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"Se nasci quadrato, mica puoi morire tondo" Gennaro Ivan Gattuso 

Gladiatore, combattente, "bad boy", grintoso, infaticabile, leggenda. Grande cuore rossonero. Quello che è stato Gattuso per il Milan va oltre il campo. E' stata l'incarnazione dello spirito Milan. Gennaro Ivan Gattuso è nella Hall of Fame del Milan ed è nel cuore di tutti noi rossoneri. Chi tifa Milan non può non amare Rino o Ringhio Gattuso. Nell'Arca delle gloria del Milan Gattuso ha un posto di rilievo. Tifoso rossonero da sempre, da quando era bimbo, da ragazzino passava il tempo a scrivere forza Milan sui muri della sua Calabria. Testualmente a tal proposito ha dichiarato: "Da bambino passavo il tempo con il pennarello in mano a scrivere "Forza Milan" sui muri del paese". Gennaro Gattuso con il Milan ha creato un legame indissolubileArrivò al Milan dalla Salernitana. A tal proposito, sul suo primo giorno a Milanello ha dichiarato: "Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino e presi due schiaffi in testa da Costacurta, dicendo che dovevo pulire. Così capivi subito la mentalità"

Centrocampista di contenimento e di interdizione, centrale di centrocampo ma soprattutto mezz'ala destra in un 4/3/3, Gattuso eccelleva nel tackle, nella corsa, nel recuperare palloni e nella fase di interdizione. In questo è stato uno dei migliori in assoluto. E' stato un centrocampista difensivo fondamentalmente, abile più a interrompere il gioco degli avversari che non a costruire quello della sua squadra. Alto 1,77 cm per 77 kg, il suo piede preferito era il destro. E' stato un giocatore che sarebbe stato titolare in tutti i top team, proprio per la sua incredibile dedizione al lavoro e a fare contenimento e interdizione a centrocampo. Maschio nel modo di giocare, grintoso, rude e duro negli interventi, cattivo nel modo di giocare, ma corretto, ogni tanto é capitato nel corso della sua carriera che abbia deliziato la platea con qualche palleggio, ma non era questa la sue peculiarità. Era uno che in campo "menava pesante" e non dava certo "colpi di fioretto". Gladiatore, infaticabile, dotato di grande corsa e grinta, da sembrare instancabile, grande professionista, in campo ha sempre sputato sangue e dato il massimo. "Bad boy" dal cuore grande e dalla immensa umanità, Gattuso ha sempre amato il Milan e il Milan ha amato lui. Era inconfondibile con la sua maglia numero 8 sulle spalle. Con il Milan il suo esordio è avvenuto il 15 settembre del 1999 nella partita di Champions League Chelsea vs Milan, che terminò 0 a 0.

Gennaro Ivan Gattuso detto Ringhio per la sua aggressività in campo è nato a Corigliano Calabro, in Calabria, il 9 gennaio del 1978. Fu scartato dal Bologna e fu scelto dal Perugia. E' cresciuto nelle giovanili del Perugia, con il quale esordisce nei professionisti sia in Serie B e sia in Serie A. La sua carriera nei professionisti è iniziata nel 1995/96, in Serie B con la squadra umbra, ed è finita nel 2012/2013, con il Sion in Svizzera, dove è stato non solo calciatore ma ha svolto contemporaneamente anche il ruolo di allenatore e poi di vice allenatore del club svizzero. Con il Perugia, a livello giovanile, ha vinto due campionati primavera, mentre a livello professionistico ha vinto trofei con il Milan a livello di club e con l' Italia, a livello di nazionale. Dopo il Perugia è andato in Scozia, per militare con i Glasgow Rangers, dove milta nella stagione 1997/98 e da luglio fino a ottobre del 1998. Nell'ottobre del 1998 fino a fine campionato milita nella Salernitana, in Serie A, dove conclude il campionato 1998/99. Viene ceduto al Milan per 20 miliardiLa Salernitana lo prelevò dai Rangers per 9 mld di lire. Fu uno degli acquisti più costosi della storia granata. A tal proposito, Andrea D'Amico, che all'epoca era il suo agente, ha dichiarato: "Ricordo ancora quando Advocaat voleva mandarlo via a tutti i costi dai Rangers Glasgow. Mi attivai per riportarlo in Italia: era appena diventato un mio giocatore, c'eravamo conosciuti all'Hilton di Glasgow, si era appena fidanzato con Monica che poi sarebbe diventata sua moglie. Mi accordai con la Salernitana allenata da Delio Rossi, ma il presidente Aliberti stava per tirarsi indietro in quanto non era riuscito a vendere alcuni esuberi. La mia insistenza permise di chiudere l'affare. Il giorno della firma a casa di David Murrey c'erano Sean Connery e Catherine Zeta Jones, che erano amici del patron dei Rangers: fu un giorno evidentemente fortunato. Da lì sbocciò la carriera di Rino, tanto che l'estate successiva lo vendemmo al Milan per 20  miliardi. Gattuso fece ricredere tutti gli scettici, diventando uno dei più grandi centrocampisti al mondo e vincendo tutto: scudetti, Champions e Mondiale. Ricordo ancora la finale del 2006 vista insieme al papà di Rino. Una emozione incredibile, soprattutto ripensando a quel 1998 in cui ero tra i pochissimi a credere in Gattuso che per me è come un figlio".

