Il calciomercato del Cagliari si è distinto fino a questo momento per l'attenzione verso il reparto di centrocampo, che è stato notevolmente rinforzato dagli arrivi di Nandez e Rog, e dal ritorno di Nainggolan, che si aggiungono a giocatori di provato valore, come Castro e Cigarini. Per ritrovare un centrocampo rossoblu di questo livello, o comunque di un livello paragonabile, si deve risalire almeno agli anni 2011-2013, quando i titolari erano Daniele Conti, Andrea Cossu, Albin Ekdal e Radja Nainggolan.

Il primo ad arrivare a Cagliari, nello scorso mese di luglio, è stato il croato Marko Rog, classe 1995, proveniente dal Napoli.
Rog è un centrocampista centrale, un ruolo in cui si è specializzato negli ultimi anni. Le sue caratteristiche forse più evidenti sono il dinamismo e l'agonismo, che lo rendono abbastanza efficace nel recupero della palla. Poi ha dalla sua parte la caparbietà: è descritto come un giocatore più di istinto che di raziocinio e quindi a volte è portato a commettere degli errori in impostazione o in copertura, ma non si arrende mai e tenta subito il recupero sull'avversario. Schierato accanto al playmaker garantisce dunque una buona solidità della linea mediana, ma dato che è anche un giocatore veloce nelle ripartenze e bravo sia nell'uno contro uno che nei lanci filtranti per le punte, l'allenatore ha le possibilità aggiuntive di impiegarlo da esterno e da trequartista.
In effetti i suoi esordi nella terza serie croata (2013) lo hanno visto distinguersi proprio nel ruolo del trequartista con buona predisposizione al gol, tanto da attirare subito le attenzioni delle squadre del massimo campionato, prima lo Spalato (2014) e poi la Dinamo Zagabria (2015). A Zagabria disputò la sua migliore stagione - 50 presenze, 11 gol, 6 assist - che gli valse il debutto in nazionale e la partecipazione agli europei del 2016. Il Napoli allora lo scoprì e lo prese per la cifra di 13,5 milioni, ma poi Sarri e Ancelotti non lo hanno utilizzato molto e comunque mai da titolare (52 presenze e 2 gol). Anzi, all'inizio di quest'anno il Napoli lo ha ceduto in prestito fino a giugno al Siviglia, ma anche in Spagna il giovane croato ha fatto molta panchina. Nelle poche apparizioni con i partenopei, comunque, Rog ha lasciato una buona impressione e i tifosi lo hanno apprezzato. Al momento è difficile dire se Rog può essere un giocatore importante anche nel campionato italiano, come lo è stato in Croazia. Per ora possiamo dire solo che i tecnici di una squadra di alta classifica e dagli obiettivi ambiziosi, com'è il Napoli, non hanno ritenuto di assegnargli un posto fra i titolari. Il Cagliari però potrebbe essere la squadra giusta per Rog, come lo è già stata per Pavoletti, anche lui piuttosto trascurato quando giocava nel Napoli.

