• Sassuolo- Milan 0-3 (17' pt Giroud, 32' pt Giroud, 36' pt Kessiè)
  • Formazione Milan: 4/2/3/1: Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori (37' st Romagnoli), Theo Hernandez, Tonali (1'st Bennacer), Kessié, Saelemaekers (37' st Florenzi), Krunic (28' st Brahim Diaz), Leao, Giroud (28'st Ibrahimovic). Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA E DELLA STAGIONE 2021-2022

Il Milan è campione d'Italia 2021/2022. I rossoneri festeggiano il loro 19esimo scudetto. È il tricolore più bello della storia del Milan. Il diavolo scrive ancora una volta una pagina unica e indelebile della storia del calcio. Un trionfo che arriva contro tutto e tutti. Nessuno ha mai dovuto superare gli ostacoli che ha superato il Milan per laurearsi campione d'Italia questo anno. Torti arbitrali clamorosi, la maggior parte della stampa contro il Milan che tirava la volata all'Inter. Tante peripezie che però non hanno scoraggiato la corazzata di Pioli, anzi... l'hanno in qualche modo rafforzata, temprata sotto il profilo caratteriale. 

È una delle squadre più giovani d'Europa. È la dimostrazione che quando semini bene poi c'è il raccolto che darà i frutti sperati. Il Milan trionfa dopo 11 anni per quanto riguarda lo scudetto. Prima di questo scudetto c'è stata solo una supercoppa Italiana nel 2016 vinta contro la Juventus. C'era Montella in panchina. Nel 2011, nel  trionfo del 18esimo scudetto, c'era Massimiliano Allegri in panchina. Nel 19esimo scudetto al timone c'è stato Stefano Pioli. Pioli is on fire al suo primo trionfo da allenatore. Primo trionfo per molti della rosa che avevano il palmares vuoto. Anche Kjaer, che dopo avere salvato la vita ad Eriksen durante l'europeo e che meritava senza dubbio di trionfare anche con uno scudetto.

Ibrahimovic disse che se ne sarebbe andato solo quando il Milan sarebbe tornato a vincere. Ha mantenuto la promessa. La banter-era è finita. Il Milan può aprire un nuovo ciclo e scrivere nuove pagine gloriose della sua storia. Pioli ha dedicato il trionfo anche a Davide Astori, che fu un prodotto del vivaio del Milan e che Pioli allenò alla Fiorentina e che è prematuramente scomparso durante una vigilia di un match con la squadra toscana. Una vicenda che ha sicuramente segnato nel profondo Pioli.

Il Milan ha seminato tanto. Non è un trionfo nato da un giorno all'altro, ma è frutto di un vero e proprio progetto che sta mettendo importanti radici e che garantirà al Milan un futuro roseo.  Il Milan ha passato anni molto turbolenti. Gli ultimi anni di proprietà Fininvest con Silvio Berlusconi patron del Milan e Adriano Galliani amministratore delegato. Sono stati imperiali per 25 anni, poi gli ultimi 5 anni sono stati davvero mediocri per il Milan. C'è stata la folle annata cinese. Un all-in con Fassone, Mirabelli e Yonghong Lì patron e presidente del club. Tanti soldi spesi con scadenti risultati. Il gol di Brignoli, portiere del Benevento che segnò all'ultimo di testa contro il Milan con Gattuso allenatore subentrato all'esonerato Montella, due finali di coppa Italia perse contro la Juventus, idem una di supercoppa Italiana persa contro la Uefa, la qualificazione in Champions mancata per un punto. Sette anni senza partecipare alla Champions. L'esclusione dalla Europa League guadagnata sul campo per i problemi con il fair play finanziario. La Uefa che con il Milan ha una severità di giudizio che con altre squadre che fanno i loro porci comodi in barba alle regole non ha. Il secondo posto in campionato dell'anno scorso, fino a giungere ad oggi, dove il Milan dopo aver penato parecchio raccoglie finalmente i suoi frutti e vince il suo 19esimo scudetto.

