Due emozioni contrastanti. Sono quelle che che mi ha causato Juve-Milan di sabato scorso. Una negativa, e l'altra positiva.
Eh sì, in quella negativa c'entra più di qualcosa il signor Leonardo Bonucci.

Ma andiamo con ordine, e lasciando in cauda veneno, partiamo dal buono.
Il buono è che la Juve, nonostante una buona parte di match giocato un pò in sordina, soffrendo il Milan di Gattuso, alla fine è riuscita a portarla a casa.

Piccola divagazione d'obbligo - è una bella squadra il Milan di Gattuso, e, soprattutto, è un grande allenatore Gattuso...al di là del gioco o dei risultati, è spettacolare e rinfrancante vedere i comportamenti e sentire le parole del Gennarone nazionale... un'umiltà fantastica, mai una parola fuori posto, solo la meravigliosa dedizione al gioco del calcio, senza adito a polemiche o distrazioni di qualsivoglia natura, e i risultati, fortunatamente si vedono sul campo... squadra senza fronzoli che corre e suda, giocatori rivitalizzati, striscia di risultati utili con tanto di risalita in classifica, differenza col predecessore Montella (che alla corsa e all'attenzione difensiva non era notoriamente avvezzo già da tempi non sospetti...) impietosamente sbattuta sulla faccia di molti, tra i quali anche quelli che l'anno scorso a Giugno hanno fatto la scelta di far iniziare la stagione all'allenatore napoletano... per quanto mi riguarda, Gattuso si merita uno chapeau già da ora col campionato ancora in corso, e se fossi tifoso rossonero mi augurerei che i vertici societari non si lascino scappare un simile professionista e una simile personalità.

Tornando alla partita, a parte che per il solito carattere e per il solito uso egregio della rosa da parte di Allegri, mi sento di rallegrarmi per il ritorno, provvidenziale e benaugurate, di Cuadrado, in un momento della stagione in cui serviranno ricambi freschi e soprattutto inventiva ed esuberanza tecnica per le partite importanti soprattutto in Champions, dove avere la capacita di sparigliare le situazioni con i colpi di testa tipici del colombiano può essere vitale...se riuscissimo a recuperare bene anche Bernardeschi, penso che questo finale di stagione potrebbe rivelarsi ben più interessante del previsto...
E ora passiamo alle cose negative... E' stato negativo vedere la Juve subire un Milan veemente e anche ad un passo dal vantaggio, ma ammetto che lo è stato di più perchè il pareggio è stato agguantato da un ex un pelino più al centro dell'attenzione di De Sciglio e Storari, ovvero Bonucci; il nostro, per la precisione, ha ben deciso di sfoderare un'esultanza alquanto vistosa dopo la marcatura del suddetto pareggio; si aggiunga anche che, nel post partita, si è premurato di specificare che l'esultanza di cui prima non era stata premeditata, ma che è stata una reazione spontanea all'accoglienza (a suon di fischi, ndr) ricevuta dallo Stadium. 
Ebbene...ho sentito molti, anche tifosi juventini, condannare i fischi a Bonucci e dichiarare che avrebbe meritato applausi... ho sentito che esultare come vuole è un suo sacrosanto diritto come tesserato del Milan...
Sapete cosa? Sono d'accordo... è giusto che un calciatore del Milan, per quanto ex, esulti se segna un goal, tra l'altro importante... è anche giusto che un professionista faccia scelte legittime di carriera e possa decidere di trasferirsi altrove se questa è la sua decisione... è giusto riconoscere quanto di buono fatto da quel professionista da una parte prima di trasferirsi da un'altra, e riconoscergli la giusta gratitudine...
Ma sapete cosa è giusto anche? Riconoscere l'affetto che dei tifosi hanno nutrito per il professionista e l'attaccamento alla maglia che ci si aspetterebbe per una squadra come la Juve... 
Il diritto inalienabile di un professionista a compiere le sue scelte è fuori di ogni dubbio, ma cosa ne è della lealtà, dell'onore e del privilegio provenienti dal difendere dei colori? Nel calcio, come nella vita, esistono dei valori che non sono scritti da nessuna parte e non sono contrattualizzabili... sono risultato di affezione, fanno riferimento ad un codice di comportamento che non si può monetizzare nè scambiare con nulla, perchè frutto di un sentimento vero...
Il caso Bonucci, poi, è aggravato dal debito (credo innegabile) di immagine e di valore calcistico che lui deve alla Juve...
Bonucci è diventato il Bonucci odierno perché è stato alla Juve; se può godersi lo stipendio che prende oggi e se ha raggiunto il valore di mercato che aveva l'estate scorsa lo deve ai 7 anni in bianconero... prima era solo un primavera dell'Inter girato come contropartita al Genoa e poi rigirato al Bari, con qualcosa di buono solo lasciato intravedere, ma mai mostrato chiaramente... la Juve lo ha aspettato e compreso nei suoi primi, incerti (a volte anche disastrosi) anni in bianconero... e lo ha aspettato anche quando ha dovuto assentarsi dal suo mestiere di calciatore per stare vicino al suo bambino con problemi di salute... credo che tutto ciò, un minimo, se non di gratitudine, di affezione avrebbe potuto valerla...

Bonucci, con la sua scelta ha detto che tutto questo non conta nulla, o quantomeno conta molto meno che non una tribuna punitiva ad Oporto (tra l'altro per giusti motivi disciplinari nei confronti di tutta la squadra); Bonucci ha voluto dire che lui è troppa roba per la Juve, che lui e la sua figura sono superiori alla "squadra" Juve e che, evidentemente, era proprio il Milan il giusto ambiente dove estrinsecare questa sua superiorità...

Nessuno (sano di mente) può fare a Bonucci una colpa per le sue scelte, né Bonucci ha commesso alcun reato per quel che ha fatto... in nessun tribunale potrebbe essergli ascritta alcuna colpa, ma se esistesse un tribunale speciale bianconero, li sarebbe responsabile di uno dei reati più gravi, l'aver voltato le spalle ai colori bianconeri, che di nemici ne hanno già abbastanza all'esterno, e non hanno affatto bisogno di nemici interni... Dunque, per chi invece i colori bianconeri li ama, e riterrebbe un privilegio incommensurabile poterli difendere, è più che lecito fischiare Bonucci, non vederlo bene ed esecrare le sue implicite dichiarazioni di indifferenza nei confronti dei colori bianconeri... è stato giusto fischiare Bonucci, è stato giusto accoglierlo male, ed è (e sarà per sempre) naturale vederlo esultare allegramente quando ha segnato o segnerà di nuovo alla Juve, perché Bonucci ha messo bene in chiaro che ha scelto di diventare "nemico" della Juve... quel volto che ancora facciamo fatica ad interpretare come quello di un "nemico", di un "nemico" lo è diventato veramente... gli applausi se li merita chi ha la bravura, le capacità e l'umiltà per far del bene alla Juve, chi se ne assume gli onori ma soprattutto gli oneri...
Bonucci a questo ha scelto LEGITTIMISSIMAMENTE di voltare le spalle... ritengo, per chi ama la Juve, sia LEGITTIMISSIMO fischiarlo...

 

  Fil. S.