"A quel tempo la squadra era davvero forte, a dire il vero. Ronaldo, [Paolo] Maldini, [Alessandro] Nesta... Ero molto giovane. Per questo ho scelto di andare in prestito per qualche anno. Cercavo solo di migliorare e lo guardavo [Ronaldo] per imparare il più possibile. A dire il vero, era già un po' ingrassato! Ma era ancora il migliore. Ricorderò sempre quando Carlo Ancelotti lo rimproverò per la sua forma fisica e gli disse: Cosa vuoi che faccia, che corra o che faccia gol?".
Ancelotti rispose: "Fai gol" e la partita successiva Ronaldo segnò due volte!
Questo fa parte del carattere e come attaccante ne hai bisogno perché devi essere forte mentalmente. Ero solo un ragazzino in mezzo a tutte quelle stelle, che giocava e si allenava. Cercavo solo di ottenere il massimo e di raccogliere tutte queste cose nella mia carriera".
Pierre Emerick Aubameyang sulla sua esperienza al Milan.

In principio fu Pierre François Aubameyang, detto Yaya, nato nel 1965 in Gabon ma naturalizzato francese. Ex calciatore e vice allenatore del Gabon, con un passato discreto da calciatore in Francia, che nei primi anni del 2000 fu osservatore del Milan, con il compito di segnalare e scovare talenti. 
Successivamente ci furono i suoi figli: Catilina Aubameyang, classe 1983, centrocampista, nato a Libreville in Gabon, Willy Aubameyang, attaccante, classe 1987, nato a Parigi e dulcis in fundo Pierre Emerick Aubameyang, attaccante, in assoluto il più talentuoso degli Aubameyang, nato a Laval, in Francia il 18 giugno del 1989, che vanta anche una presenza con la nazionale francese Under 21, prima di scegliere di giocare con la nazionale del Gabon, del quale é stato anche capitano.

Pierre François Aubameyang portò nelle giovanili del Milan tutti i suoi figli. Il primo fu Catilina, preso nel 1998 dalla Reggiana, che nel 2000 lo cede al Milan. Resta per due anni nella primavera del Milan. In prima squadra Catilina colleziona una presenza in Coppa Uefa contro il Bate Borisov, una in Champions League contro il Deportivo La Coruna e una in Serie A contro il Piacenza. Match che precedette la finale di Champions League della stagione 2002/2003, che il Milan vinse ai rigori contro la Juventus nella cornice dell'Old trafford, lo stadio del Manchester United, con rigore decisivo segnato da Andriy Shevchenko che batté Buffon. Quel match contro il Piacenza il Milan lo perse 4 a 2. Ancelotti mise in campo molte seconde linee e molte terze linee tra cui Catilina Aubameyang. In quel match esordì in Serie A tra gli altri anche Alessandro Matri. 
Catilina Aubameyang con il Milan vinse con la primavera un torneo di Viareggio nel 2001 e con la prima squadra una coppa italia nel 2002/2003 e una Champions League nello stesso anno. Tuttavia Catilina non si dimostrò un calciatore competitivo, tutt'altro, e difatti il Milan l'anno dopo lo cedette alla Triestina, che militava in Serie B. Ha giocato anche con il Rimini in C1 e con l'Ancona in C2. È stato un giocatore modesto e la sua carriera si è svolta in piccole piazze successivamente, in Svizzera, Gabon e Francia, e Italia ancora, sempre in realtà piccole. Ha anche giocato con la Francia Under 19 e con la nazionale del Gabon.

Willy Aubameyang inizia la sua carriera da calciatore in piccoli club francesi. Viene portato in Italia dalla Triestina nel 2002. Nel 2005 viene ingaggiato dal Milan che lo porta nella sua primavera, dove resta per due stagioni. Nel 2007 viene aggregato in prima squadra e si fa notare nel trofeo Luigi Berlusconi, match amichevole contro la Juventus, contro il quale segnerà la rete decisiva contro Buffon. Tuttavia fu un fuoco di paglia, perché anche lui si dimostrò poco competitivo come il fratello maggiore Catilina. Solo una presenza per lui in Coppa Italia. L'anno dopo, nel 2008/2009 il Milan lo presta all'Avellino. Delude, torna al Milan che lo presta di nuovo, questa volta all'Eupen, in Belgio, dove anche qui delude, e l'anno successivo ancora, nel 2010/2011 viene prestato al Monza. Anche qui fa male, ma il Milan, l'anno successivo riesce a cederlo a titolo definitivo in Scozia, al Kilmarnock. Successivamente giocherà in Gabon e fallirà un possibile ritorno in Francia, nelle file della seconda squadra del Saint Etienne, club dove, nella prima squadra militava Pierre Emerick Aubameyang, il minore degli Aubameyang.

