Lo dico subito chiaramente: stabilire chi sia in assoluto il miglior giocatore della storia del calcio non mi interessa. Del resto cercare di comparare epoche calcistiche diverse è una sfida persa in partenza. Quello che mi interessa particolarmente, però, è sfruttare il dibattito per confrontarmi con chi ha esperienza e concezioni calcistiche diverse dalle mie, anche considerato che, essendo piuttosto giovane, non ho potuto godere in tempo reale delle prodezze di tanti grandi campioni.

Ripenso quindi ai momenti in cui mi sono avvicinato inizialmente al calcio e alle classifiche e ai racconti che puntualmente ponevano Pelè e Maradona al di sopra di tutti gli altri fuoriclasse come i due più grandi calciatori di sempre. Scontato pensare che le prestazioni durante la coppa del mondo incidessero fortemente su questa narrativa, visto che O'Rey è ancora oggi l'unico giocatore ad aver vinto 3 coppe del mondo, mentre la combinazione di prestazioni e carisma di Diego a Messico '86 è universalmente riconosciuta come ineguagliata nella storia dei mondiali (e probabilmente del calcio in assoluto).
Nel frattempo, però, Messi si è imposto come un fuoriclasse in grado di segnare indelebilmente l'epoca calcistica contemporanea e di scatenare nuovamente le vecchie conversazioni su chi fosse veramente il miglior giocatore di sempre e su quali fossero i criteri più opportuni per stabilirlo. Non penso quindi di essere stato l'unico a mettere in discussione la convenzione che ha sempre posto forte accento sull'importanza del campionato del mondo.
Certo, il mondiale è un torneo unico e appassionante e in grado di rimanere impresso nell'immaginario collettivo come nessun'altra competizione sportiva (e l'epica finale di ieri ne è l'ennesima, eloquente dimostrazione). È anche vero che per molto tempo il mondiale è stata l'unica (o la principale) occasione di riunire i migliori giocatori del pianeta e dimenticarsi a priori dei grandi delle epoche passate non è giusto.
Dall'altra parte, però, è indubbio che la coppa del mondo sia una competizione molto peculiare, breve e giocata al termine di lunghe stagioni: non solo la qualità delle partite è spesso scadente, se confrontata con le migliori competizioni per club, ma non si può neppure dimenticare che fattori casuali (come sorteggi, accoppiamenti, episodi ed errori arbitrali) e condizione fisica giocano un ruolo determinante e in grado di sparigliare i valori in campo.

È giusto soffermarsi su un mese ogni quattro anni a scapito dei rimanenti tre anni e undici mesi?
Quanti carneadi abbiamo visto brillare per poche settimane sul grande palcoscenico per poi scomparire nell'oblio? Quanti grandi campioni hanno raccolto meno di quanto seminato?
Cruijff non può essere considerato allo stesso livello di Maradona perchè a uno è toccata la più forte Germania di sempre nella tana di Monaco di Baviera, mentre l'altro ha affrontato una selezione tedesca buona ma non eccezionale in un ambiente molto meno ostile?
Di Stefano va scartato a priori dal novero dei più grandi di sempre perchè ha avuto la sfortuna di non riuscire mai a prendere parte alla grande competizione?
La carriera di fuoriclasse come Maldini o Puskas o Platini è da definirsi in qualche modo incompleta perchè, nonostante squadre formidabili, si sono fermati a pochi passi dal leggendario trionfo?
Mbappè è un perdente perchè alla fine la coppa l'ha alzata Messi e non Lloris, nonostante una tripletta da antologia?
La vittoria di Messi vale meno o più delle altre perché conquistata in un mondiale anomalo?
Haaland è mediocre perchè non si è neppure qualificato con la sua Norvegia?

Ormai avrete capito dove sto andando a parare: certo, sto provocando, ma voglio sottolinare come il mondiale, e in particolare la vittoria della coppa, non possano e non debbano definire la grandezza di un giocatore. Al contrario, il campionato del mondo, per epico che possa essere, può distorcere in modo ingiusto la percezione del gioco e dei suoi interpreti e, paradossalmente, privare il calcio di leggende formatesi negli altri tornei.

Alla fine, se è vero che la bellezza e il fascino del calcio stanno nelle emozioni che è in grado di riservare, credo che l'unico criterio credibile per stabilire chi sia il miglior giocatore di sempre sia puramente soggettivo e stia nell'indicare chi ha incantato e colpito nel segno di più. Per alcuni sarà Maradona, per altri Ronaldo il fenomeno, per altri ancora Messi o Pelè o CR7 o chi per loro.
Del resto il trono di più grande calciatore della storia non esiste: esiste una tavola rotonda attorno a cui c'è sempre un seggio libero per chi sia in grado di meritarselo. Per quanto mi riguarda Messi aveva già un posto riservato ben prima di questo mondiale e di questa iconica finale, per altri magari no, ma credo di aver spiegato perchè non sono assolutamente d'accordo.