero e De Laurentiis. Loro, che di cinema ci vivono, danno spesso vita a divertenti siparietti e gaffe televisive che, se da un lato strappano un sorriso agli appassionati, dall'altro non possono non essere attenzionate in vista di una gara che, oltre i ventidue interpreti, vedrà incrociarsi anche i due simpatici presidenti. 

FABIO QUAGLIARELLA... QUANDO GLI EUROGOAL DIVENTANO UN ABITUDINE - E poi c'è lui, Fabio Quagliarella. Lui, che con i suoi 38 anni e lustri di esperienza in Serie A, non può rimanere indifferente a Samp-Napoli. Lui, che all'ombra del Vesuvio ci ha lasciato il cuore. Lui, che un nuovo amore l'ha trovato nell'immenso affetto dei tifosi blucerchiati. Lui, che con sorriso malinconico guarda una Serie A non ancora pronta a dire addio alle sue giocate da fuoriclasse. 

Una delle ultime è proprio un tiro al volo incastrato nell'angolo alle spalle di Alex Meret il 3 febbraio 2020 in un Sampdoria-Napoli infuocato e che si sarebbe chiuso sul 2-4 in favore dei partenopei. Indimenticabile è, poi, il tacco volante con cui Quagliarella beffò Ospina e ammutolì avversari e compagni, dimostrando, ancora una volta, che il tempo è amico dei grandi campioni.

Chi ha detto che, superati i trenta, i calciatori sono da buttare?
Evidentemente non hanno mai visto giocare Fabio Quagliarella!