Pierre Emerick Aubameyang è quello senz'altro con più talento degli Aubameyang, ed è l'unico che è riuscito ad avere una carriera importante e a diventare un grande calciatore ed è l'unico Aubameyang rimpianto dal Milan.
Cresciuto nelle giovanili di squadre francesi come il Laval, che è il club della città natia di Pierre-Emerick Aubameyang, e successivamente passato nelle giovanili del Rouen e del Bastia, nel 2007/2008 viene ingaggiato dal Milan, che lo aggrega alla sua formazione primavera dove si fa notare. In  Champions Youth League con il Milan Under 19 nell'agosto del 2007 fa faville mettendo a segno 7 reti in 6 partite, aggiudicandosi così il "Trofeo Roberto Bettega". 
Il suo allenatore nella primavera del Milan era Filippo Galli che su di lui dichiarò: "Aubameyang aveva dei numeri di spessore, anche se nel mio Milan schierato con il 4/2/3/1 giocava nel  tridente offensivo largo a destra. Eventualmente poteva fare anche da seconda punta. Era sempre molto disponibile, desideroso di imparare, Pierre leggeva molto bene tutte le fasi di gioco della partita. Insieme a Darmian era l'elemento tatticamente di spicco della mia squadra".

Nel 2008/2009 il Milan lo presta al Digione, in Ligue 2, dove in 34 presenze segna 8 reti.
L'anno dopo il Milan lo cede in prestito al Lille in Ligue 1, dove in 14 presenze mette a segno 2 reti. Torna al Milan l'anno dopo che lo presta ancora in Francia, questa volta al Monaco fino al gennaio del 2001 e in Ligue 1 con i monegaschi segna 2 reti in 19 presenze. Il Milan lo presta ancora, con diritto di riscatto, nel gennaio del 2011, dopo la conclusione della sua esperienza al Monaco al Saint Etienne. Il Saint Etienne a fine anno per circa un milione di euro decide di riscattarlo. Fu un affare per i francesi. Aubameyang l'annata successiva  segnerà 16 reti e poi l'anno dopo ancora 19 reti in Ligue 1. Vincerà anche una coppa di lega con il Saint Etienne.
Successivamente, tra le altre, militerà anche nel Borussia Dortmund in Germania, con il quale vincerà una Coppa di Germania e una Supercoppa di Germania e fu anche capocannoniere della Bundesliga nel 2016-2017 con 31gol segnati con il Dortmund, e nell'Arsenal, con il quale vinse una Coppa d'Inghilterra e una Community Shield e fu anche capocannoniere della Premier League inglese con 22 gol con la maglia dei gunners nel 2018-2019 (a pari merito di  Mohamed Salah e Sadio Manè.
Fu uno degli ultimi acquisti di Arséne Wenger da manager dell'Arsenal. Successivamente gioca anche con Barcellona e Chelsea tra le altre. Pierre Emerick Aubameyang che è anche il miglior marcatore di tutti i tempi della storia della nazionale del Gabon, nazionale con il quale scelse di giocare. Calciatore tecnico, molto veloce, bravo nel dribbling,  grande vena realizzativa, bravo in tutti i ruoli da punta, anche nel ruolo di esterno d'attacco. Un attaccante completo e concreto sottoporta. Si dilettava a giocare con entrambi i piedi.

Il Milan probabilmente rimasto scottato dalle deludenti esperienze con i fratelli maggiori di Pierre Emerick, è stato prevenuto nei suoi confronti, perché sia con la primavera del Milan, sia durante i prestiti in Francia, aveva iniziato a far intravedere il suo immenso talento. Galliani, a quel tempo amministratore delegato del Milan con la proprietà Fininvest e con la presidenza di Silvio Berlusconi, lo cedette per una cifra molto bassa, troppo bassa. Si parla di un milione di euro come accennato in precedenza. Sicuramente Pierre-Emerick Aubameyang al Milan avrebbe meritato una possibilità, perché non è stato mai fatto esordire in prima squadra. Eppure, per quello che ha fatto vedere sia nella primavera del Milan, sia nei suoi primi prestiti in Francia, con il cartellino ancora di proprietà del Milan, avrebbe senz'altro meritato una chance in rossonero.
È stato in assoluto uno dei più grandi rimpianti della storia del Milan. Forgiato dalla cantera rossonera ma emerso altrove.
Gli Aubameyang: tutti al Milan appassionatamente. Per gli Aubameyang il Milan è stato di famiglia. Per Pierre Emerick Aubameyang il Milan è una questione di famiglia.

"Diciamo che la velocità fa parte di me. Non so perché ma è così. Penso di essere nato così. Mi piacciono le auto veloci e per me sono un piacere". Pierre Emerick Aubameyang