"A me piacciono gli allenatori che parlano poco e osservano molto, altrimenti non puoi entrare nella psicologia dei giocatori: Zaccheroni è uno così" Paolo Maldini 

Uno scudetto inaspettato, all'ultima giornata, con un punto di vantaggio sulla Lazio, 70 punti per il Milan, 69 punti per la Lazio, arrivato con un modulo inconsueto per la storia del Milan con in panchina Alberto Zaccheroni e con un protagonista inaspettato, autore di un gol che poi risulterà decisivo per la conquista del tricolore rossonero, contro il Bologna su punizione procurata da un altro protagonista inaspettato, ovvero Aliyu Datti Mohammed. Tuttavia il gol decisivo su quella punizione lo realizzò il difensore francese Bruno N'Gotty.

Il modulo era il 3/4/3. Lo scudetto è quello del 1998/99. Il numero 16. Il Milan parte con lo sfavore dei pronostici. E' la classica storia dello scudetto che non t'aspetti. E di protagonisti inaspettati. Non solo Aliyu Datti Mohammed, attaccante nigeriano classe '82 che si procura una punizione poi segnata da Bruno N'Gotty, ma anche Christian Abbiati, terzo portiere protagonista di una parata decisiva all'ultima giornata contro il Perugia volando all'incrocio dei pali per deviare un tiro insidioso e pericoloso di Cristian Bucchi. E' lo scudetto dell'urlo disumano di Adriano Galliani in tribuna, un grido di gioia per uno scudetto inaspettato capace di far impallidire il miglior acuto di un tenore. E' lo scudetto anche di Maurizio Ganz che segna al 96esimo in un Milan-Sampdoria finito 3 a 2. E' lo scudetto delle 7 vittorie consecutive finali. Fu lo scudetto di Oliver "gravità zero" Bierhoff, bomber tedesco arrivato proprio dall'Udinese, club da dove arrivava anche Zaccheroni. E' sicuramente uno dei trionfi più inaspettati dell'era Silvio Berlusconi.

Possiamo riassumere lo scudetto del Milan 1998/99 in tre momenti chiave, che sono stati essenziali e fondamentali per la conquista di quel tricolore, ovvero il gol decisivo di N'Gotty a Bologna, il gol di Ganz al 96esimo contro la Sampdoria decisivo per i tre punti, e la miracolosa parata di Abbiati su Bucchi all'ultimo minuto nell'ultima giornata contro il Perugia.

I protagonisti sono stati anche altri ovviamente. In porta si iniziò con il portiere tedesco Jens Lehmann, ma in cinque partite fece molti errori. Gli subentrò titolare il più esperto Sebastiano Rossi, che alla 17esima giornata nella gara di andata contro il Perugia si fece espellere e cacciare per una manata clamorosa contro Bucchi che gli costò 5 giornate di squalifica. Al suo posto titolare fu promosso il terzo portiere Abbiati, che si guadagnò la fiducia di tutti con delle grandi prestazioni, culminate con l'intervento miracoloso nell'ultima giornata proprio contro Bucchi. Il Milan che a gennaio comprerà anche Giorgio Frezzolini in porta per rimpolpare il reparto portieri in sostituzione di Lehmann, che fu ceduto nel gennaio del 1999 al Borussia Dortmund. Il miglior marcatore di quel Milan fu Oliver Bierhoff con 19 reti in Serie A su 34 presenze. Quel Milan giocò con il 3/4/3 e come organico era composto da:

PORTIERI: Christian Abbiati, Sebastiano Rossi, Giorgio Frezzolini DIFENSORI: Roberto Ayala, Samir Beloufa, Francesco Coco, Alessandro Costacurta, Thomas Helveg, Paolo Maldini (Capitano), Bruno N'Gotty, Luigi Sala CENTROCAMPISTI: Demetrio Albertini, Massimo Ambrosini, Ibrahim Ibou Ba, Zvonimir Boban, Roberto Donadoni, Federico Giunti, Andrés Guglielminpietro, Leonardo, Domenico Morfeo, Christian Ziege ATTACCANTI: Mohammed Aliyu Datti, Oliver Bierhoff, Maurizio Ganz, Mirco Gasparetto, Alessandro Iannuzzi, George Weah. Coach: Alberto Zaccheroni. Età media di 26,3 anni.

