Et voilà!...
Il monito più in voga degli ultimi 8 giorni è andato puntualmente in porto, e i millemila espertissimi di vaticinii zoodiaco-calcistici potranno sciogliersi in un brodo di giuggiole al grido di "l'avevo detto, io!". 

La rimonta? Impossibile! Il gap col Real? Incolmabile! Allegri, Chiellini, Barzagli, Buffon e tutti gli altri? Dei Parvenus inadeguati e attempati!  Se non che, poi, arriva l'unica cosa che davvero conta nello sport del football, il campo, e viene fuori che forse le cose non sono poi così scontate come si crede...ma vediamo di andare con ordine.

Dopo lo 0-3 dell'Allianz Stadium, la Juve arriva al Santiago Bernabeu e con una prestazione ricca del carattere già tante volte dimostrato, agguanta parimenti uno 0-3 insperato, ma estremamente gagliardo... questo fino quasi allo scadere del 93esimo minuto del tempo regolare, poco prima di un virtuale tempo supplementare assicurato da quel risultato... al minuto in questione, Benatia commette un intervento (dubbio?) su Vasquez, venendoci in contatto da dietro e cercando di prendere col piede la palla, davanti al suo avversario...l'arbitro del match, il giovane (coetaneo di Cristiano Ronaldo) signor Michael Oliver decreta un rigore per il Real e, sulle prevedibili e accese proteste degli juventini, l'espulsione di capitan Buffon... Szczesny subentra rilevando Higuain ma non riesce a parare il rigore, decisivo, dello stesso Cristiano Ronaldo... 1-3 e nessun supplementare... Juve eliminata...

Non avendo, purtroppo, potuto seguire il primo tempo della partita, questo è il massimo dell'analisi tattica che mi è possibile fare della partita, ma fortunatamente non è di questo che mi preme parlare in questo articolo; quello che la partita di stasera mi offre è, invece, uno spunto per parlare di prestazioni di squadra della Juve, e soprattutto di visioni distorte che attorno alle suddette possono svilupparsi...ora, intendiamoci, è chiaro che quello di stasera è un risultato negativo.
Senza se e senza ma. La partita di stasera, come quella della settimana scorsa, d'altronde, ha presentato cose positive e negative da parte di entrambe le squadre (semmai cambiano le percentuali a testa di buono e di meno buono messo in mostra nelle due partite; più positiva la Juve stasera, meglio il Real 8 giorni fa), ma sommando tutto, ci sta che l'ago della bilancia propenda (di poco, come il risultato rispecchia) a favore del Real... anche l'episodio cardine del rigore al 93esimo, sebbene abbia fortemente (come ho visto in partita e nel post-partita) alterato il solitamente parco Buffon, è molto dubbio e, quand'anche dovesse emergere che fosse regolare, è obiettivamente innegabile che a velocità normale fosse molto difficile accorgersene... con un'affermazione forse non gradita a tutti gli juventini, posso dire che alla fine il Real ha meritato; ad ogni modo, come ritengo sia sempre giusto, al vincitore va fatto un plauso.

Ma quello da cui volevo partire per formulare questo articolo è il fatto che, nonostante tutto questo, stasera non riesco ad essere triste. Non del tutto, quantomeno. Sicuramente non come se non fossimo riusciti a riacciufare il risultato del doppio scontro. Il fatto di essere riusciti a raggiungere quello squadrone che ultimamente sta infliggendo le maggiori delusioni alla Juve è l'ennesima riprova che questa squadra, quando vuole, riesce a calarsi a fondo nel gioco, a trovare compattezza e arrivare a calcare legittimamente palcoscenici che un tempo sembravano irraggiungibili; un'attitudine che non può far a meno di rendere fiero ogni tifoso, perchè un conto è perdere, ed un altro è venire schiaffeggiati, e questa squadra pur non essendo immune ai ceffoni, vende cara la pelle prima di cedere; e, ripeto, questo rende fiero chi scrive come dovrebbe fare con tutti i tifosi.
Ma per un aspetto molto positivo, ce n'è un altro negativo che immancabilmente si presenta a rendere proprio antipatica questa serata già di per sè non proprio bella; per la precisione quest'aspetto si ripresenta a funestare tutte le serate in cui la Juve compie una debacle più o meno pesante: sto parlando delle solite speculazioni riguardanti, volta dopo volta, le migliaia di presunte falle proprie della squadra e società della Juve.