Tutta la squadra è stata eroica. Idem Pioli il suo staff. C'è stato Ibrahimovic che ha portato una mentalità vincente trasmessa ai più giovani e ha dedicato il trionfo al suo procuratore scomparso, Mino Raiola. C'è Tonali, un vero cuore rossonero. Tutti, nessuno escluso, anche Florenzi che ha dimostrato oltre che ad essere un signor giocatore, anche un grande attaccamento alla maglia. È lo scudetto di Daniel Maldini, che prosegue così la dinastia con il 12esimo scudetto della famiglia Maldini, iniziando da Cesare Maldini, proseguendo con Paolo Maldini fino ad arrivare a Daniel Maldini. È il primo trionfo da dirigente per Paolo Maldini. È la vittoria del lavoro di squadra, del gruppo, sia in campo che a livello dirigenziale. È la vittoria del Fondo Elliott, una proprietà che verrà sempre ricordata con affetto nonostante le critiche iniziali. Una proprietà che ha preso un Milan quasi in coma e lo ha riportato in vita con l'energia di un tempo facendogli ritrovare lo spirito rossonero, quello che contraddistingue il Milan, capace sempre, anche nei periodi bui, di ritrovare la strada che porta alla luce. È la festa del Milan, nonostante tutti gli ostracismi, come si può evincere dalla negazione del maxi-schermo da mettere a Milano. Ma nonostante questo, il Milan è campione d'Italia meritatamente. È la festa di tutti i tifosi rossoneri sparsi in ogni parte del mondo che meritavano questo trionfo, che sarà l'inizio di una lunga serie. Leao ha fatto un miglioramento incredibile da quando è arrivato, andando anche in doppia cifra. Idem Theo HernandezKalulu è diventato un giocatore vero grazie al Milan, lui che prima del Milan non aveva mai esordito in prima squadra. C'è Maignan, che è stato un upgrade rispetto a Gianluigi Donnarumma. Se ne è andato Calhanoglu, che diceva di essersene andato all'Inter per vincere lo scudetto, e invece è il Milan che senza di lui trionfa e si porta a casa lo scudetto. Tutti sono stati protagonistianche i gregari. Perché il segreto di questa squadra è stato il gruppo. Il Milan chiude la pratica Sassuolo nel primo tempo con una doppietta di Giroud e gol di Kessié, che così saluta il Milan con un trofeo. Tre assist di Leao per tutte e tre le marcature rossonere. Nel secondo tempo il Milan si limita a controllare il vantaggio. Sciupa anche molto con Consigli che deve adoperarsi anche in delle parate difficile per evitare una sconfitta per il Sassuolo ancora più pesante.

Il Milan fa di nuovo la storia. Questa squadra per questa impresa eroica verrà ricordata per sempre e avrà gloria eterna. Grazie Milan. Siete favolosi. #SempreMilan #ForzaMilan 

  • Migliori in campo: Giroud, Leao, Kessié 
  • Peggiori in campo: non pervenuti.
  • Voto alla prestazione della squadra: 8 

Top 3 Milan annata 2021/2022

  • Medaglia d'oroMike Maignan
  • Medaglia d'argentoSandro Tonali 
  • Medaglia di bronzoRafael Leao
  • Voto all'annata rossonera10

Alcuni dati di questa annata trionfale del Milan

Il Milan più giovane di tutti

Il dato che sorprende maggiormente, è che questa squadra è in assoluto la più giovane a essere riuscita a conquistare uno scudetto nell’era dei tre punti a partita. Una svolta "verde" da parte del Milan.

Una media di 26 anni e 97 giorni, che stacca nettamente il precedente record della Juventus del 1997/98 (che vinse con 26 anni e 161 giorni). Una età media molto bassa

E se consideriamo che in rosa il Milan aveva anche un certo Zlatan Ibrahimovic, oltre che Giroud e Tatarusanu (111 anni in tre), si comprenderà facilmente quanto sia roseo il futuro di questo gruppo che ha invece in Kalulu, Tonali e Leao un’ossatura di 22enni con ancora grandi margini di crescita, partendo da una base solida e fresca.

​​​​​I migliori goleador della squadra sono stati Rafael Leao e Olivier Giroud, entrambi con 11 reti a testa. Si tratta solo della quarta volta nella sua storia che il Milan riesce a vincere lo scudetto senza avere nemmeno un giocatore con uno score realizzativo di almeno 12 gol in stagione. Era già capitato con Pietro Paolo Virdis (nel 1988), con Daniele Massaro (nel 1994) e con George Weah (nel 1996), tutti sempre con 11 gol all’attivo.

