Ammetto di aver aspettato a lungo per scrivere. Non so voi, io sono un tifoso piuttosto focoso, e a ridosso dell'ennesima figuraccia di questo 2023 ho dovuto riprendere fiato, tanto fiato, e provare a pensare a come si potrebbe uscirne. Oh, intendiamoci, è chiaro che non conto nulla, ma come voi mi ci arrovello, no?!

Ho letto le molte proposte e le tante analisi fatte, anch'io volevo ispirarmi e condividere.
Premessa: io davvero non so come alcuni di voi facciano a compiere analisi così puntuali delle partite (vero, Zardoronz?), io sono troppo emotivo. Quando le cose vanno così, di applausi non ce n'è per nessuno. Chiaro. Vero tutto quello che ho letto: il poco buget, gli infortuni, la modesta caratura tecnica dei nostri giocatori, i limiti del mister, il calo fisico... concordo, come nella vittoria, sono tanti anche gli elementi della sconfitta.
Però essendo stufo di parlare da solo in macchina in deliranti auto-interviste, ho deciso di dire la mia. Pensiamo il Milan come un mobile Ikea, ecco le mie istruzioni per il montaggio.

Quindi armiamoci di fantasia e di concretezza, che possono benissimo convivere. Per esperienza personale, so che se si lavora coi giovani - oggi più che mai - devi essere CREDIBILE e COERENTE. Pioli deve ripartire DAL GIOCO, senza tirare in ballo altro. Ripartire da schemi, corsa, applicazione feroce. Senza riguardo per nessuno. Ci vuole coraggio. Il suo Milan del periodo Covid è rinato così, basta tornare a cose conosciute, credo che se si siano perse, sia colpa di una certa presunzione unita alla faciloneria: un terzino come Theo che sgasa felice per il campo senza criterio come fosse Kakà, senza passarla a nessuno, per farsi puntualmente chiudere di fronte all'area avversaria o lo schema già visto del 'palla a Leao' NON è calcio. Fa oratorio. Proposta? L'albero di Natale, il vecchio 4-3-2-1. Con questi protagonisti.

Su Tata non ho niente di educato e civile da dire, non posso. Metteteci un altro, qualsiasi. Otterrete una difesa più sicura e gol meno imbarazzanti. A quanti dicono e scrivono che non è molto colpa sua, invito a guardare i numeri del rapporto tiri fatti-gol. Degli altri. Mai visto niente del genere. In mezzo: Tomori/Kjaer - Thiauw/Gabbia (per ora di meglio non c'è). Col tedesco titolare. Sinistra: il Theo devastante che conosciamo ha bisogno di arrivare in corsa a difese ferme o poco mobili, aperte dal movimento dei compagni, non a caso il primo Theo chi aveva come compagno 'apriscatole'? Non Leao, ma Rebic, cioè un'ala sinistra che nel tempo è avanzata. Allora fuori il portoghese? No, tanto più che Ante è al capolinea. Ma ritornare a lavorare su quei movimenti, con Leao in versione fine campionato (cioè che buca dal fondo e la mette in mezzo) che si alterna al francese, renderebbe la nostra sinistra una bomba. La destra? Dietro ci copriamo facendo tornare Kalulu terzino titolare, Calabria è l'erede della dinastia Abate-Antonini: tanto cuore e serietà, però 'vorrei ma non posso'. Davanti a Pierre, basta patetici fan del tiro a giro (non lo sopporto più!!!!), o il Paperino Salamandra (molto rumore per nulla, direbbe il Bardo)...Cdk. Di cui Pioli non ha visto neanche le skills su Youtube, dove spesso si vede il belga partire da destra e accentrarsi.
Magari sbaglio: ma non è 'nato' così, calcisticamente parlando? Perché non farlo ripartire da quello che sa, dalle sue certezze? Ah, e aggiungo: SEMPRE titolare. Deve giocare per crescere, la teoria della panchina che aiuta è una boiata. Solo il lievito cresce da solo. A fianco di Cdk Tonali e Bennacer, ovviemente, più Pobega e Vranckx ad alternarsi. Dest lo metterei avanzato, a centrocampo, per creare caos davanti e non farlo marcare troppo, non è il suo forte. Vorrei dire anche Adli, ma credo di chiedere troppo al nostro 'on fire', per una scelta del genere ci vogliono...come dire...caratteristiche che forse non ha. Ma sono cattivo, lo so. Eh, a volte di fronte alle sue trovate sono 'on fire' anch'io.

Davanti? A destra Origi (ammetto di non ricordare..non è destro?) a dialogare e ad aprire spazi per Cdk, a sinistra Leao a fare lo stesso per Theo dalle retrovie, davanti Giroud, che così ci evita stucchevoli colpi di tacco alla Baryshnikov e può pensare a tirare e - perché no? - ricevere cross da chi sa farlo.

Usiamo quello che abbiamo, quindi. So bene che mancano all'appello dei giocatori, ma tra infortuni e cali vari, ammetto e capisco le difficoltà del mister. Che però deve lavorare con quello che ha, come ha fatto - bene - all'inizio, e smetterla coi suoi cocchi, compreso Diaz. Dev'essere - non lo dico con ironia - un bravo ragazzo, davvero. Ma calcisticamente può fare le fortune di una squadra di media classifica della Liga, niente di più. Quello di adesso è un 'nullocampista': non difende, non imposta, non conclude. Altri più bravi di me ne hanno messo a nudo i limiti. Spero davvero non lo riscattino, a meno che non ne facciano una seconda punta, in stile Raspadori al Sassuolo. Però qualcuno dovrà pur tornare, e le gambette sono corte...

Chiudo dicendo una cosa: chiaro come il sole che agli americani della nostra sala trofei non interessa nulla. Capiscono di soldi e di soldi parlano, e poco. Basta con gli omaggi a Elliot, che cura i propri interessi, che liquida un Gazidis come comprasse un giocatore. Non avremo grossi aiuti. Maldini e Massara smettano di fare affari solo col mondo francofono, il buon vecchio Corvino insegna ancora e Giuntoli quest'anno gli sta facendo fare, indirettamente, una gran brutta figura.
Ah, giusto per chiudere: i mobili Ikea sono ideati in Svezia, ma le istruzioni sono in italiano.