Non sono proprio uno che si accontenta, non quando devo sognare almeno. E la partita contro il Napoli non mi ha per niente accontentato. Quanti di voi, quanti vostri amici vi avranno detto: “oh, non si sarà vinto, ma sono orgoglioso di questa squadra, giochiamo meglio di tutti, siamo straordinari, solo la sfortuna ci ha impedito di vincere…” e tantissime altre di queste tristi banalità. Oh, sia chiaro. Tutto vero. Condivido tutto. O quasi. Il discorso sulla sfortuna lo riprendo verso la fine. Non sono uno di quelli che si accontentano del “saluto di Beatrice”, mi spiace. Avrei voluto vincere, anche perché era concretamente possibile farlo. Lo abbiamo visto. E avremmo potuto lottare per il secondo posto mandando il Napoli ufficialmente in crisi. Invece, come al solito, niente di tutto questo. I ragazzi vanno elogiati per l’impegno e il gioco espresso. E tanto. Ma non possiamo dimenticare che noi dovevamo vincere. E questo deve pesare nella valutazione finale, anche perché nel calcio è l’unica cosa che conta. Siamo stati in vantaggio per 9 secondi scarsi di gioco effettivo, una cosa che non avevo visto accadere mai nella vita. In un modo poi, così sciocco che fatico a commentarlo. Un pallone morto, che un difensore non avrebbe mai dovuto intercettare e che un portiere non avrebbe mai dovuto seguire. Ritornando poi al capitolo sfortuna. Qualcuno si chiede come mai la Juve al 90’ contro il Napoli tira da 25 metri, il pallone viene sfiorato e finisce per beffare Reina, finendo in rete? Oppure ricordatevi del recente 2-1 tra la nostra viola e l’Inter, con gol di Babacar al 91’… Potrei ricordare altri mille episodi. E questi presunti colpi di fortuna (perché il tiro di Zaza e la rete di Babacar possono anche essere classificati come tali) non capitano mai per caso. Io ricordo quanti gol ha fatto Pippo Inzaghi quando si infilava in mezzo alla barriera e la deviava. Ricordo anche una finale di Champions, decisa così. Ci sono due motivi per il quale capitano queste cose. O sei così impaurito e fragile che finisci col farti quasi gol da solo (come l’Inter contro di noi) o sei così forte e sicuro di te che non ti basta mai, che vuoi sempre prenderti tutto (come Zaza e generalmente come l’odiata Juventus). Né Napoli né Fiorentina hanno quella forza, né quella debolezza. Di Higuain ce ne vorrebbero 7-8 in ogni squadra e non sto parlando di qualità calcistica. Sto parlando di leadership, di follia, di cattiveria, come ha dichiarato Boban in settimana (grande centrocampista del Milan di qualche anno fa) che ha tenuto a precisare che “alla Fiorentina manca uno che si incazzi quando le cose vanno male”. Ed è proprio così. E da queste piccole mancanze caratteriali nascono quei maledetti due pali. Il primo di Kalinic che non punta deciso la porta, ma si defila leggermente, si lascia appena influenzare dal ritorno del grosso Koulibaly e colpisce il pallone troppo sotto, anticipando il gesto tecnico di qualche millesimo di secondo, tirando in caduta. Sfortuna sì, per una piccola percentuale. Contro la Roma fu la stessa cosa (tirò fuori) e gli errori così pesano. Sono ancora 11 le reti segnate finora in campionato su 27 partite, il bilancio inizia ad essere scarno dal punto di vista realizzativo. Infine Tello. Il giovane canterano mi sta sbalordendo, devo essere sincero. Mi ricordavo molto più fumo e molto meno arrosto. Peccato che ieri sera, in mezzo ad almeno 60 minuti di arrosto straordinario, si sia fatto ingolosire da un filo di quel fumo, non crossando al centro per un gol che era fatto. Ha voluto tenere il pallone, facendo un dribbling egregio e tirando di sinistro, mirando fin troppo all’angolo… La palla non entra anche qua per una questione di millimetri e sicuramente in questo caso la sfortuna ha un’incidenza maggiore rispetto all’azione di Kalinic. Ma manca sempre quel briciolo di concretezza, di cattiveria. Ancora incompiuti, per l’ennesima volta. Riusciremo ad invertire la tendenza venerdì sera, per la gara più importante di tutto il nostro campionato? Tutta la città deve convincersi che sia possibile una vittoria a Roma. Le imprese, nascono dal basso…. "Il Gazzettino del Chianti" Link: http://www.gazzettinodelchianti.it/articoli/rubrica/535/chianti-in-viola-2-marzo.php#.VtbZ0_nhDGi