Il punto però è che il Milan è riuscito soprattutto a capitalizzare al meglio i suoi gol, chiudendo con la migliore difesa del campionato, 31 reti subite in tutto. Ma non solo.

Nessuna squadra ha ottenuto più “clean sheet” dei rossoneri (18), e nessuno ha subito così pochi gol in questo 2022 (appena 9 in 19 partite, con l’Inter seconda a quota 17).

Merito anche in questo caso di una squadra che ha applicato la fase difensiva nel migliore dei modi, oltre che di un paio di centrali in condizione di grazia e un portierone come Maignan dall’impatto devastante.

Malgrado le sole 23 presenze (per mille minuti complessivi in campo), Zlatan Ibrahimovic ha lasciato la sua pesante impronta nella vittoria del campionato del Milan con 8 reti e 3 assist totali.

Mike Maignan è stato eletto miglior portiere della Serie A mentre Leao ha vinto il premio di MVP della Serie A 2021-2022, ovvero miglior calciatore del campionato di Serie A annata 2021-2022.

Su 38 partita giocate di Serie A giocare il Milan ha fatto 86 punti con 26 vittorie ottenute, 8 pareggi e 4 sconfitte con 69 gol fatti e 31 gol subiti.

La rosa del Milan campione d'Italia 2021-2022

PORTIERI: Mike Maignan (Portiere) Antonio Mirante (Portiere) Ciprian Tatarusanu (Portiere)

DIFENSORI: Fodé Ballo-Touré (Difensore) Davide Calabria (Difensore) Alessandro Florenzi (Difensore) Matteo Gabbia (Difensore) Theo Hernandez (Difensore) Pierre Kalulu (Difensore) Simon Kjaer (Difensore) Alessio Romagnoli (Difensore) Fikayo Tomori (Difensore)

CENTROCAMPISTI: Tiémoué Bakayoko (Centrocampista) Ismael Bennacer (Centrocampista) Samuel Castillejo (Centrocampista) Brahim Diaz (Centrocampista) Frank Kessié (Centrocampista) Rade Krunic (Centrocampista) Junior Messias (Centrocampista) Alexis Saelemaekers (Centrocampista) Sandro Tonali (Centrocampista)

ATTACCANTI: Olivier Giroud (Attaccante) Zlatan Ibrahimovic (Attaccante) Marko Lazetic (Attaccante) Rafael Leao (Attaccante) Daniel Maldini (Attaccante) Ante Rebic (Attaccante)

Coach: Stefano Pioli

Il tecnico rossonero ha vinto uno scudetto a 56 anni e 214 giorni diventando il terzo allenatore più "anziano" a vincere il tricolore con l'AC MILAN nella Serie A a girone unico dal 1929-1930 dopo Lajos Czeizler che vinse uno scudetto con il Milan nel 1950-51 a 57 anni e 255 giorni e dopo Nils Liedholm che vinse uno scudetto con il Milan nel 1978-1979 a 56 anni e 217 giorni.

Quando abbiamo iniziato il primo giorno, quando sono arrivato io, non tanti hanno creduto in noi. Quando abbiamo capito di fare sacrificio, soffrire, credere e lavorare... quando questo momento è entrato siamo diventati un gruppo, e così è possibile fare queste cose che abbiamo fatto. Oggi siamo campioni d'Italia, voglio ringraziare i giocatori parlo a nome di tutti, vogliamo ringraziare anche Paolo (Maldini, ndr), Ricky (Massara, ndr) e Ivan (​​​​​​Gazidis). Non è stato facile, ma abbiamo lottato come un gruppo. All'inizio nessuno credeva in noi e con queste parole siamo diventati più forti. Sono molto orgoglioso di tutti voi. Ora, però, fatemi un favore: festeggiate come campioni perché Milano non è Milan, ma Italia è Milan" Il discorso di Zlatan Ibrahimovic alla squadra per la vittoria del campionato italiano di Serie A 2021-2022.