"Quando tutto ti va male, prendi un pallone e incomincia a palleggiare" Ronaldinho 

Esistono calciatori che riescono ad unire l'utile al dilettevole. Giocatori tecnici, estrosi, fantasiosi, istrionici, che seducono lo spettatore quando fanno numeri pazzeschi con il pallone tra i piedi. E incantano. Ti fanno divertire, ti regalano un sorriso, ti danno gioia, spensieratezza, come quando da bambini si restava ammaliati di fronte alla giocata spettacolare di un grande campione. Questi diventano leggende se alle giocate "virtuose" riescono ad unire praticità, concretezza, gol e assist. 

Il calciatore in questione di cui scriverò é una autentica leggenda brasiliana, che grazie al suo infinito talento, alla sua immensa classe, al suo infinito amore per il calcio, il suo spirito fanciullesco, il suo sorriso e la gioia che trasmetteva quando giocava a calcio, è entrato nell'Olimpo dei grandi del calcio. E vi resterà per sempre.

RONALDINHO, IL SORRISO DEL CALCIO. LEGGENDA PER SEMPRE 

Ronaldinho de Assis Moreira, meglio noto come Ronaldinho, nasce a Porto Alegre il 21 marzo del 1980. E' stato un fuoriclasse brasiliano di ruolo attaccante, seconda punta, ala sinistra o fantasista. Amava il calcio. Anche quando si giocavano match importanti in competizioni prestigiose, lui era spensierato, allegro, sorrideva sempre, si divertiva a giocare a calcio e divertiva il pubblico, poiché questa sua gioia nel giocare a calcio, nel dare spettacolo con quel pallone tra i piedi, con il suo atteggiamento, il suo spirito, veniva trasmesso anche al pubblico che ne ammirava le gesta. La sua gioia si trasmetteva agli altri ed era come un vortice che entrava nel circuito emozionale degli spettatori. Regalava gioia in campo.

Ronaldinho è stato uno dei calciatori più forti della storia del calcio. Calciava egregiamente di sinistro ma anche di destro, era dotato di un dribbling "ubriacante", di una tecnica sublime ed eccelsa, ed era bravo nei calci piazziati. Un vero "gioiello" per gli esteti del calcio. Se ti piace il calcio, allora ti piace Ronaldinho.

Come tutti i geni, Ronaldinho é stato anche avvezzo a sregolatezze e bizzarrie, che non sono mancate nel corso della sua carriera. Durante il suo trasferimento al Psg dal Gremio, il club francese annunciò l'acquisto di Ronaldinho senza l'autorizzazione del Gremio. Ci fu una disputa che coinvolse sia i tribunali brasiliani che la stessa FIFA. Ronaldinho firmò con il Psg nel maggio del 2001 ma solo ad agosto dello stesso anno la Fifa autorizzò un tesseramento provvisorio di Ronaldinho con il Psg, in attesa del transfer della federazione brasiliana che arrivò poco dopo. Il Psg dovette pagare anche una multa di 6,4 mln di euro come risarcimento al Gremio, club nel quale è iniziata la carriera calcistica di Ronaldinho sia a livello giovanile che professionistico. Prima di dedicarsi al calcio, Ronaldinho giocava a Futsal e Beach soccer.

Il suo primo contratto professionistico Ronaldinho lo firmò con il Gremio nel febbraio del 1997 con la squadra B. Nel febbraio del 1998 passa alla prima squadra del Gremio. Con il Gremio dal 1998 fino al 2001 disputò 44 presenze in campionato condite da 21 reti.  Con il Psg invece dal 2001 al 2003 in Ligue 1 disputerà 55 partite mettendo a segno 17 reti.

La definitiva consacrazione arriverà nel 2003, con il suo trasferimento dal Paris Saint Germain al Barcellona per 30 milioni di euro. Fu preso dal Barcellona in risposta al colpo del Real Madrid, che prese David Beckham dal Manchester United soffiandolo proprio al club blaugrana. Giocò nel Barcellona dal 2003 al 2008 e vinse 2 campionati spagnoli, 2 supercoppe di spagna e 1 Champions League. A livello individuale vinse 2 FIFA WORLD PLAYER, nel 2004 e nel 2005, e 1 PALLONE D'ORO nel 2005, tra i tanti riconoscimenti personali che ricevette.

Il 15 luglio del 2008 passa al Milan per 21 mln più 4 di bonus in caso di qualificazione in Champions League. Fu un evento storico per il calcio rossonero e italiano. Venne presentato in diretta televisiva allo stadio San Siro davanti a circa 40.000 persone. Il suo primo gol con la maglia del Milan lo segnò nel derby di campionato contro l'Inter di testa su assist di Kakà, suo connazionale e compagno di squadra, il 28 settembre del 2008. La prima stagione in campionato con la maglia rossonera realizza 10 reti in 36 presenze. Vince il premio Golden Foot nel 2009 e viene premiato dalla rivista World Soccer come miglior giocatore del decennio 2000-2009 precedendo Lionel Messi Cristiano Ronaldo.

Nel 2009/2010 lascia il segno con la maglia del Milan risultando il miglior marcatore del Milan a pari merito di Marco Borriello in campionato con 15 gol e 17 assist totali, di cui 16 assist realizzati nel campionato italiano.

La stagione 2010/2011 con Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan le cose non vanno per il meglio. Non è un titolare di quel Milan e disputerà solo 16 presenze condite da 1 rete. Così, nel gennaio del 2011 lascia il Milan e torna a giocare in patria con la maglia del Flamengo e viene denominato capitano della squadra carioca, i cui colori sociali sono il rosso e il nero, proprio come quelli del Milan.

