"Senza ombra di dubbio è il Milan il club più grande in cui abbia mai giocato. Nel mondo tutti lo conoscono, ha una storia incredibilmente vincente. Si respirava un'aria di grandezza assoluta e la percepivi da tutti quei campioni di fama internazionale che affollavano il campo di allenamento, qualcosa di veramente geniale"

-Zlatan Ibrahimovic 

Questo è il racconto dell'addio di Zlatan Ibrahimovic al calcio nell'ultima partita che lo ha visto in veste di calciatore professionista anche se non scese in campo perché infortunato. BUONA LETTURA 

Milan- Verona 3-1 -47' Giroud (R, Mil), 72' Faraoni (Ver), 85' Leao (Mil), 92' Leao (Mil) - 4/6/23

Formazione Milan: 4-2-3-1- Maignan (89' Mirante); Calabria (84' Florenzi), Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic (71'Pobega); Messias (84' Saelemaekers), Brahim Diaz (71'De Ketelaere), Leao; Giroud. Coach: Pioli 

È calato il sipario sulla stagione 2022-2023 di Serie A per il Milan

Ed è calato il sipario anche su una carriera strepitosaquella di Zlatan "Ibra"-Ibrahimovic, che, come su suol dire, ha appeso gli scarpini al chiodo e ha dato l'addio al calcio giocato. Ha finito con il calcio ma non con il Milan. Così ha fatto intendere lo svedese.

Zlatan Ibrahimovicclasse 1981si ritira dal calcio giocato a 41 anni dopo una carriera strepitosa. È stato una icona del calcio mondiale. Una leggenda di questo sport. Iconico soprattutto per i millenial rossoneri di questa generazione ma per tutti i tifosi del Milan di qualunque età. Ibra è l'immagine vincente del Milan per i millenial, quelli nati dal 2000 in poi. C'era durante lo scudetto vinto con Massimiliano Allegri in panchina nel 2010-2011, compresa la Supercoppa Italiana vinta contro l'Inter nel 2011, e c'era ed è stato fondamentale per lo scudetto vinto con Stefano Pioli in panchina nel 2021-2022, per quello che è stato lo scudetto più bello della storia del Milan, quello numero 19. Nel bel mezzo c'è stata anche una Supercoppa italiana vinta nel 2016 con Montella in panchina contro la Juventus ma Ibra non c'era in questo caso.

Attaccante determinanteè stato paragonato a Van Basten spesso nel corso della sua carriera. Considerato uno degli attaccanti più forti della sua generazione e in generale della storia del calcio. Era particolarmente dotato nel gioco acrobatico avendo praticato da giovane l'arte marziale del taekwondo di cui è cintura nera. Giocava con entrambi i piedi, tecnica eccellente, resistenza fisica notevole, lunghe leve che gli permettevano di essere predominante nella protezione della palla, era dotato di un tiro potente e preciso. Grandissimo goleador, leader assoluto e carismatico, eccelleva nel dribbling e nello spazio. Nel corso della sua carriera ha giocato prima punta e seconda punta.

Zlatan Ibrahimovic ha segnato 156 gol in SerieA; dal suo esordio nel massimo campionato nel 2004/05 è il giocatore straniero ad aver realizzato più reti nella competizione fino ad oggi. Ed è anche il calciatore più anziano ad aver segnato un gol in Serie A, a 41 anni e 166 giorni ha segnato su rigore contro l'Udinese proprio in questa stagione 2022-2023 per quella che è stata l'unica sua rete in questa stagione.

Gli infortuni lo hanno tormentato in questa stagione 2022-2023, in particolare quelli al ginocchio ma per la mentalità che ha portato nello spogliatoio e per la crescita dei più giovani è stato determinante. Gli effetti benevoli che Ibrahimovic ha avuto sulla squadra e sui giovani rossoneri ne influenzeranno la carriera sportiva negli anni a venire. Sarà un qualcosa che marchierà per sempre negli anni a venire i vari Tonali (che si è macchiato la carriera nello scandalo calcioscommesse che coinvolse lui e altri calciatori)Leao e così via. Gente che è migliorata perché ha avuto al proprio fianco negli allenamenti uno come Ibra dal quale hanno appreso molto e possono avere imparato altrettanto. 

Uno come Ibra ti obbliga a migliorare e ti fa avere la giusta mentalità da vincenteIbra ha una mentalità da Milano come direbbe lo stesso Ibraè il Milan che ha una mentalità da Ibra.

È stato doveroso lodarlo e tributargli l'ultimo saluto. San Siro ha visto iniziare e finire molte icone di questo sport, citarli tutti è impossibile, posso pensare a Roberto Baggio che con la maglia del Brescia chiuse la sua carriera il 16 maggio del 2004, ma anche il leggendario capitan Franz, Franco Baresi che con Mauro Tassotti giocò l'ultima partita da calciatore il primo giugno 1997 in un Milan- Cagliari perso per 1 a 0. Ora a questa hall of fame si aggiunge anche Ibra che il 4/06/2003, pur senza giocare ha dato l'addio al calcio giocato. L'ultima partita l'ha giocata a marzo contro l'Udinese dove segnò su rigore ad Udine.