Ora mi vado ad introdurre in un campo molto esteso e dalle forme più svariate, perchè non esiste limite alla grandezza delle cavolate che si possono inventare pur di cercare di smontare quanto di buono viene fatto da una squadra. Dato che trattasi di attualità strettissima, oltre che dello spunto più ricco che il cammino della Juve offre da un anno a questa parte, parlerò in questa sede delle chiacchiere inerenti gli ultimi incontri Juve-Real.
Voglio chiarire: non voglio dire che tutte le voci pronunziate in merito siano delle falsità pretestuose né che sia appannaggio di pochi o del solo sottoscritto pronunziarsi sulle imprese bianconere in generale; al contrario, come in ogni discussione, ogni spunto deve essere, ed è, ben accetto, perchè allarga il discorso stesso e permette a tutti i disputanti di capire qualcosa in più; ma, vien da sé, proprio per questo motivo, gli spunti in un dibattito devono essere VERI spunti, devono addurre dati alla discussione, devono rispecchiare realtà dimostrabili da indizi, se non proprio da prove, devono essere spunti costruttivi; e, per tal motivo, sarebbe molto producente che i suddetti spunti non siano frutto di astii personali o di osservazioni volutamente parziali a scopo spregiativo. E credo che nel pentolone dei post-sconfitta della Juve col Real, di opinioni non proprio imparziali o oggettive, ne siano state proferite molte...
Una delle più gettonate riguarda il fatto che perdere col Real rappresenti un fallimento abissale in grado di cancellare tutto il buono che, puntualmente, nelle ultime stagioni la Juve ha fatto, il tutto perché, una volta raggiunta (la bellezza di 2 volte!) la finale di Champions, l'asticella della Juve si è oramai alzata ad un livello talmente elevato che, anche passare un mm sotto, rappresenta una mancanza impareggiabile che disabilita le imprese passate ed inibisce quelle future.

Ebbene: tutti i sostenitori di questa teoria li avrei voluti interrogare all'alba della stagione 2014-15, la prima di Allegri, e stizzirmi per le loro risate qualora avrei detto loro che la Juve a fine stagione avrebbe giocato la finale di Champions... ed in effetti, avrebbero avuto ragione in quel caso...quella fu e rimane un'impresa grandissima e bellissima anche perchè fu del tutto inaspettata e impronosticabile... il capolavoro di umiltà e abnegazione di una squadra con un DNA europeo ahimè storicamente non proprio sfavillante, che anche con un allenatore vincente come Conte, in Europa non era riuscita a concludere granché. Ma il fatto che quella impresa si sia presentata, e addirittura due anni dopo si sia ripetuta, non rende quel traguardo più facile da raggiungere nè dà diritto di accesso per acquisita maestà: quel traguardo, si conquista e si conquisterà sempre sul campo. Lo dimostra ogni stagione, dove, tra previsioni più o meno basate sul nulla, arrivano squadre anche modeste che dimostrano di sapersi rimboccare le maniche e compiere le loro personali imprese; certo, ad un determinato punto il livello si fa talmente alto che ogni errore viene pagato a caro prezzo, ma è sempre e comunque il campo che decide chi merita di andare avanti; lo dimostra anche la Roma (a proposito, complimenti!) di ieri l'altro: da vittima sacrificale designata a squadra tosta che alla fine ha avuto ragione di quelli più forti (sulla carta).

Un altro mito, palesemente falsissimo, ma altresì ricorrentissimo (anche tra i tifosi bianconeri, ahimè) è la presunta bollitura dei nostri "vecchi", soprattutto quelli della difesa, e sulla inettitudine cronica e irrecuperabile di Massimiliano Allegri...ora, al netto dagli astii che la Juve può provocare, dovermi trovare a ricordare il valore di Allegri e dei giocatori della Juve mi sembra un pò come stare a dover convincere il mondo che la cappella sistina sia un opera d'arte...mi sembra come cercare di dimostrare una cosa che di per sè è chiarissima e consolidatissima dai fatti.

Come sappiamo, Allegri è stato accolto male dal tifo juventino in quel lontano Luglio 2014. Però, da subito, Allegri ha preso in mano il comando della squadra, e un passo dopo l'altro ha costruito vittoria dopo vittoria; tralasciando il conto dei trofei sinora vinti, che è sotto gli occhi di tutti, Allegri è uno che in 2 stagioni ha vinto 5 trofei su 8 disponibili, pareggiando in questo lasso di tempo quanto fatto dal più amato Conte nella sua intera esperienza juventina; ma, last but not least, Allegri ha restituito una consona dimensione europea alla Juve; ci ha restituito quelle emozioni primaverili di coppa che non si vedevano a Torino dai tempi di Lippi e che, sinceramente, stavamo cominciando a dimenticare come erano fatte; e, pazienza, non si è vinto, ma si è rilanciata l'immagine della società, il prestigio europeo e i ranking italiani; lo so che gli oppositori fondamentalisti faranno fatica a riconoscerlo, ma i numeri e i dati parlano chiari: Allegri ha superato nell'olimpo bianconero tecnici come Conte e Capello, e può a ragione iscriversi nella lotta per il miglior allenatore della storia bianconera con altri due totem bianconeri, ovvero Lippi e Trapattoni... con la differenza che Allegri è ancora in tempo per migliorare ancora il suo score.
Agli hater faccio una domanda: essere un buon allenatore significa soddisfare il pensiero tecnico dei tifosi sul come dovrebbe giocare la squadra per raggiungere risultati, o semplicemente far raggiungere risultati alla squadra? Bè, se diamo per buona la prima ipotesi, allora ogni critica è fondata; se diamo per buona la seconda, allora, cari miei, mi sa che state un pò troppo dando fiato alla bocca senza un valido motivo, e sarebbe meglio che trovaste qualcosa di più adatto su cui rivoltare i vostri risentimenti.

