Il calcio non è un'equazione matematica, ma quando ci apprestiamo alla creazione di una squadra vincente possiamo di certo affermare che ci sono degli equilibri, scritti e non che influiscono nella scelta della rosa tanto da potersi definire una vera e propria equazione matematica. Per far sì che la squadra diventi vincente ci sono però infinite variabili, ma delle linee guide si possono evincere ancora chiaramente, anche se ora si costruiscono squadre non più per vincere sul campo ma per vincere sul bilancio, con i ds preoccupati più di far plusvalenze che avere una rosa competitiva e vincente. Ma torniamo per una volta a parlare di vero calcio e di come dovrebbe essere una ipotetica squadra ideale. Per prima cosa un mix tra giovani e giocatori di carisma abituati a determinate partite e palcoscenici, possibilmente abituati a vincere. Perché solo vincendo si crea una mentalità vincente in un giocatore e in una squadra.

Ipotizziamo una squadra che giochi con il modulo più classico degli ultimi anni, il 4-3-3: servono 2 centrali di cui un marcatore e uno con i piedi buoni capace di far partire l'azione in caso di pressing sui centrocampisti. Due terzini di cui uno con spiccate doti offensive e uno con spiccate doti difensive capace quasi di fare il terzo centrale in occorrenza, con diagonali difensive già insite nel proprio DNA. A centrocampo uno capace di impostare e dare verticalità al gioco, un giocatore di rottura e corsa e un altro con doti più offensive con capacità di inserirsi negli spazi quando le difese di chiudono...se poi almeno uno di questi ha ottime capacità nel tiro tiro da fuori, si concretizzerebbe davvero il centrocampo ideale. Per ricordare un grandissimo centrocampo del recente passato senza andare a vedere lontano, basta ricordarsi Pirlo ad impostare, Vidal a correre e inserirsi, Pogba tecnica e visione di gioco capace di far tutto e tutti capaci di tirare da fuori...

Ma torniamo alla nostra ipotetica rosa ideale, davanti classica prima punta che sappia tenere palla giocare con la squadra  e sappia segnare nei momenti decisivi e all'occorrenza dare anche profondità. Gli esterni uno che attacchi come una seconda punta con tanta qualità, visione e fantasia e uno con tanta corsa e capacità di dribbling nonché di notevoli abilità  balistiche. Se questa ipotetica squadra vuole lottare per la Champions e campionato dovrà chiaramente essere costituita da 22 elementi con caratteristiche speculari. Ora riapplichiamo questi criteri alla Juve di ora...

Centrali Bonucci-de Ligt, nessuno dei due è un marcatore puro e sarebbe da preferire uno tra Chiellini/ Demiral con de Ligt/Bonucci. Esterni Alex Sandro e Cuadrado ci siamo, uno spinge e uno difende. Pjanic centrocampista senza verticalità ma cmq di impostazione anche se i suoi tempi di gioco spesso non vanno d accordo con quello che la partita chiede e preferisce spesso un appoggio dietro ad un rischio di cambio di campo o lancio verticale (Anche vero che se nessuno corre è difficile lanciare e cambiare campo) Bentancur centrocampista solido senza tempo di inserimento negli negli spazi, senza tiro da fuori, senza dribbling, fa più quantità che qualità anche se sta crescendo. 

Dall'altra parte sembra insostituibile Khedira l'unico capace di dare inserimenti, qualità e quantità ma rimane pur sempre uomo da 10 partite a stagione... Esterni di attacco con Ronaldo fermo come una prima punta Dybala che non rientra sulla fascia come faceva Mandzukic e Higuain perfetta prima punta, solo quando decide di giocare, così i centrocampisti rimangono più scoperti visto la poca copertura garantita dagli attaccanti che faticano anche ad iniziare il pressing. Come possiamo vedere questa squadra ideale vincente è ben lontana dalla realtà della rosa juventina a cui si aggiungono delle mancanze di sostituti come una vice punta un centrocampista e almeno un terzino... E il risultato di fine anno ha dimostrato i limiti della rosa di giocatori, alimentati da un allenatore che non è mai stato empatico con il gruppo.