Siamo fuori dall'Europa. Non che si potesse ragionevolmente pensare di portare a casa l'Europa League e colmare così questo vuoto nella nostra bacheca, ben altre sono le squadre attrezzate a ciò, ma essere buttati fuori ed essere costretti a guardare le altre squadre sapendo che noi non siamo lì con loro fa male, specialmente considerando che siamo stati eliminati da una squadra, l'Olympiakos, che da un paio d'anni fa anche un pò di fatica in patria, nel terribile campionato greco! A dir la verità siamo anche stati molto sforunati, il secondo gol dei greci è stato un tiro deviato e il rigore del 3-1 non sarebbe stato fallo neanche nella pallacanestro e con tutto questo abbiamo giocato alla pari per quasi tutto il match, ma non dimentichiamoci che è da un bel pò che il Milan subisce regolarmente gli avversari, e parlo di Parma e Torino, non Barcellona e Juventus....

Il mio entusiasmo iniziale nei confronti di Gattuso si è notevolmente raffreddato. Infatti, dopo i buoni sprazzi di gioco fatti vedere dal Milan all'inizio della sua gestione, la manovra si è involuta, il gioco è diventato ripetitivo e quindi prevedibile per gli avversari e non sembra che Rino abbia trovato nuove idee, nè che abbia saputo far fare il salto di qualità ai tanti giovani presenti in rosa. Ma, nonostante ciò, non lo ritengo il principale responsabile della situazione. In fondo non è facile gestire una squadra giovane e se poi i tuoi giocatori hanno certe caratteristiche l'allenatore può modificarle fino a un certo punto.

E veniamo appunto ai giocatori. Detto in sintesi: diversi acquisti sono stati mal valutati e sopravvalutati, ai giocatori di qualità manca la personalità e viceversa. Al primo gruppo appartengono giocatori come Higuain, Calhanoglu e, se vogliamo, anche Laxalt. L'argentino in questo momento è un vero problema, si muove poco, rallenta la manovra, sbaglia gol facili e sta confermando la sua ormai proverbilae idiosincrasia agli appuntamneti importanti; il turco gioca quasi sempre fuori ruolo, troppo decentrato, ma questo non giustifica la sua mancanza di cattiveria (specilamente in zona tiro, perchè poi in coperura va detto che si impegna), il suo incedere troppo compassato e certi errori di tocco inaccetabili da un giocatore di qualità come lui ( e qui ritornamo al discorso della personalità di cui sopra). Anche Suso, giocatore di qualità assoluta, a volte tende a voler risolvere da solo tutte le partite e sembra intristirsi quando viene spostato dalla sua mattonella di campo preferita. 

Al contrario, i giocatori di personalità, i Cutrone, i Kessie, ma anche Calabria non hanno grande qualità. Il giovane centravanti ha grandissime potenzialità, ma a volte emergono limiti tecnici (nel tiro, nel controllo di palla) non clamorosi, ma evidenti a un certo livello; il centrocampista ivoriano è entusiasmante per la sua grinta e la sua fisicità, ma certi suoi errori nei passaggi o nella conduzione di palla sono a volte sconfortanti e purtroppo non ha al suo fianco un Pirlo o un Seedorf come succedeva al suo attuale allenatore...Perlomeno il tempo gioca a favore di entrambi.

Le speranze della maggior parte dei tifosi ora si rivolgono sul nuovo arrivato Lucas Paquetà, giocatore di altissima qualità, ma difficile da inserire in squadra: è mancino, quindi non so quanto possa giocare a sinistra al posto di Calhanoglu, può fare la mezzala nel 4-3-3,  ma questo non risolve il problema dell'assenza di Bonaventura sulla sinistra, mentre sulla fascia opposta non avrebbe senso considerarlo un'alternativa a Suso. Urge su tutti l'acquisto di un attaccante esterno di sinistra, oltre che naturalmente di un buon centrocampista centrale, anche se paradossalmente l'eliminazione dall'Europa rende non necessariamente imprescindibile un rosa molto lunga, in attesa del recupero di Biglia.

In nostro aiuto comunque, gioca un fattore: tolte Juventus e Napoli, la qualità là davanti non sembra altissima quest'anno. L'Inter è solo 3 punti davanti ai rossoneri e senza aver avuto gli stessi infortuni, la Lazio non è palesemente la stessa dell'anno scorso, per non parlare della Roma.

In buona sostanza, potendo concentrarsi solo sul campionato, il quarto posto per quanto possa sembrare strano, è raggiungibile!