E le critiche scontate "interne" non si limitano al solo Allegri...da qualche giorno siamo diventati un campionario di bolliti ormai inadeguati al gioco del calcio...Buffon è meglio che si ritiri, Chiellini e Barzagli non ce la fanno più...peccato però che Chiellini stia facendo il muro da almeno Dicembre, Barzagli stia costituendo un rincalzo di lusso che poche squadre possono vantare, e Buffon, fino anche a ieri sera, continui a fare parate salva-risultato...le opinioni vanno bene tutte, ma credo che in questi frangenti necessiti un pò di coerenza: se ce l'avete con chicchessia, pace, ne avete tutto il diritto...però uno non può essere un eroe oggi e un emerito coglione dopodomani...vi consiglio di valutare anche le ipotesi che ogni partita ha una storia a sè, che non c'è essere umano esente da errori, e che mantenere determinati livelli di eccellenza sportiva costa tanta fatica, soprattutto a certe età: troverete che poi questi bolliti, tanto bolliti non lo sono alla fine...

La partita col Real, infine, ha smontato, almeno in parte, una delle tiritere più trendy dallo scorso giugno... quella secondo cui il livello globale della Juve sia estremamente e ineluttabilmente inferiore a quello delle grandi europee... posto che fare un analisi tecnica delle squadre sulla carta sia un esercizio molto arduo perchè entrano in ballo una miriade di fattori, ma credo che sia in sè, il discorso di stilare una classifica di valori assoluti, un arzigogolo intellettuale abbastanza fine a sè stesso... e le motivazioni le ho accennate prima: quando si arriva ai quarti di Champions il livello è quanto più alto possibile... non esistono sotterfugi o scusanti: chi è arrivato a quel punto, ci è arrivato perchè ha messo in campo dei valori, che hanno prevalso sulle altre squadre... quindi, in un panorama di squadre costituente il meglio che l'Europa calcistica può offrire, i valori sulla carta finiscono col non valere nulla... è quello che si mette sul campo quello che decide...tu puoi avere un alieno come Messi, sulla carta il miglior giocatore del mondo, ma se Messi non corre, non lotta, non inventa, non spacca la partita, allora anche la Roma "inferiore" con il suo Dzeko "qualsiasi" ti punisce e passa avanti.

È vero che la Juve ultimamente sta perdendo gli scontri diretti col Real, ma qualcuno ha fatto caso alle prestazioni? La causa è un vero, fantomatico, grande gap tecnico-tattico con gli spagnoli o una serie di scelte e di atteggiamenti mentali fallimentari che hanno inficiato i singoli scontri? Personalmente, riferendomi alla scorsa stagione, faccio fatica a credere alla prima eventualità... la cavalcata dell'anno scorso non credo sia una cosa che si possa inventare o tentare alla cieca... quella cavalcata era segno di un livello tecnico-tattico che non aveva niente da invidiare a nessuna grande squadra del mondo ed è per questo che la grande sconfitta di Cardiff è stata ulteriormente bruciante: perché è stata inflitta ad una squadra che aveva dimostrato di non essere inferiore a nessuno, ma che sul più bello perde il controllo ed assume un atteggiamento confuso e quasi timoroso, che avversari navigati come il Real non possono non castigare...nella fattispecie, lo sbandamento di Cardiff e le imprecisioni di una settimana fa a Torino, rappresentano ancora dei punti deboli della Juve e qualcosa che si deve imparare a non reiterare, ma credo che la prestazione di ieri sera certifichi che se la Juve gioca bene, mantiene i nervi saldi e impara a limitare di molto imprecisioni offensive e difensive, bè, tutto questo grande gap con una grandissima come il Real, alla fine, non ce l'abbia...

Ad ogni modo è andata così... la Juve è fuori e la delusione, quest'anno, si è presentata prima rispetto all'anno scorso, ma forse non è davvero poi così del tutto male... in fondo è sempre meglio essere delusi ora che non ad un passo dalla vetta e questa, vista la storia della Juve, era un'eventualità tutt'altro che improbabile, purtroppo ora è importante focalizzarsi sugli obiettivi rimanenti, Campionato e Coppa Italia, per dare un senso ad una stagione che era nata alquanto maluccio e sembrava svilupparsi senza molte prospettive di vittoria anche in campionato, dato lo straordinario Napoli di quest'anno... ora la Juve si è portata in vantaggio sul suo valentissimo avversario diretto, e questo è un ottimo exploit anche in una stagione difficile e calante come questa, nonostante la delusione di ieri, credo che dovremmo essere molto fieri di questa squadra anche per questo...

 

Fil. S.