Questi calciatori qui furono campioni d'italia nel 1998/99 e regalarono al Milan lo scudetto del centenario. Uno dei protagonisti fondamentali per quel successo fu N'Gotty. Nessuno a inizio anno dava il Milan favorito e nessuno di certo dava N'Gotty protagonista di quella stagione e decisivo per il Milan. Bruno N'Gotty é stato un difensore centrale francese nato a Lione il 10 giugno del 1971. La sua carriera professioniale è iniziata nel 1987/88 e si è conclusa nel 2015. Ha giocato nel Lione, nel Psg, nel Milan, per un anno, nel 1998/9, nel Venezia nel 1999/2000, poi l'anno dopo si trasferì al Marsiglia e successivamente vestì le maglie di Bolton, Birmingham City, Leicester City, Hereford Utd, di nuovo Leicester City, Lattes e Belleville. Con la nazionale maggiore francese ha disputato 6 partite senza andare a segno. Con il Milan in quella stagione dello scudetto 1998/99 ha giocato 34 volte e segnato 1 gol, quello decisivo contro il Bologna, gol che lo ha reso il protagonista inaspettato dello scudetto del centenario rossonero. Nella sua carriera da calciatore ha vinto una coppa di Francia, una coppa di lega francese e una coppa delle coppe con il Psg ,e uno scudetto con il Milan. Bruno N'Gotty fu uno dei  protagonisti inaspettati del tricolore del centenario rossonero. Fu lo scudetto di Alberto Zaccheroni, della difesa a tre e dei senatori dello spogliatoio che si compattarono per condurre al trionfo il diavolo rossonero. Uno scudetto al cardiopalma vissuto con la radiolina accesa per vedere cosa faceva la Lazio. Uno scudetto vinto all'ultima giornata. Uno scudetto bellissimo e meritato.

A tal proposito Alberto Zaccheroni su questa annata dichiarò anche in merito alla metafora di Silvio Berlusconi sul sarto questo: 

"Ero arrivato al Milan come allenatore e non come politico. Berlusconi aveva detto sempre che la Lazio avrebbe vinto quello Scudetto e quando gli chiesero perché il Milan aveva vinto, rispose che era merito suo che mi aveva suggerito di schierare Boban. Era vero che lui amava Zvonimir, che però aveva sempre giocato quarto centrocampista a sinistra. Io il giorno dopo smentii quelle parole e qualcosa si ruppe tra noi.

La frase di Berlusconi sul sarto? Più che altro di quella frase mi ricordo quel lenzuolo bianco in curva con scritto: “Questo allenatore con questa stoffa ha cucito uno scudetto”.

La squadra veniva da un undicesimo e un decimo posto con due grandi allenatori. Non sembrava che ci fossimo rinforzati, visto che avevamo perso giocatori importanti. Erano arrivati Bierhoff e Helveg che molti pensano avessi portato io, invece li aveva portati Capello. Io fui contattato dal Milan a maggio quando erano stati già presi. Poi arrivò Ambrosini dal Vicenza, Sala e Guglielminpietro. Segreto del successo? Trovai un’intesa forte con lo zoccolo duro italiano della squadra composto da Costacurta, Maldini e Albertini. Boban titolare nelle ultime partite? Cambiai perché Leonardo non ce la faceva più."

La famosa frase di Silvio Berlusconi su Alberto Zaccheroni:

"Zaccheroni potrebbe non essere il sarto adatto per la stoffa di qualità che ha sottomano" (Silvio Berlusconi)

Il Milan tipo di Alberto Zaccheroni: 3-4-3: Sebastiano Rossi; Luigi Sala, Alessandro Costacurta, Paolo Maldini; Thomas Helveg, Demetrio Albertini, Massimo Ambrosini, Christian Ziege; George Weah, Oliver Bierhoff, Leonardo.