La sua meravigliosa storia con il Milan inizia nel 1999/2000 e finisce nel 2011/2012. Tanti trionfi con i rossoneri e anche qualche episodio fumantino come quando nella stagione 2010/2011 con  Max Allegri in panchina, al termine della gara di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Tottenham, il calabrese aggredì l'allenatore in seconda degli spurs all'epoca, tale Joe Jordan, che fu anche un modesto giocatore del Milan, reo di averlo provocato dalla panchina. Ne nacque un parapiglia finale pazzesco. Alla fine di tutto questo Gattuso il 21 febbraio del 2011 è stato squalificato dalla UEFA per 4 giornate.  

Gattuso complessivamente con il Milan giocò 468 match conditi da 11 gol. Vinse con il Milan tutti i trofei calcistici più importanti: 2 scudetti (2003/2004 e 2010/2011), 1 coppa Italia (2002/2003), 2 supercoppe italiane (2004 e 2011), 2 Champions League (2002/2003 e 2006/2007), 2 Supercoppe Europee (2003 e 2007), 1 coppa del mondo per club (2007). Con la nazionale italiana Under 21 ha vinto un Europeo nel 2000 e con la nazionale italiana maggiore è stato campione del mondo nel 2006. A livello individuale ha vinto un ALL STAR TEAM dei mondiali del 2006 e un PREMIO CARRIERA ESEMPLARE GAETANO SCIREA nel 2012. Gattuso è un cuore rossonero con una grinta da diavolo. E' stato un gladiatore del Milan. E' anche riuscito ad allenare il club rossonero, sia la primavera che la prima squadra per due anni, dal 2017 fino al 2019 portandolo anche ad un punto dalla qualificazione in Champions League, ma ciò che ha fatto da calciatore con il Milan è scolpito indelebilmente nella storia rossonera e nel cuore di tutti i tifosi del Milan.

Gattuso, gladiatore e leggenda rossonera. Un combattente al servizio del Milan.

Piccolo aneddoto personale: quando avevo 15 anni riuscì a fare una breve intervista di pochi minuti a Gattuso al telefono. Il Corriere dello Sport aveva organizzato la possibilità per noi tifosi di intervistarlo invitando Gattuso nella sua redazione e mettendo a nostra disposizione un numero di telefono da chiamare per poter porre la nostra domanda a lui. Ne fui entusiasta ed essendo uno dei miei calciatori preferiti ( è anche l'idolo di Tonali che quando venne al Milan lo chiamò per chiedergli il permesso di poter indossare la numero 8, permesso che Gattuso accordò, lo stesso Gattuso fece lo stesso quando venne al Milan con Roberto Donadoni) gli chiesi se sarebbe restato al Milan. Il mio timore era che potesse andare via. Avevo letto dell'interessamento del Leeds United e lui mi disse che c'erano anche altre squadre interessate ma che sarebbe rimasto al Milan. Mantenne la promessa.

"Se vado in guerra lo prendo con me, pochi sono come lui. Rino non mollava mai, ti stava addosso. Non è Messi, ma ti dava una carica mostruosa". Zlatan Ibrahimovic su Gennaro Ivan Gattuso 

"Io al Milan mi sentivo tifoso, capitano e presidente" Gennaro Ivan Gattuso