Le ultime due partite di rodaggio, prima dell'inizio della nuova stagione con la Coppa Italia, hanno lasciato l'impressione di un Cagliari che sta gradualmente migliorando la condizione fisica e il gioco.
In realtà l'amichevole di ieri sera a Catania non ha aggiunto niente a quanto aveva detto la sfida di mercoledì sera ad Istambul contro il Fenerbahce. In Sicilia Maran ha schierato inizialmente una formazione molto lontana da quella che giocherà normalmente in campionato: Rafael, Mattiello (46′ Walukiewicz), Pisacane (78′ Pinna), Romagna, Cacciatore (71′ Lykogiannis), Deiola (78′ Ionita), Cigarini (71′ Rog), Oliva, Nainggolan (71′ Pavoletti), Han (46′ Birsa), Cerri (78′ Joao Pedro).
L'affaticamento causato dall'incontro ad alta intensità in terra turca non poteva certo permettere l'immediato riutilizzo dei titolari, a parte il Ninja, che ha bisogno di mettere minuti nelle gambe. Questa squadra un po' improvvisata ha sofferto la voglia di fare bene dei padroni di casa, che hanno approfittato di una palla persa da Pisacane per portarsi subito in vantaggio. Gli ingranaggi poco oliati hanno girato a fatica e soltanto negli ultimi dieci-quindici minuti, con l'ingresso di alcuni titolari, il Cagliari ha potuto raggiungere il pareggio con Joao Pedro.

La partita contro il Fenerbahce ha rappresentato un test sicuramente più difficile rispetto ai precedenti con il Leeds e il Freiburg. Il risultato (2-2) è positivo e rappresenta già in sé un motivo di soddisfazione, visto che nelle altre due amichevoli giocate contro la squadra turca (nel 2017 e 2018) il Cagliari aveva rimediato altrettante sconfitte, sia pure di misura. Maran ha schierato inizialmente Cragno, Cacciatore-Ceppitelli-Klavan-Lykogiannis, Rog-Nainggolan-Ionita, Birsa, Joao Pedro-Pavoletti.

Bisogna dire subito che la squadra di Istanbul è più avanti del Cagliari nella preparazione e di questo fatto bisogna tenere conto, perché pesa sull'andamento di una partita. I rossoblu hanno cominciato con l'atteggiamento prudente a cui ci ha abituato il tecnico trentino, così fino al quarto d'ora l'iniziativa è stata costantemente nelle mani dei padroni di casa, pericolosi al tiro in diverse occasioni. Diversamente da quanto si è visto nella partita contro il Friburgo, il Cagliari questa volta non ha aspettato il secondo tempo per reagire agli attacchi e ha avuto un buon momento tra il 15' e il 25', con tiri al volo alti di Nainggolan e Rog, ma soprattutto con un'azione di Lykogiannis che ha portato Pavoletti a tu per tu con Altay Bayindir; il centravanti ha provato a superarlo, ma nell'azione è andato a terra, forse toccato dal portiere. Dieci minuti dopo Nainggolan, ancora non al meglio della condizione (ma Maran si è detto soddisfatto della sua prova generosa), perde palla, per recuperarla commette fallo e viene ammonito; dal calcio di punizione nasce il gol di Emre Belozoglu e proprio allo scadere del primo tempo Ozan, sorprendendo una difesa forse un po' troppo statica, avanza dalla trequarti e raddoppia con un tiro radente.

Maran all'inizio del secondo tempo fa la mossa che ha cambiato la partita del Cagliari, mandando in campo Han al posto di Birsa. Il nordcoreano fa coppia d'attacco con Pavoletti, mentre Joao Pedro scala nella posizione di trequartista. Da quel momento infatti la manovra d'attacco funziona meglio, le giocate diventano più efficaci e ai rossoblu bastano meno di dieci minuti per accorciare le distanze, proprio con un gol di Han su lancio profondo di Nainggolan.
Lasciamo stare che Bayindir non sia stato perfetto nell'intervento, quello che conta a mio giudizio è che il Cagliari si è giovato di un cambio tecnico-tattico perfetto, che ha sistemato i giocatori giusti nei ruoli giusti per superare la pressione alta della linea difensiva turca. Il risultato arriva chiaramente in conseguenza del miglioramento del gioco, perché i turchi appaiono disorientati e i rossoblu affondano il secondo colpo poco dopo il 60', quando Joao Pedro anticipa un avversario, viene atterrato in area e trasforma il calcio di rigore.

Poi interviene la maggiore stanchezza dei sardi e i turchi possono gradualmente rialzare la testa. Allora ci pensa Cragno a salvare il risultato con una grande parata nei minuti finali, respingendo una punizione di Ekici a ridosso del palo. Nell'azione il portiere si infortuna alla spalla e potrebbe avere bisogno di alcune settimane di recupero prima di tornare in campo. L'ultima occasione però è stata ancora del Cagliari, con Cerri (entrato al posto di Pavoletti) che, tutto solo, non è riuscito a superare il portiere in uscita.

Forse non è il caso di parlare di un Cagliari che "regala spettacolo", come ha fatto il Corriere dello Sport, ma mi sembra di poter dire che i combattivi rossoblu abbiano fatto un bel passo in avanti, in attesa che Maran possa disegnare la formazione titolare definitiva, adesso che anche Nandez si è messo a disposizione.