I conti si tirano alla fine. Ok. Vale per tutte le cose, incluse quelle di calcio. Ma ci sono elementi che, anche se non sono inerenti la fine di qualcosa, possono comunque comunicare molto riguardo quel "qualcosa".

Ad esempio, il comportamento di Andrea Agnelli in questi giorni, in merito al futuro tecnico della Juventus. Un qualcosa su cui si stanno rincorrendo senza sosta voci e controvoci, confermandosi e smentendosi (e tutto ciò si può anche comprendere), decretando ora una rottura con Allegri e un nuovo corso tecnico, ora una conferma del livornese.

Se mi chiedeste cosa ne penso, in questo momento in fondo ancora piuttosto prematuro e con la benchè minima traccia di alcuna mossa reale delle parti in causa, è che tutto potrà succedere... ma quello di cui vorrei parlare qui sono gli spunti, per quanto scarsi, che si possono trarre dai (pochi) fatti in questione, e dare un personale giudizio sulle volontà che ne traspaiono. 

Da quando Agnelli regge la Juve non mi sovviene finale di stagione in cui non ci fosse stata la classica riunione dirigenza-tecnico in cui si tirano le somme della  stagione trascorsa e, soprattutto, si gettano le basi per quella ventura, a cominciare dalle volontà del tecnico stesso... un'usanza molto pratica e assennata, a  mio parere, in quanto permette di valutare la motivazione delle parti al prosieguo del progetto, e di pianificare per bene le mosse per l'attuazione del  progetto stesso...

C'è stata una di queste riunioni anche alla fine della sostanzialmente trionfale stagione 2013-14, quella degli straordinari 102 punti...la  stampa ventilava i consueti mal di pancia del tecnico di allora, tale Antonio Conte, e l'incontro ebbe luogo in quel caldo Maggio...ne risultò un tweet di  Agnelli dove si rivelava che il tecnico per la stagione 2014-15 sarebbe stato proprio Antonio Conte...non una parola da Antonio Conte, invece...parlò  Conte, dopo... un paio di mesi dopo... la Germania si era laureata quadricampione del mondo in Brasile, e il ritiro estivo della Juve era cominciato da 2  giorni... parlò Conte e disse che se ne sarebbe andato... se ne andò, immantinentemente, e lasciò la Juve priva di guida tecnica a metà Luglio, coi tecnici  migliori tutti sistemati (a parte Allegri, ovviamente, ma quella fu fortuna), con le preventivabili problematiche nella preparazione della stagione e distogliendo la dirigenza dal mercato giocatori (chi scrive è pronto a scommettere qualsiasi cosa che Iturbe alla Roma non sarebbe andato, o almeno,  non così facilmente se la dirigenza avesse potuto concentrarsi su quella trattativa). 

Prese Allegri la Juve e la storia dice che, accidenti, non sbagliò affatto... ma Agnelli quell'anno dovette far fronte a molte difficoltà, tutte per quella condotta incomprensibile (o, molto più probabilmente, comprensibilissima) del salentino... il dover arrabattare una trattativa per un allenatore in un momento molto attardato, il dover frenare quelle per i  calciatori, l'essersi speso agli occhi della tifoseria con un nome ed essere stato piantato in asso dallo stesso... credo che quella fu per Agnelli una  delle più classiche "tranvate", qualcosa di difficile da dimenticare...

È per questo che capisco appieno il rifiuto piuttosto categorico di Agnelli al ritorno di Conte... è stato ingenuo, Agnelli, nel Maggio 2014 a produrre quel tweet che presupponeva una collaborazione della controparte, un impegno da parte sua, financo riconoscenza e attaccamento ai colori, dato che quella controparte, sia da giocatore che da tecnico, coi colori bianconeri si è fatto carriera, fortuna  e nome...ma la controparte di avere un giusto riguardo verso quei colori non ne volle sapere... lo ha sempre detto nelle conferenze stampa che lui è un  professionista, e che non guarda in faccia a nessuno e che tifa solo la squadra che guida... già da allora, e poi in seguito, si renderà chiaro come ciò che  interessa di più a quella controparte sia l'affermazione più smisurata di se stesso, sia dal punto di vista tecnico (il ristorante da 100 euro costituito da  Cuadrado, che ora, tra l'altro, banchetta a quel ristorante insieme a Cristiano Ronaldo; i recenti strategici attendismi, il rifiuto della Roma "perdente" e l'inconfessabile attesa della Juve e della situazione Allegri) che economico (la causa, recentemente vinta, col Chelsea per il riconoscimento anche dell'ultimo pound).

