Dopo anni di successi continuati, la Juve targata Paratici non sembra intenzionata a volersi fermare: le vittorie non provocano rilassamento ma al contrario alimentano la voglia di vincere, ancora e ancora. Nel mondo Juve si guarda sempre avanti, senza fermarsi a contare le vittorie conquistate, puntando su di progetto costruito per cercare di vincere al più presto l’agognata coppa e continuare a vincere in Italia anche nel prossimo futuro.

La nuova rivoluzione di Paratici è quella di ricreare un nuovo zoccolo duro giovane e italiano, e per farlo ha già messo nel mirino i migliori giovani made in Italy del momento: Zaniolo (99) e Chiesa (97). Questi infatti sono i nomi in cima alla lista dell'a.d. bianconero che con Betancourt (97), Can (94), Rabiot (95) e Bernardeschi (94) completerebbero il centrocampo del futuro. In difesa, invece, presi De Ligt (99) e Demiral (98) come coppia centrale post-BBC che insieme a Romero (98) garantirebbero alla Juve di essere ben coperta nel pacchetto centrale di difesa supportata dagli esterni Pellegrini (99) e Cancelo (94). Davanti l’acquisto dell'anziano Icardi (93) con Kean il talento classe 2000 completerebbero invece il reparto offensivo. L'età media di questi giocatori risulterebbe di appena 22 anni, il che garantirebbe alla Juve un futuro molto più che promettente, senza contare Dybala (93) e Rugani (94) che sembrerebbero già con le valige in mano.

La spesa per arrivare a questi giocatori non sarebbe neppure troppo esosa, anche se non di certo economica: per Icardi basterebbero infatti solo 60 milioni per Chiesa 50 e per Zaniolo 40, ma prima di poter anche solo pensare a tre acquisti simili bisognerà creare lo spazio necessario nella rosa, vendendo sicuramente, qualche, se non tutti i senatori del gruppo come Mandzukic (86), Higuain (87), Matuidi (87), Khedira (87), Cuadrado (88). Di certo non sarà una impresa facile soprattutto visti i loro ingaggi e vista la loro voglia di non accontentarsi di progetti minori, ma vedremo il mago Paratici come riuscirà a sorprenderci.

Marvin Mastrini