Radja Nainggolan è arrivato in prestito fino al giugno 2020. Il Ninja, come lo battezzarono subito i tifosi rossoblu, torna dunque al Cagliari, la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta nel gennaio 2010 e con la quale ha giocato fino al gennaio 2014, quando fu ceduto alla Roma. Il calciatore belga di padre indonesiano non ha bisogno di tante presentazioni, basterà dire che è un centrocampista universale, capace di giocare da interditore davanti alla difesa come da trequartista, da mezz'ala come da regista. Tutti lo conosciamo soprattutto per la forza e la grinta che mette nei contrasti, spesso duri, ma ha dimostrato di sapere giocare anche di fino e di segnare gol di pregevole fattura. Chi tra i tifosi rossoblu non ricorda quel gol inflitto al Bologna nell'ottobre 2010, che è stato anche il suo primo in serie A, con un tiro al volo di destro dal limite dell'area dopo una respinta della difesa? Ha un temperamento forte il Ninja e in certe occasioni questo carattere irruente lo ha trascinato verso eccessi mai giustificabili, che poi in realtà stridono con la pacatezza dei modi e la disponibilità che dimostra normalmente e che sono nella sua vera natura.
Sorprende pure che un calciatore del suo indiscutibile talento non abbia avuto una vera carriera con la Nazionale del suo paese, alla quale ha detto addio dopo la mancata convocazione per il Mondiale 2018, ma restano appunto le sue grandi doti calcistiche, che ne fanno l'acquisto più importante degli ultimi mercati rossoblu.
Grazie al ritorno di Radja, i tifosi immaginano già un Cagliari che raggiunge grandi traguardi, pur sapendo che la realizzazione di questo sogno non può dipendere soltanto da lui. Il Ninja in conferenza stampa non si è sbilanciato. Di fronte all'entusiasmo dei tifosi, accorsi alla Sardegna Arena per la presentazione ufficiale, è rimasto con i piedi ben piantati a terra e ha affermato semplicemente di essere consapevole che sarà un campionato di lotta e sacrificio, per una squadra che deve prima di tutto conservare il posto in serie A. E lui non farà mancare il suo apporto, perché alla lotta è abituato: "Ho già combattuto una volta e sono pronto a rifarlo", ha detto. Anche per questo ha voluto ancora sulle spalle il suo vecchio numero 4, per dire chiaramente che il guerriero Ninja è tornato. Le parole di Giulini: "Radja sarà il punto di riferimento dello spogliatoio e l'esempio da seguire per i suoi compagni", lo hanno visibilmente lusingato. Lui è pronto per essere il leader della squadra, perché ha la personalità per esserlo. E poi vuole fortemente un'altra cosa, cioè fare pentire l'Inter di averlo scaricato.

Nahitan Nandez, classe 1995, dopo un'estenuante trattativa ha firmato un contratto che lo lega al Cagliari fino al 2024. Stando ai rumor di mercato, il Cagliari è riuscito a strapparlo alla concorrenza di Watford, Napoli e Lazio. Le note tecniche dicono che il calciatore uruguaiano predilige il ruolo del mediano davanti alla difesa, però ha dimostrato di disimpegnarsi bene anche come mezzala destra. Inoltre, ha una buona visione di gioco e una grande dinamicità e aggressività, che fanno di lui un centrocampista bravo sia da regista che da interditore. Nandez è forte e deciso nei contrasti, abile nelle discese con la palla al piede e nelle verticalizzazioni, è in possesso di un buon cross e di un tiro dalla distanza sufficientemente potente e abbastanza preciso (le statistiche dicono che la metà circa dei suoi tiri arriva in porta), tutte caratteristiche che lo avvicinano molto a Barella. Proprio come il centrocampista sardo, anche il giovane uruguaiano ha una spiccata personalità, che dimostra anche nella protezione della palla quando viene messo sotto pressione. Cresciuto nelle giovanili dell'Atlético Fernandino, non ancora diciottenne Nandez passò al Peñarol di Montevideo nella stagione 2013-2014, conquistando presto il posto da titolare e divenendo a 21 anni il più giovane capitano nella storia del Peñarol. Dopo avere vinto due campionati uruguaiani, nell'agosto 2017 si trasferì in Argentina, al Boca Juniors. Anche nell'undici di Buenos Aires non tardò ad imporsi come titolare. Con il Boca ha vinto campionato e supercoppa argentina nella stagione 2017-18. Con la Nazionale del suo paese ha disputato il Mondiale 2018 in Russia.

L'acquisto di Nandez è ad oggi il più costoso nella storia del Cagliari e l'attesa per il suo arrivo è stata lunga, ora il calciatore sudamericano è chiamato a ricompensare la Società e i tifosi con prestazioni che non facciano rimpiangere Barella. Anche il Ninja dovrà dimostrare di potere recuperare la forma dei tempi migliori, mentre Rog avrà tutto lo spazio per mettere finalmente in mostra il suo talento. Poi, spazio ai sogni.