Il mio pensiero? Agnelli fa bene a rifiutare un simile profilo... ci ha fregato una volta, ma non ci frega più... incauti si, ma coglioni no...come se non bastasse, quello che è stato la sua "alternativa" lo ha leggermente surclassato in termini di titoli vinti...il grande condottiero salentino, infatti, a conti fatti,  è stato incapace anche di riportare la Coppa Italia a Torino... e non c'è bisogno di rammentare le prodezze compiute in Europa... il bottino è stato di 3  campionati (ottimi, senza dubbio) e due supercoppe italiane... 5 in 3 anni... Allegri ne ha portati 11 in 5 anni... lascio agli esperti di trigonometria il compito  di quantificare quale delle due gestioni sia stata la migliore...

Veniamo ad Allegri... a livello puramente numerico, la sua gestione è al limite dell'ineccepibile... diciamo che già così, Max si è andato a collocare sul podio dei migliori allenatori bianconeri degli ultimi 50 anni, alle spalle dei soli  Trapattoni e Lippi, che più di lui hanno la sola conquista della coppa dalle grandi orecchie; con quella Max potrebbe, addirittura, cercare di superare, almeno  in meri termini numerici, uno o entrambi i mostri sacri...

I dubbi su di lui (e l'attualità ci insegna che ce ne sono, e molti anche, i più dei quali da parte  degli stessi tifosi juventini) sono sulla gestione del gioco, che si è ripercossa, ormai troppe volte, sulle prestazioni della squadra là dove il dente duole... la Champions...

Mettersi a snocciolare numeri, impressioni, riflessioni sulla Juve di Allegri in Champions sarebbe un esercizio più infinito che lungo... quel che ci interessa qui è che, udite udite, Agnelli sembra essersi messo in testa che Allegri sia il responsabile delle debacle bianconere in Champions...una  prova? Il fantomatico incontro col tecnico che continua, per ora, ad essere procrastinato.

Ebbene...innanzitutto mi stupisce molto il sottinteso j'accuse di Agnelli ad Allegri... perchè i due hanno, e comunque continuano ad avere, un rapporto ottimo...questi 5 anni sono stati vissuti in una concordia  tecnico-dirigenziale ferrea, e la Juve si è spesa pubblicamente molte volte a favore di Allegri...un caso su tutti? La cessione di Bonucci... quella fu un'inequivocabile dichiarazione di prevalenza di Allegri in tutte le questioni interne della squadra, dispute tecnico-giocatore incluse... inoltre Allegri surclassa Conte anche dal punto di vista personale, dato che il salentino colleziona rotture e addii burrascosi dalle società, mentre il livornese mantiene ottimi rapporti personali con tutti quelli con cui ha lavorato in passato (chiedete a Galliani o ai vecchi vertici del Cagliari); mantiene tuttora un buonissimo rapporto con la proprietà, e, se dovesse andare, è chiaro fin d'ora che il suo commiato non sarà neanche lontanamente antipatico e traumatico come quello del  suo predecessore...

Rimane da capire come mai ancora Agnelli non ha incontrato Allegri... la soluzione meno dolorosa e che meno si presterebbe a speculazioni è  che, semplicemente, si vuole aspettare la fine del campionato; a quel punto ci si incontrerà e, se come fanno sembrare, il rapporto è ancora acceso e gli interessi sono comuni si deciderà serenamente per un prosieguo...

Ma questo, per molti esperti di mercato, non è un quadro veritiero... le tranquillizzazioni in conferenza stampa di Allegri sarebbero state, secondo loro, una velata invocazione del fantomatico incontro, e Agnelli fino ad oggi sarebbe stato sordo... il punto della questione è... perchè?

