E’ difficile mettere per iscritto le mie sensazioni su questo mercato. Lo ammetto. Speravo che finalmente sarebbe stato fatto un ultimo salto di qualità. Quel salto che ci avrebbe permesso di competere per qualsiasi competizione. Ribadisco e preciso: COMPETERE. E mentre lo speravo e lo scrivevo piovevano offese da tutti i lati: - facile eh, con i soldi che non sono tuoi! Ti meritavi Preziosi! - sièè, figurati se spendono quei ciabattini permalosi, era meglio Vittorio! - ma stai zitto gobbo e vedi di cantare di più! (arrendetevi: non canto mai. OK menatemi pure, me lo merito). E molte altre “frasi fatte” passando sempre dagli estremi, come nel DNA di Firenze e dei fiorentini. Passiamo ai fatti. La Fiorentina ha tirato fuori quasi 20 mln € per i cartellini dei nuovi giocatori. E ne tirerà fuori almeno altri 10 per gli ingaggi lordi dei nuovi arrivi. E sono stato basso. Un fottìo di denaro per acquistare una serie di scommesse o di giocatori “normali”. Faccio un esempio stupido. Il riscatto di Cuadrado era imprescindibile (15 mln). Andare dal Torino e prendergli Darmian (9-10 mln bastavano?) e allo Shaktar e prendergli Fernando (altri 3 mln per il prestito bastavano?), dare 1 mln al terzino e 1,5 al mediano (5 lordi) era davvero impossibile? Erano i soliti soldi. MOLTA MENO FUFFA, MOLTA PIU’ SOSTANZA. Se il progetto era quello di spendere quel che poi è stato davvero speso dovevamo andare in questa direzione: un terzino fortissimo, un buon centrocampista centrale, giovane, di prospettiva, ma che fosse comunque un TITOLARE, riscattare Cuadrado. La realtà è che la strategia, di certo non era questa. L’idea era di prendere per il culo gli sceicchi o i presunti tali dando una valutazione gonfiatissima al nostro gioiello di famiglia (che infatti ci è rimasto in mano) e con quei soldi di fare un po’ di mercato. Un’idea che per altro condividevo in pieno. Peccato che non tutti gli sceicchi sono “polli” e la ridicola valutazione di Cuadrado abbia tarpato le ali a tutte le idee (?) che avevamo. Alla fine, la concitazione del momento e forse anche un po’ di pressione da parte della piazza hanno fatto sì che la società corresse ai ripari negli ultimi 2 giorni di mercato, con operazioni dubbie anche se apprezzabili. Ma i risultati al momento sono questi: 1) Una rosa pressoché identica. Farcita solo di qualche alternativa interessante e un paio di scommesse pure, sebbene di altissimo valore tecnico (anche se entrambi arrivati in prestito, sia Marin che Richards). 2) Nonostante quanto al punto precedente, sono stati spesi circa 30 mln €. Se pensiamo che questa abnorme cifra non ci porta alcun calciatore di valore internazionale riconosciuto, mi viene da piangere. 3) Abbiamo 33 giocatori in rosa. TRENTATRE’! (ecco spiegato il titolo). Non siamo riusciti a cedere o a rescindere pressoché con nessuno. Pazzesco. 4) Una nota a parte la merita la cessione di Romulo. Abbiamo insistito noi per farcelo comprare, visto che il Verona non lo aveva riscattato nei tempi. Dopo che ce lo hanno ricomprato a forza, lo piazzano due giorni dopo al doppio di quanto ce lo hanno pagato. Ma com’è possibile? Non potevamo riprendercelo per poi venderglielo noi alla Juve? Oppure potevamo proprio tenercelo se le alternative erano Brillante, Kurtic, Tomovic nei vari ruoli che lo scarso brasiliano sa coprire? 5) Abbiamo alcuni calciatori in scadenza di contratto. Uno di questi è Aquilani. Le trattative con lui non stanno andando bene. Le strade si divideranno al 99%, parole del suo procuratore. Speriamo sia solo il gioco delle parti, ma iniziare la stagione con l'ex romanista in scadenza, con Borja Valero ancora in totale confusione dopo l’espulsione di gennaio scorso a Parma, con Pizarro più vecchio di un anno… mi dà un po’ di pensiero. 6) Ci ritroviamo con un Giuseppe Rossi sempre più incasinato sul piano fisico. Auguriamoci di vederlo prima di Natale o anche subito dopo. Ma di rivederlo come ci ha abituato. Purtroppo nel frattempo, alternative alla sua altezza non ce ne sono e forse non ce ne potevano manco essere. Ho la brutta sensazione che sia stata persa una grandissima occasione. Ero e rimango assolutamente convinto che con questo sforzo economico, avremmo veramente potuto costruire qualcosa di straordinario. Di notevolmente superiore a quanto fatto. Ad ogni modo, adesso basta. Questi erano tutti i lati negativi di questi orripilanti 3 mesi di inutile e lunghissimo mercato. Adesso concentriamoci sul campo. Nonostante tutto quello che ho elencato, nonostante la mia vana speranza di poter competere per qualcosa di storico, nonostante il mio rammarico per aver speso male dei soldi o per aver sbagliato le strategie di questo mercato... Nonostante gli iper-critici pallosi come me, meglio di noi ce ne sono poche. E finalmente è arrivata l'ora di smettere di chiacchierare e di cominciare a giocare.