Ibra nella conferenza stampa di addio dopo la partita ha dichiarato:  -Quando ho decisoHo detto basta negli ultimi 10 giornil'ho accettatoanche il non poter finire in campo" -"Non ho detto a nessuno che lasciavo il calcio.

Alla società ho detto che dovevamo fare una cosa per l'ultima partita,

 ma non sapevano del ritiroÈ la mia ultima giornata da professionista

Ringrazio il Milan".

Il Milan ha avuto spesso dei grandi rientri come Shevchenko, Kakà, ma l'impatto che ha avuto Ibra nella sua seconda venuta al Milan non l'ha

 avuto nessuno.

Lui ha lasciato un Milan con una proprietà, la Fininvest di Silvio Berlusconi, ed è rientrato dopo che il Milan subì un umiliante 5 a 0 contro l'Atalanta con una squadra allo sbando e una proprietà nuova, il Fondo Elliott. E lascia il Milan dopo aver riportato una scudetto in casa rossonera dopo 11 anni. E con un'altra proprietà al timone del club, Red Bird, altra proprietà americana che ha rilevato il Milan dal fondo statunitense Red Bird per circa 1.2 mld di euro. In campol'ultima partita giocata da calciatore è nello stadio dell'Udinese dove ha segnato il suo ultimo gol in carriera, su rigore, in un match che ha visto i friulani vincere per 3 a 1 il 18 marzo del 2023.

Nato a Malmo il 3 ottobre del 1981, alto 1.95 cm per 95 kg circa, anche se lui una volta ha dichiarato, mentre era in attività, di pesare 100 kg ma solo 8% di massa grassa, nel corso della sua carriera da professionista ha giocato con Malmo FF, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Psg, Manchester United, Los Angeles Galaxy e il 2 gennaio del 2020 fa ritorno al Milan dove chiuderà la sua carriera da calciatore nella stagione 2022-2023. 

Ibrahimovic ha dichiarato: 

"Sarò milanista per semprevoglio dire ciao al calcio ma non a voi. Forza Milan, arrivederci " riferendosi al popolo rossonero. Con il Milan complessivamente ha giocato 163 partite con 93 gol all'attivo in rossonero. Con i club complessivamente ha giocato 866 partite con 511 gol all'attivo. Con la Svezia ha accumulato 122 presenze con 62 gol all'attivo.

Nel corso della sua carriera Zlatan Ibrahimovic ha vinto 2 campionati olandesi, 1 Coppa d'Olanda e 1 Supercoppa Olandese con l'Ajax, 1 Scudetto con la Juventus nel 2004-2005 poi revocato per lo scandalo "calciopoli", 3 Supercoppe Italiane, di cui 2 con l'Inter e 1 con il Milan nel 2011, 5 campionati italiani di cui 3 con l'Inter e 2 con il Milan (2010-2011, 2021-2022), 1 Campionato spagnolo e 2 Supercoppe di Spagna con il Barcellona, 4 campionati francesi, 3 Supercoppe francesi, 3 coppe di lega francesi, 2 coppe di lega francesi,  2 coppa di Francia con il Paris Saint Germain, 1 Coppa di Lega inglese e 1 Community Shield e 1 Europa League con il Manchester United, 1 Supercoppa Europea e 1 mondiale per Club con il Barcellona. Ibrahimovic è nella storia del Milan e nel cuore di tutti noi rossoneri. Ha riportato al Milan una mentalità vincente e nella sua seconda venuta è stato fondamentale per la rinascita del club rossonero. E il Milan e i tifosi rossoneri gli saranno eternamente grati. Ibrahimovic ha sempre dichiarato che il Milan è il miglior club dove ha mai giocato. C'è un legame tra Milan e Ibra che è indissolubile e lo sarà per sempre. Contro il Verona, la partita del GODbye Zlatan, anche se non è sceso in campo lo svedese, il Milan ha vinto per 3 a 1. Una partita che ha visto il Milan prendere 3 punti, e chiudere la stagione con 70 punti al quarto posto in Serie A. C'è stato anche il raggiungimento della semifinale di Champions. Tuttavia in questa annata il Milan è uscito agli ottavi contro il Torino con un uomo in meno in Coppa Italia ed ha perso male per 3 a 0 la Supercoppa Italiana contro l'Inter.

