Il fatto è che non sono per nulla sorpreso. E non è che pensi di essere chissà quale scienziato del calcio. Semplicemente ho seguito molte delle partite di questa Under 21 nel corso del biennio e alla lunga pregi e difetti di una squadra emergono inevitabilmente, al di là del naturale turnover per quanto riguarda i componenti di una nazionale giovanile.
Quella che abbiamo visto nelle prime due partite del girone è stata la solita Italia e il raccolto, al di là degli episodi (di cui non intendo parlare in questo articolo), è complessivamente piuttosto congruo al valore degli azzurrini.

Mi sembra opportuno partire nella disamina dall'uomo che di questa Under 21 incarna vizi e virtù: il CT Paolo Nicolato. Io sono convinto che Nicolato sia un ottimo allenatore dal punto di vista relazionale: mi sembra che i giocatori ci tengano a giocare e dare il massimo per lui (Tonali, già parte della sua under 19 ne è un esempio, ma mi viene in mente anche Pellegri) e le sue squadre gettano il cuore oltre l'ostacolo e non si danno mai per vinte in situazione di svantaggio.
Questo si è indubbiamente visto contro la Francia, ma già le precedenti edizioni delle nazionali U19, U20 e U21 di Nicolato avevano queste caratteristiche e non credo sia un caso.
Riconosciuto questo, il CT ha più volte palesato limiti dal punto di vista tecnico-tattico. Questa squadra non ha un gioco offensivo ben definito (come ad esempio la Francia), ma si affida a giocate estemporanee dei propri migliori interpreti. Certo, lo staff ha evidentemente preparato con cura le situazioni da palla inattiva (e questo in tornei come gli europei fa sicuramente la differenza), ma non può e non deve essere abbastanza: la nostra Under 21 fa molta, troppa fatica a fare girare palla e a rendersi pericolosa in situazioni di gioco aperto.
Difensivamente invece la squadra azzurra mi sembra un po' in difficoltà nelle situazioni di transizione, quando i nostri difensori possono essere attaccati in velocità. Inoltre in entrambe le partite abbiamo visto errori individuali piuttosto marchiani del nostro reparto difensivo (di Udogie il più clamoroso), che purtroppo sono stati una costante durante le fasi di qualificazione, e, pertanto, non mi sorprendono. Inoltre Nicolato, a mio modo di vedere, pecca nella lettura delle partite. Contro la Francia le contromosse sono arrivate troppo tardi, mentre contro la Svizzera le scelte fatte sono state a dir poco cervellotiche (la scelta di Cancellieri al posto di Colombo in patricolare) e hanno rischiato di compromettere il cammino europeo degli azzurrini.

Passiamo quindi alle considerazioni sul modulo di gioco.
Nicolato aveva iniziato il biennio puntando sul 4-3-3 passando successivamente al 3-5-2. Scelta tutt'altro che insensata, a mio modo di vedere: i nostri difensori sono molto abituati a giocare a 3 e questo schema esalta le abilità offensive di esterni a tutta fascia come Udogie, Parisi, Bellanova e Cambiaso. Inoltre non abbondiamo certo di esterni offensivi di qualità. Quello che manca secondo me, è la capacità dei nostri centrocampisti di inserirsi tra le linee e offrire alternative al gioco sugli esterni. A questo proposito mi piacerebbe vedere un maggiore impiego di Miretti. Certo, contro la Francia il giocatore della Juventus ha confermato di non essere assolutamente un realizzatore, ma la sua abilità di smarcarsi tra le linee avversarie e la sua velocità di pensiero avevano dato nuovo impulso alla manovra degli azzurrini. L'alternativa 4-3-3 resta comunque valida e ragionevole, ma sarebbe da testare in situazioni diverse da quella disperata degli ultimi 10 minuti contro la Francia.

Per quanto riguarda gli interpreti, credo che il lettori siano familiari con un po' tutti gli effettivi impiegati da Nicolato; l'impressione generale è di un gruppo di molti giocatori abbastanza buoni (con margini di miglioramento), ma poche individualità in grado di emergere: Tonali, Gnonto e Bellanova sono stati tra i più convincenti. Dietro siamo meno solidi di quanto avrei sperato, mentre il problema offensivo è ormai risaputo. Mi piacerebbe comunque vedere qualche chance in più per Colombo.

In complessiva, questa nazionale Under 21 non mi sta esaltando dal punto di vista del gioco e delle prestazioni: vorrei vedere una squadra più alta e aggressiva, in grado di dare maggiore continuità alle proprie sortite offensive. Non tutto è da buttare, naturalmente, ma credo che un atteggiamento meno remissivo aiuterebbe a sfruttare maggiormente le potenzialità (che comunque non sono così limitate) di questa squadra.

Quali prospettive, quindi? Il passaggio del turno è ampiamente alla portata, una vittoria contro la Norvegia lo garantirebbe a meno di risultati clamorosi tra Francia e Svizzera. Da lì in poi è difficile pronosticare. Qualora la nostra nazionale si dovesse qualificare, lo farebbe come seconda, quindi ci toccherebbe con ogni probabilità una delle favorite. Sinceramente dubito che gli azzurrini abbiano abbastanza per battere tre squadre di alto livello e arrivare in fondo, ma abbiamo visto come anche le formazioni più quotate (la Francia) non siano irresistibili e sappiamo che le squadre possono evolversi e migliorare lungo il corso di tornei di questo tipo.
Il pass per le Olimpiadi mi sembra ancora un obiettivo realistico e porsi limiti sarebbe sbagliato.
Quindi forza azzurrini, in ogni caso io e tanti altri vi sosterremo!