Come ogni anno, la metà del mese di febbraio, coincide con un evento che elettrizza tutti coloro che riescono a ricevere emozioni da un  pallone, il ritorno della Uefa Champions League. Se dovessi fare una metafora per descrivere questa competizione, il paragone più facile che mi verrebbe in mente sarebbe quello con una costellazione, piena di stelle, che si sfidano tra loro a chi brilla di più, e che tutte insieme, rendono mozzafiato il panorama calcistico mondiale.

Oggi però voglio provare a descriverla in modo diverso, come se fosse una classe, dove si tengono lezioni di alto livello, e dove gli studenti si dividono in vari gruppi di studio, che competono tra loro per alzare a fine anno la tanto desiderata coppa dei campioni. Sbirciando un po' nell'aula riesco ad intravederne alcuni:

Noto subito un gruppo di ragazzoni grossi e muscolosi dal volto conosciuto. Si fanno chiamare "I Colchoneros", sono i cugini di chi quella coppa l'ha alzata più volte di tutti nella storia, frequentano l'aula e studiano insieme da tempo, negli ultimi  anni sono andati spesso vicini alla vittoria finale, senza però mai riuscire nell'impresa. Quest'anno sembravano tutti essersi dimenticati di loro, non considerandoli tra i favoriti, martedì però, alla ripresa delle lezioni hanno stupito tutti, riuscendo ad ammutolire i campioni uscenti del Liverpool. Questi studenti sono capitanati da un ragazzo qualche anno più grande di loro, soprannominato "Il Cholo", a cui sono tutti legatissimi, un grandissimo motivatore, che riesce a ottenere sempre il massimo dai suoi compagni anche nei momenti più difficili quando agli occhi di chiunque altro possono sembrare stanchi e stremati.

Un altro habituè della classe è il gruppo formato dai ragazzi francesi, sono tra i più ricchi di tutti e ogni estate provano a portare tra le loro fila, i migliori studenti in circolazione. Per questo da loro ci si aspetta sempre tanto, ma forse anche a causa della grande pressione a cui devono far fronte non riescono mai ad esprimere al massimo tutte le loro qualità. Fatto sta che abitualmente gli inizi a Settembre sono eccelsi, risultando costantemente uno dei gruppi migliori. Il loro più grande difetto però è quello di non confermare mai in primavera tutto quel che di buono è stato fatto in inverno, facendo calare notevolmente le proprie prestazioni, e anche quest'anno la cosa non sembra essere cambiata, anche se c'è ancora tempo per far ricredere tutti. 

La mia attenzione si rivolge ora ad un gruppo nuovo, debuttante, all'interno del quale praticamente nessuno aveva mai frequentato questo tipo di lezioni in vita sua. Il loro simbolo è una dea, e sono stati anche costretti a chiedere una casa in affitto per poter far parte dell'aula più prestigiosa d'Europa. Questo team è formato da ragazzi che non sono nati con un particolare talento ma che si impegnano tantissimo per poter stare allo stesso livello dei più bravi, e per farlo, da quattro anni a questa parte studiano e ripetono a memoria gli insegnamenti del loro maestro Gasperini. Il loro cammino si può definire inversamente proporzionale a quello dei francesi, i primi test a Settembre sono stati disastrosi, un impatto da incubo con un mondo che non sembrava il loro, e nel quale parevano essere solo di passaggio. Passato lo spauracchio iniziale però, probabilmente solo frutto di un normale periodo di adattamento, una volta ambientati, in realtà si sono trovati più che a loro agio a cospetto dei migliori studenti europei, e ora il loro duro lavoro li ha ripagati rendendoli l'orgoglio di un paese intero.

Passiamo ora ai tedeschi del Borussia Dortmund, è il gruppo formato dai più giovani della classe, ma che fino a questo momento hanno ottenuto ottimi risultati. Si vestono abitualmente di giallo e fronteggiano l'esperienza delle squadre più anziane e collaudate con la propria freschezza e spensieratezza . Le loro esposizioni sono sempre divertenti da seguire e i loro talenti lasciano spesso a bocca aperta. Tra le tante piccole stelle presenti nel gruppo sembra essercene una che brilla più delle altre, un ragazzo appena arrivato dall'Austria ma nato in Norvegia, il suo nome? Erling Braut Haland. Dall'aspetto può sembrare timido e impacciato invece si è trovato subito a suo agio con i nuovi compagni, riuscendo ad essere decisivo ogni qual volta viene chiamato in causa. Anche per lui è la prima esperienza in un banco di prova così prestigioso, ma nessuno pare essersene accorto, il suo primo anno è da record, neanche fenomeni del campo come C.Ronaldo e Messi, che da tempo si dividono il premio di migliore della classe, sono riusciti a fare meglio di lui ai loro rispettivi debutti.

Mercoledì ha fatto il suo ritorno anche una vecchia conoscenza, Josè, che prima di Novembre, non frequentava l'ambiente da oltre un anno. Lo ritroviamo diverso da com'era nei nostri ricordi, sembra sciupato e indebolito, lui che per anni è stato un muro portante dell'aula, riuscendo ad ottenere, con squadre normali, risultati fenomenali. Oggi è tornato a capo di un gruppo inglese che come lui sembra un po' a corto di energie, conoscendo però il loro mentore aspetterei a darli per spacciati.

Settimana prossima avremo la possibilità di vedere anche tutto il resto della classe, e capire poi come si comporteranno, da qui alla fine dell'anno scolastico i vari studenti.
Si prospettano mesi intensi e ricchi di test sempre più difficili, dove tutti saranno messi alla prova per arrivare al test finale e solo il tempo saprà dirci chi ne uscirà vincente, perchè in questa strana classe immaginaria, a Maggio solo un gruppo di studio potrà essere promosso, e tutti gli altri RIMANDATI A SETTEMBRE!