Qui la faccenda si infittisce e rende il fare ipotesi ancora più difficile... sì, perchè Allegri ha il contratto in scadenza  nel giugno del 2020, e bisogna capire come condurrà quest'ultimo anno... Agnelli non può permettersi di tenerlo sotto contratto, nel caso di una sostituzione  tecnica, per un anno a 7,5 milioni... dunque deve capire se Allegri ha offerte che lo cancellino dal libro paga della Juve... o l'attesa è dovuta al controllo del panorama degli allenatori disponibili per effettuare la suddetta sostituzione tecnica? O ancora, nel caso di una possibile permanenza, sarà sostenibile per la Juve soddisfare le richieste economiche, ancor prima che tecniche, di Allegri? Sono tutti dubbi plausibili e fondati, ma che a mio parere espongono la Juve, Agnelli e tutti i suoi tifosi ad un rischio concreto...

Il peggioramento di un progetto tecnico, che, per fortuna o per sfortuna, ha raggiunto un livello molto alto e difficile da mantenere... col patrimonio di trofei (e anche dei "non-trofei", parliamoci chiaro... prima di lui, dai tempi di Lippi, la Juve neanche sapeva  più come erano fatti i quarti di finale di Champions...lui alla Juve ha fatto giocare due finali...) da lui apportato, decidere di mettere alla porta Allegri  dovrebbe essere, razionalmente, ponderato e riponderato più volte; una sostituzione (del tutto comprensibile, per carità) dovrebbe essere fatta solo con un  profilo in grado di migliorare la situazione, e, guardando bene in giro, non è che ci sia molto a disposizione...Guardiola e Klopp piacciono, ma sono  strablindati (e strapagati) dai loro club (e, Barcellona a parte, Guardiola non mi sembra stia disputando tutte queste finali...sta perdendo molti quarti e  semifinali con squadre a cui ha fatto spendere un patrimonio in giocatori iperoffensivi che poi dispone in campo con moduli sbilanciatissimi e con la chimera, bella da vedere, ma inconcludente nei fatti di un gioco basato sul possesso palla nostalgico del suo Barcellona, squadra che ha raggiunto si dei risultati, ma in virtù dei grandi giocatori che annoverava e non del suo apporto tecnico...), Conte è incompatibile... si potrebbe puntare ad un outsider come Gasperini (grande allenatore, ma incognita ad alti livelli...grosso rischio), o a Pochettino, che ha appena lasciato intendere una sua possibile partenza da Londra (le sue radici  piemontesi credo lo leghino molto all'opportunità di allenare la Juve... ma conservo dei dubbi simili a quelli su Guardiola anche su di lui... bellissima ed emozionantissima la rimonta dell'altra sera, ma senza Lucas, Eriksen, Son e gli altri costosissimi gioielli del Tottenham avrebbe avuto luogo? Credo che costerebbe molto lui in primis, e altrettanto farebbe spendere sul mercato, col rischio di non riuscire a confermarsi ad alto livello... non mi pare, insomma, un allenatore in grado di dare una sua impronta alla squadra, quanto di sfruttare al massimo i fenomeni che gli si mettono a disposizione, sempre che gli si  mettano a disposizione...)... l'ipotesi Deschamps, per raggiungibilità, bravura, e buona disposizione verso la Juve mi sembra quella più ragionevole, anche se  (ma qui andiamo nel campo dell'interpretazione più personale, oltrechè dell'impossibilità quasi assoluta di realizzazione) la serietà, l'abnegazione, l'umiltà  e la cultura del lavoro di Gattuso (che palesemente non durerà molto al Milan) sono dei valori che non mi dispiacerebbe affatto vedere trapiantati (o forse  sarebbe meglio dire riportati) alla Juve...

Insomma... la situazione, per quanto in divenire, è intricata e aperta a molte soluzioni... spero solo che Agnelli metta il bene della Juve in primo piano, e non commetta lo stesso errore commesso da Conte... badare solo al culto di se stessi, avere la pretesa che le proprie  idee siano sempre più giuste di quelle degli altri, solo per il ruolo che si ricopre o per i successi che si sono raggiunti... ascolti chi ne capisce di calcio come o più di lui ed operi con mentalità costruttiva... questo è, volenti o nolenti, un punto di snodo importante per il futuro della Juve... si impone il dover far scelte a chi di dovere, ed è importante farle con il maggior criterio e buonsenso possibile...