Con il Flamengo vince il campionato carioca nel 2011. L'anno successivo, a causa di stipendi non pagati a Ronaldinho, il 31 maggio del 2012, rescinde il contratto con il Flamengo e fa causa al club chiedendo circa 16 mln di euro di arretrati al club. Complessivamente con il Flamengo in un anno e 5 mesi disputerà  72 partite e 28 reti.

Il 4 giugno del 2012 firma con l'Atletico Mineiro e resta nel club brasiliano fino al 2014. Con l'Atletico Mineiro vince 1 campionato Mineiro, 1 coppa libertadores e 1 recopa sudamericana. La coppa libertadores è la prima volta che viene vinta dall'Atletico Mineiro e Ronaldinho ha contribuito in maniera importante realizzando nella competizione 4 reti e 8 assist. 

Il 30 luglio del 2014 rescinde il contratto con l'Atletico Mineiro e il 5 settembre del 2014 va a giocare in Messico, nel Querétaro. Qui l'esperienza non è delle migliori. Ronaldinho viene accusato di vari ritardi durante gli allenamenti e la stampa del luogo lo accusa di scarsa professionalità. Il 20 giugno del 2015 rescinde il contratto con il club messicano. Complessivamente con il Querétaro ha disputato 18 partite condite da 3 gol e 3 assist.

L'11 luglio del 2015 firma un contratto con la Fluminense e torna a giocare in Brasile. Qui Ronaldinho é fuori condizioni, gioca solo 7 match senza fare gol e senza fare assist e il 29 settembre del 2015 rescinde il contratto con il club brasiliano.

Non riuscirà a trovare altri club che gli offrano un ingaggio. Resta svincolato per diverso tempo, gioca solo partite di esibizione e beneficenza fino a quando il 16 gennaio del 2018 annuncia il ritiro dal calcio giocato. Il calcio perde uno dei suoi sorrisi più luminosi. Ronaldinho appende le scarpe al chiodo.

Con la nazionale brasiliana Ronaldinho é stato uno dei pochi calciatori verdeoro ad aver giocato ed essere sceso in campo con tutte le selezioni carioca, ovvero Under 15, Under 17, Under 20, Under 23/nazionale olimpica e selezione maggiore. Con la nazionale brasiliana ha vinto un campionato mondiale under 17 e con la nazionale maggiore verdeoro 1 coppa america, 1 campionato mondiale e 1 confederation cup.

Ronaldinho é stato un immenso calciatore. Ha dato lustro al gioco del calcio e lo ha deliziato con la sua infinita classe e illuminato con il suo grande sorriso. Ronaldinho, il sorriso del calcio. Leggenda per sempre.

BREVI CENNI BIOGRAFICI DI RONALDINHO

NOME: RONALDO DE ASSIS MOREIRA

LUOGO E DATA DI NASCITA: PORTO ALEGRE (BRASILE) 21 MARZO 1980

RUOLO: TREQUARTISTA, ATTACCANTE ESTERNO, SECONDA PUNTA, ALA SINISTRA 

CARATTERISTICHE TECNICHE: CALCIATORE COMPLETO E IN POSSESSO DI UNA TECNICA STRAORDINARIA E INCREDIBILE. IN ASSOLUTO È STATO UNO DEI MIGLIORI GIOCATORI DI SEMPRE. ECCELLEVA NEL DRIBBLING, SIA NEGLI SPAZI LARGHI CHE IN QUELLI STRETTI. UNO DEI SUOI DRIBBLING PIÙ FAMOSI ERA DETTO 'L' ELASTICO', PROPRIO PERCHÉ DAVA QUELL'EFFETTO CHE SEMBRAVA UN ELASTICO CHE FA AVANTI E INDIETRO. COSÌ COME IL 'NO LOOK', UN' ALTRA SUA GIOCATA, OVVERO PASSARE LA PALLA SENZA GUARDARLA DA UNA PARTE MENTRE LO SGUARDO ERA NELLA PARTE OPPOSTA. ECCELLEVA NELLA FINALIZZAZIONE E NEI CALCI PIAZZATI. SIA RIGORI CHE PUNIZIONI. DIFATTI HA SEGNATO 66 GOL SU PUNIZIONE. OTTIMO GOLEADOR E ASSIST-MAN. GIOCAVA CON ENTRAMBI I PIEDI.

SQUADRE IN CUI HA MILITATO: GREMIO, PSG, BARCELLONA, MILAN, FLAMENGO, ATLETICO MINEIRO, QUERETARO, FLUMINENSE

TROFEI VINTI:

CON IL GREMIO: 1 CAMPIONATO GAUCHO, 1 COPA SUL MINAS.

CON IL BARCELLONA: 2 CAMPIONATI SPAGNOLI, 2 SUPERCOPPE DI SPAGNA E 1 CHAMPIONS LEAGUE. 

CON IL FLAMENGO: 1 CAMPIONATO CARIOCA.

CON L'ATLETICO MINEIRO: 1 CAMPIONATO MINEIRO, 1 COPPA LIBERTADORES E 1 RECOPA SUDAMERICANA 

CON IL BRASILE UNDER 17: 1 MONDIALE UNDER 17

CON IL BRASILE: 1 COPPA AMERICA, 1 CAMPIONATO DEL MONDO, 1 CONFEDERATION CUP 

"Quando darò l'addio al calcio, piangerò per il resto dei miei giorni. Quando morirò non seppellitemi in un cimitero o in un altro luogo. Fatemi una tomba accanto a uno stadio, assicuratevi che nella mia tomba ci sia anche un pallone. Perché il calcio è la mia vita". Ronaldinho