Quinta vittoria per il Cagliari negli ultimi cinque incontri con il Chievo Verona, ma questa volta la partita ha avuto due facce nettamente distinte. Fino al momento dell'espulsione di Rafael, intorno al 40' del primo tempo, i rossoblu hanno fatto valere il maggiore tasso tecnico e hanno condotto la partita senza nessuna difficoltà, se si escludono i primissimi minuti di gioco, quando i veronesi hanno portato un pressing "feroce" a ridosso dell'area cagliaritana, mettendo in qualche imbarazzo il debuttante Pinna, l'esperto Ceppitelli e persino Nainggolan. Dopo l'espulsione del portiere, il Cagliari ha dovuto cambiare pelle e disporsi a contenere la squadra ospite, che ha provato ad avvantaggiarsi della superiorità numerica, senza però riuscire a cambiare il risultato.

I gol. I rossoblu non hanno impiegato molto tempo a portarsi in vantaggio con il gol di Joao Pedro, che è arrivato dopo soltanto sei minuti di gioco. Un cross proveniente da sinistra ha permesso a Ionita di colpire di testa il pallone, che ha superato il portiere ma è stato respinto dalla faccia della traversa. Sul rimbalzo, il più rapido è stato il numero dieci rossoblu, che ha segnato con una girata a mezza altezza. Il numeroso pubblico della Sardegna Arena ha dovuto aspettare dieci minuti per assistere al raddoppio cagliaritano, realizzato da Rog. Dopo una buona manovra sulla destra, avviata con la partecipazione di Birsa, Pinna ha servito Nainggolan, che senza esitare ha verticalizzato in area per Rog. Il croato si è immesso nello spazio tra i difensori clivensi e poi ha tirato di destro con forza, mandando il pallone poco sotto la traversa.

Il Chievo ha accorciato le distanze al 43', durante una fase di gioco in cui il Cagliari si stava limitando a controllare il tranquillizzante vantaggio. Un lancio lungo dei clivensi è stato letto male dai difensori sardi, in particolare da Ceppitelli, il quale si è lasciato superare alle spalle da Pucciarelli. Nel tentativo di anticipare l'attaccante gialloblu, Rafael è uscito dall'area ma ha colpito il pallone con una mano, obbligando l'arbitro Giua ad espellerlo. Sul tiro di punizione di Esposito, il subentrato Aresti non ha trattenuto il pallone, che Pucciarelli ha ripreso e calciato in rete comodamente.

La partita. Superato senza danni l'iniziale e asfissiante pressing clivense, il Cagliari ha preso in mano la partita e l'ha condotta secondo i modi e i ritmi che sono tipici dell'idea calcistica di Maran. La squadra, in possesso di palla, si muove compatta e porta in avanti il proprio baricentro, cercando di aprire spazi per le punte e per gli inserimenti dei centrocampisti, oppure di sfruttare l'apertura di corridoi laterali. La manovra si è svolta con ritmi abbastanza bassi ed è tornata spesso sui suoi passi per appoggiarsi ai difensori, che fraseggiano fra di loro per linee orizzontali prima di cedere nuovamente l'impostazione ai centrocampisti. Il Chievo, che pure aveva iniziato con grande aggressività, non ha mai tentato con convinzione di spezzare la trama cagliaritana e così ha subito il predominio territoriale e il possesso palla dei padroni di casa.

Il gioco del Cagliari si è mostrato più incisivo sulle fasce laterali. Il greco Lykogiannis a sinistra e l'oristanese Pinna a destra hanno disputato una partita maiuscola, distinguendosi per la grande dinamicità nell'eseguire le due fasi di gioco. Dai loro piedi sono partiti numerosi cross verso il centro dell'area di rigore e anche le azioni dei due gol li hanno visti tra i protagonisti. Il greco ha anche tentato di sorprendere il portiere ospite con un gran tiro da fuori area, durante una delle poche sortite a rete effettuate dai rossoblu nel secondo tempo, ma Semper è stato bravo a deviare in calcio d'angolo.

Dopo l'espulsione di Rafael e l'uscita dal campo di Birsa per fare posto ad Aresti, il Chievo ha guadagnato campo e in alcune circostanze è stato pericoloso nell'area rossoblu, in particolare durante il tempo di recupero, quando un cross basso del promettente Vignato ha raggiunto Stepinski. Il polacco ha colpito al volo e il suo tiro non ha mancato di molto la porta del Cagliari.

Tornando al rendimento dei rossoblu, in attacco si è mostrato in forma Joao Pedro, sempre nel vivo delle azioni offensive sarde. Il brasiliano sembra intenzionato a mettere in chiaro che non cederà tanto facilmente il ruolo di seconda punta che Maran sta cercando di cucirgli addosso da quando guida il Cagliari. Il suo rendimento in fase realizzativa sembra molto migliorato rispetto allo scorso campionato, anche grazie al lavoro di sponda che Pavoletti ha svolto egregiamente anche ieri sera. In effetti l'attaccante livornese ha giocato quasi sempre alle spalle di Joao Pedro, in una posizione da centravanti-boa che ha permesso al numero dieci di proiettarsi in area con frequenza e pericolosità. Rovescio della medaglia, Pavoletti è stato meno presente del solito sui cross e soltanto una volta, nel secondo tempo, ha colpito di testa mandando il pallone a sfiorare il palo alla destra di Semper. Bisogna anche aggiungere che il centravanti non sembra ancora al meglio della condizione atletica.

Il centrocampo, con Nainggolan, Rog, Ionita e Birsa è stato abbastanza propositivo finché è durata la parità numerica, poi si è dovuto sacrificare in un duro lavoro di protezione davanti alla difesa. Sono piaciuti, in particolare, Rog e Nainggolan, autori di alcune percussioni verticali e di diversi interventi a togliere palla, che hanno suscitato l'acclamazione dei tifosi.

Fra i difensori merita una menzione speciale il giovane Simone Pinna, chiamato in campo da Maran dopo le defezioni di Cacciatore e Mattiello. L'allenatore avrebbe potuto ricorrere all'esperto Pisacane, invece ha voluto dare fiducia al terzino classe 1997, che nel precampionato aveva mostrato grande impegno e tanta grinta, qualità che ha confermato senza risparmio anche ieri sera, meritandosi l'ovazione del pubblico al momento della sua uscita per infortunio.

Discreta invece la prova di Klavan e Ceppitelli, con quest'ultimo che si è reso protagonista di qualche errore o indecisione di troppo.