L' ultima partita giocata da Ibrahimovic è stata il 18 marzo del 2023, come ho scritto in precedenza. Ecco il tabellino di quella partita:

Udinese (3-5-2)

Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue (dal 43' s.t. Ebosele), Samardzic (dal 28' s.t. Lovric), Walace, Pereyra (dal 36' s.t. Arslan), Udogie (dal 43' s.t. Zeegelaar); Beto, Success (dal 28' s.t. Thauvin). A disposizione: Padelli, Piana, Festy, Lovric, Arslan, Zeegelaar, Abankwah, Thauvin, Nestorovski, Pafundi. All. Sottil 

Milan (3-4-2-1)

Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori (dal 31' s.t. Calabria); Saelemaekers (dal 19' s.t. Rebic), Tonali, Bennacer (dal 19' s.t. Krunic), Tourè; Diaz (dal 31' s.t. De Ketelaere), Leao; Ibrahimovic (dal 32' s.t. Origi). A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Calabria, Adli, Rebic, Bakayoko, Kjaer, Florenzi, Origi, Pobega, Krunic, Vranckx, Gabbia, De Ketelaere. All. Pioli

Arbitri

Arbitro: Doveri

Assistenti: Cecconi – Bercigli

IV Uomo: Feliciani

Var: Nasca

Avar: Paganessi

Marcatori

Al 9' p.t. Pereyra, al 49' p.t. Ibrahimovic (su rigore), al 51' p.t. Beto, al 25' s.t. Ehizibue, 

Note

Ammoniti Perez, Kalulu, Walace, Ebosele, Tonali, Becao, espulso Sottil

Ibrahimovic ha dichiarato che il giocatore più forte con cui ha giocato è Patrick Vieira, centrocampista ex Milan tra l'altro con il quale vinse uno scudetto nel 1995-96 con Fabio Capello in panchina anche se da comprimario. Inoltre lo stesso Ibracadabra, così è soprannominato, ha detto che tra i difensori più forti che ha mai incontrato nel corso della sua carriera ci sono Paolo Maldini, Alessandro Nesta e Giorgio Chiellini. Il gol più bello è quello che fece in rovesciata con la Svezia contro l'Inghilterra da 30 metri circa.

Il mito di Ibrahimovic durerà per sempre. Da calciatore ha scritto pagine indimenticabili. Da dirigente sarà tutta un'altra storia ma quello che ha fatto da calciatore è unico e irripetibile. La sua immagine è legata fortemente al Milan, nonostante sia stato protagonista anche altrove. È una icona del calcio mondiale. Ibrahimovic è leggenda per sempre.

L'ultimo scudetto con il Milan, il più bello di tutti. Hai dato tutto: "È stato lo scudetto da cui ho avuto più soddisfazione. Era una situazione dove la squadra non era favorita, neanche top 4. Erano giocatori che non erano superstar. Non era una squadra in cui era abituato a giocare: ho giocato sempre in squadre favorite. In questo Milan invece era il contrario. Poi non si capiva se vendevano o no, se arrivava un nuovo dirigente o un allenatore nuovo, poi il COVID... Noi eravamo sempre uniti. Abbiamo detto che avremmo fatto passo per passo, un giorno alla volta. Poi chi era pronto mentalmente per fare il sacrificio è rimasto, chi non era pronto è andato via. Poi piano piano si è formato questo gruppo, mai avuto un gruppo così forte di collettivo. Un'atmosfera... Era troppo troppo forte. Non eravamo fenomeni, solo io dai (ride, ndr). Non erano superstar, ma tutti hanno usato la situazione per crescere e far crescere il compagno di fianco. L'anno che abbiamo giocato senza tifosi ci ha aiutato a crescere senza pressione. Avevamo più tempo per arrivare al top. Poi quando siamo arrivati al top hanno fatto tornare il pubblico che ci ha dato un extra boost. Era un gruppo che diventava più forte ogni giorno che passava. Dicevano che avevamo fortuna, bla bla bla, ma alla fine abbiamo chiuso. E quando fai una grande cosa lo vedi e lo senti negli altri. Dopo la partita con il Sassuolo siamo entrati nello spogliatoio e vado in doccia. Due-tre persone piangevano, lo staff piangeva. Da capisci cosa hai fatto. Era una cosa in cui nessuno ci credeva. Quando sono tornato ho detto nella prima conferenza che avrei riportato il Milan a vincere: in quel momento ho capito che ci ero riuscito. La soddisfazione è stata differente. Chiedevo quanti avevano giocato in Champions. Nessuno alzava la mano, lo stesso quando ho chiesto chi aveva vinto il trofeo. Quell'anno si sentiva che si poteva vincere. Io ho avuto un infortunio pesante, ma sono rimasto vicino alla squadra come potevoQuando vedi come abbiamo festeggiato in centro... C'era Tomori che aveva vinto col Chelsea (2 UEFA Youth League con il Chelsea Under 19, ndr), gli ho detto che vincere qua sarebbe stata un'altra cosa. Mi ha detto che avevo totalmente ragione, questo rimane nella storia per sempre".

- Zlatan Ibrahimovic